La politica, e chi oggi la rappresenta in senso tradizionale, non convincono. E così non convince che il prossimo Presidente della Repubblica possa essere una persona che da quel mondo provenga o quel mondo rappresenti.
Grillo, leader del Movimento cinque stelle, che invoca un cambiamento epocale di cultura ed economia, lancia il nome di Dario Fo e Caterpillar, la trasmissione radiofonica di Radio 2, quello di Salvatore Settis. Quest’ultimo perché, dicono a Caterpillar, senza mezze misure, ragiona contro la cementificazione del paesaggio. In fondo anche questo un fattore di discontinuità che chiama in causa il binomio cultura-economia.
Fo e Settis sono due uomini del mondo della cultura, il primo addirittura vincitore del Nobel per la letteratura, ma anche drammaturgo, attore, regista e scenografo, il secondo archeologo e storico dell’arte ed ex direttore della Scuola Normale di Pisa.
Il ruolo di Presidente della Repubblica, ancora per fortuna baluardo della tenuta sociale del paese, richiama alla mente dei più originali come dalla cultura parta lo sviluppo, e non dalla politica.

 

Giovanna Segre è Professoressa di Politica Economica all’Università Iuav di Venezia