Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Italia e Spagna insieme per la cultura. Dall’archeologia subacquea alle biblioteche, si profila un accordo di cooperazione a tutto campo, secondo le linee comunicate alla stampa in occasione della visita napoletana di César Antonio Molina, omologo iberico di Sandro Bondi. Che l’accordo avvenga a Napoli marca anche territorialmente l’area italiana dove sono più intense e più diffuse le memorie spagnole, e al tempo stesso incide su una popolazione che merita azioni pubbliche di lungo periodo, investimenti strategici sul capitale umano, attenzione anche simbolica per la ricchezza dell’identità locale. Si parla di un progetto di legge sulla Napoli spagnola (il cui successo dipenderà in larga parte dai finanziamenti che vi saranno stanziati), di attenzione verso il turismo (sarà opportuno valutarne la compatibilità con le prioritarie aspettative dei residenti), di pirateria digitale e traduzioni incrociate.
Un passo ulteriore dovrebbe addentrarsi nei meccanismi di governo e di gestione della cultura, non tanto per inscenare competizioni del tutto prive di fondamento, quanto per rispondere alla necessità – per il momento sommessa, ma in crescita potenziale molto forte – di attivare una struttura del settore culturale e dei suoi molteplici mercati che non risulti arroccata nelle mura di casa. Ma la capacità creativa e il cosmopolitismo della cultura richiedono espliciti e strategici indirizzi di governo.
Michele Trimarchi è Professore di Analisi Economica del Diritto, Università di Catanzaro