Andrea Vaccari, 28 enne veronese, è riuscito a vendere a Facebook la sua applicazione per mettere in contatto tra loro persone con interessi simili. Il tema è critico è ogni strumento che funziona è una cosa buona e utile. Il social discovery – insieme di tecnologie “social-media” che consentono di identificare ed entrare in dialogo con persone con interessi simili è un tema di grande attualità, in quanto risponde a un problema reale e cogente: come posso costruire da zero una comunità virtuale; come trovo coloro che hanno interessi simili e sono interessati a incontrarsi?

Quando lanciai tin.it nel 1998 avevo un problema simile: cercavo un modo per accelerare la creazione di comunità virtuali: insieme a Davide Romieri e Paolo Prestinari – a quei tempi nella squadra tin.it – ci mettemmo all’opera e inventammo C6 (letteralmente “Ci sei ?”). Fu un’applicazione molto innovativa che arrivò – in poco tempo – a superare il milione di utenti. L’idea era di partire dal profilo con le classiche informazioni socio-demografiche e aggiungervi informazioni utili per il “match” come la città in cui la persona vive, le sue preferenze/hobbies e perfino la cosa che odiava di più … e il sistema segnalava automaticamente – man mano che si collegavano – figure con lo stesso profilo…
Glancee segue un’idea simile e naturalmente la arricchisce con nuove idee e nuove tecnologie (ad esempio la localizzazione in tempo reale dell’utente).
L’acquisizione di questa società da parte di Facebook viene fatta in vista della sua quotazione e si basa su due idee: innanzitutto acquisire “seed companies” e cioè società che non hanno ancora manifestato il loro valore e che quindi possono contribuire grandemente al valore di quotazione dell’azienda (che include sempre il potenziale di crescita legato alla presenza di idee in nuce non ancora sviluppate). In secondo luogo aggregare – tramite l’acquisito di aziende – piattaforme sofisticate che sarebbe più difficoltoso o costoso (ad esempio per un allungamento dei tempi) sviluppare internamente.
E’ un caso che deve fare scuola per noi italiani: in una recente intervista Vaccari afferma che «noi italiani siamo molto bravi a brontolare. Per avere successo bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare. C’è molta gente che frequenta le comunità on line, ma è meglio smettere di postare e cominciare a fare le cose».

Andrea Granelli è presidente e fondatore di Kanso