intramoenia-sensi-contemporaneiUn “fondo di cassa” del Progetto Sensi Contemporanei di appena un milione e mezzo di euro è stato aggiudicato il 20 aprile scorso  ad alcune istituzioni per l’arte contemporanea in Puglia. Una somma non comune  di questi tempi da destinare ad attività culturali, finanziata dall’Accordo di Programma Quadro  con fondi stanziati per il Mezzogiorno, provenienti dall’Unione Europea. 
Dalle parole dell’Assessore al Mediterraneo e alle Attività Culturali della Regione Puglia, Silvia Godelli, in conferenza stampa,  traspare la speranza che l’arte possa fare da valore trainante per l’economia del sud, in primo luogo per il turismo, settore in cui la Puglia in controtendenza nazionale è riuscita ad aumentare le presenze dell’8 per cento. Città beneficiarie di questa “abbonanza” caduta dal cielo saranno Bari, Barletta,  Lecce, e Polignano a Mare.
Indubbiamente una buona notizia per il mondo della Cultura. Tuttavia il principale problema del settore oggi non è la limitatezza delle risorse – come molti credono-, ma la capacità di darsi una progettualità all’altezza delle proprie pretese. Per evitare una dispersione a pioggia che da qui a un anno lasci l’amaro in bocca, sarebbe importante che un tale finanziamento risponda a un progetto articolato, che si sia posto obiettivi e priorità precisi e realizzabili e che trovi conferma nelle risorse umane e istituzionali che va a sostenere: in parole povere che rimanga qualcosa di verificabile sul territorio in termini di risorse ed energie spendibili in futuro. Un investimento così importante non va soltanto rendicontato contabilmente, ma  valutato a posteriori in termini  di impatto reale e in quanto volano non soltanto per il turismo, ma per le istituzioni e le altre attività e industrie creative che potrà contribuire a far nascere. 

Anna Detheridge è giornalista e critica nel campo delle culture visive