Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Dal 20 maggio prenderà forma a Tivoli, con risorse MiBAC e FAI, un grande parco archeologico che sarà “messo a sistema” con una gestione integrata dei siti sul territorio. In un periodo di crisi e di forte ridimensionamento del budget statale per la cultura questa appare come una buona notizia: fare sistema è il segreto della crescita, nella cultura come in ogni altro settore. Non concorrenza interna, ma gestione associata e promozione comune di Villa Adriana, Villa d’Este, Villa Gregoriana (attualmente gestita dal FAI) e del Santuario di Ercole Vincitore che avranno un ticket congiunto, materiale informativo condiviso ed entreranno a far parte di un network, creando un unico polo culturale per la valorizzazione della storia del territorio e delle preziose tracce che essa ci ha lasciato.
Il valore generato da un’iniziativa di questa portata assume molteplici dimensioni: economica, di marketing territoriale e turistico, ma anche sociale, culturale ed ambientale e può rappresentare la fonte principale di una crescita sociale ed economica diffusa. In altri termini, una gestione sistemica del patrimonio archeologico può stimolare la realizzazione di nuovi progetti di valorizzazione del territorio, da cui possono derivare ulteriori flussi turistici e risultati economici positivi, con ricadute su scambi, redditi e occupazione, frutto del conseguente incremento e miglioramento qualitativo dei consumi. La creazione del Polo Tiburtino appare come una iniziativa strategica per favorire un’inversione di tendenza, in particolare se si considera che nei siti di Tivoli si è verificato un decremento di visitatori passati dai 318.000 del 2000 ai 263.000 dello scorso anno.
Stride pertanto, al di là di qualsiasi posizione politica di parte, la presente (e speriamo non definitiva) mancata adesione del Comune di Tivoli al progetto. Fare sistema, unirsi in reti che trasmettano un’idea completa dell’offerta culturale di una zona ed attraggano turisti e visitatori con azioni mirate e campagne promozionali a largo respiro è l’unica strategia per valorizzare al meglio i siti ed il territorio in cui si trovano.
Fabrizio Baldassarre è docente di economia e gestione delle imprese e dei beni culturali all’Università degli Studi di Bari.