Credere, difendere e lottare saranno le parole d’ordine con cui Tafter si affaccerà verso questo tanto temuto 2013.
Seduto dal mio divano qui a Londra, il desiderio di rimanere fuori dalle puerili questioni italiane è veramente forte. Mai come in quest’ultimo anno mi sono reso conto di quanto siamo incapaci  – come Paese  – di costruire una politica nazionale di valorizzazione della nostra cultura, del nostro prodotto culturale e di una conseguente strategia di promozione turistica.

Siamo talmente confusi che addirittura il ministero del Turismo ha affidato, nel 2012, il posizionamento strategico del nostro Paese ad un studio di Consulenza Americano.  Studio che alla fine non ha detto nulla di nuovo ma che dimostra, per l’ennesima volta, che non si può maneggiare la cultura e il turismo come fossero prodotti qualsiasi da vendere.
Il desiderio forte del nostro gruppo di rimanere sul mercato italiano, dopo un anno così complesso come quello che abbiamo vissuto è dettato da tre profonde ragioni:

– la nostra convizione che il governo Monti, pur con tutti gli errori di un governo non politico, abbia fatto bene e potrà continuare a farlo se si riuscirà ad andare oltre i singoli personalism

– la nostra certezza che a giugno avremo raschiato il fondo del barile e da quel momento solo gli uomini, le strutture e le idee più strutturate sapranno dare risposte ai nuovi mercati emergenti;

– terzo, e non ultimo, partecipare in primo piano ed in maniera attiva al cambiamento che sarà vero e pieno dal secondo semestre del 2013 non tanto a livello finanziario ed economico, ma soprattutto a livello di consapevolezza.

Chi per molti anni è stato messo da parte per questioni clientelari e politiche, chi non è stato sostenuto nella sua volontà di emergere, chi ha avuto il coraggio di non lamentarsi ma che ha continuato nei propri “scantinati” a produrre e a credere nei propri progetti troverà alla fine di questo 2013  “il proprio posto nel mondo”.

Ed è per questo che noi ci saremo, per raccontarvi tutto questo ed anche di più.
Buon Anno a chi ha deciso di rimanere in Italia contro il parere di tutti e ai tanti che torneranno per sostenere l’ormai  inevitabile cambiamento. Basta crederci.

Stefano Monti è direttore editoriale di Tafter.it