parco_tecnologicoNell’analisi dello sviluppo di un territorio non può essere più applicata la visione dualistica che contrappone l’ economia  al territorio né può essere considerato in maniera disgiunta il settore produttivo dalla sua dimensione sociale.
La capacità competitiva di un’azienda è fortemente condizionata dal contesto complessivo in cui opera e su tale contesto il pubblico e il privato possono attivare numerose iniziative per stimolare la crescita produttiva.
All’interno del centro cittadino di Lomazzo utilizzando e rifunzionalizzando l’ex cotonificio Somaini, una struttura di fine ‘800, si è aperta la lodevole sfida guidata dalla Camera di Commercio di Como attraverso il suo braccio operativo Sviluppo Como e la società di scopo Como Next, per la realizzazione di un Parco Scientifico Tecnologico focalizzato sui temi della casa, dell’abitare, dell’ambiente e delle energie rinnovabili.
Tale iniziativa si colloca in un’articolata serie di interventi strategici definiti dall’amministrazione locale all’interno del complessivo Piano per lo sviluppo economico e competitivo della provincia.

Nella realizzazione di un parco scientifico e tecnologico vanno però considerati attentamente alcuni critici elementi progettuali in grado, se accuratamente affrontati, di contribuire al successo dell’iniziativa e di innestare un processo virtuoso di valorizzazione del contesto territoriale locale.
Innanzitutto il Parco tecnologico deve essere indirizzato su tematiche che rispondano agli specifici bisogni di sviluppo industriale del territorio che considerino in una visione strategica trend tecnologici e attese del mercato e deve essere in grado di favorire un forte legame con la realtà industriale presente sebbene proiettata verso il futuro. In secondo luogo devono essere create le condizioni ambientali e attivati specifici ed evoluti servizi di nuova generazione alle imprese e alle persone che trasformino il territorio in un ambiente fertile in grado di attrarre e far lavorare giovani talenti attivando un meccanismo virtuoso di ulteriore e continua attrazione di imprese e professionisti.

 

Andrea Granelli è membro della Fondazione Cotec per la cooperazione tecnologica e program manager per l’area “nuove tecnologie per i beni e le attività culturali e turistiche” di Industria 2015.

Scritto in collaborazione con Roberto Pone e Caterina Cittadini