Intervista a Elisabetta Pascolo, External Relations Manager per la Fantoni Spa

Da tempo ormai si parla della necessità di rinforzare il settore della ricerca nelle aziende italiane. Una responsabilità che viene in parte assegnata alle Università , ma, di fatto, sempre più legata alla lungimiranza di una visione aziendale. Ci spiega come nasce e perché l’idea di un Centro Ricerche?
Il Centro Ricerche Fantoni nasce nel 1996 inizialmente come alternativa alle tradizionali presenze fieristiche. Ben presto si è trasformato in un vero e proprio motore di tutta l’attività di comunicazione del Gruppo. Attraverso gli incontri, i workshop e le mostre periodicamente organizzate.

La vostra attenzione al design e al mondo della progettazione di materiali innovativi, di cromie e colorazioni particolari, fa pensare (se permette l’accostamento) ad esempi storici piuttosto suggestivi come il Bauhaus. Anche voi, così si legge sul vostro sito, favorite l’incontro tra attori diversi: università , mondo dell’industria, manager, architetti. Come avviene concretamente questo lavoro di concertazione?
Il Centro Ricerche Fantoni è anche e soprattutto un luogo d’incontro, di scambio, di possibilità di confronto. Tra aziende e professionalità diverse. Questo determina inevitabilmente un processo di crescita costante e continua. Sia da parte dei fruitori di queste iniziative che da parte dell’azienda stessa.

Qual è il ruolo del design nella società contemporanea secondo Fantoni?
Ritengo che il ruolo del design italiano sia oggi, più che mai, di strategica importanza, nel contesto di uno scenario mondiale in continua evoluzione. La cultura del progetto, insieme alla ricerca e alla propensione all’innovazione rappresentano infatti le principali leve per competere in un mercato globale.

Un workspace all’interno del Palazzo Cinquecentesco Ca’ degli Uberti di Mantova. La partecipazione alla IX edizione della Biennale di Architettura. Che tipo di attenzione c’è nei confronti della cultura contemporanea, e quali sono in questo senso i progetti in cantiere?
In continuità con il ciclo iniziato l’anno scorso a Modena con la partecipazione alla mostra dedicata al famosissimo architetto newyorkese Richard Meier, il prossimo anno parteciperemo a due importanti mostre. Una dedicata all’architetto Gino Valle, che ha progettato il “Campus Fantoni” donando a questo sito un’identità unica e di grandissimo valore. La mostra sarà allestita al Musarc di Ferrara tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2005. L’altra iniziativa è una mostra dedicata al grandissimo architetto Peter Esemann che si terrà a Modena tra Maggio e Giugno del 2005. Oltre a questi eventi esterni, il nostro Centro Ricerche di Osoppo ospiterà , come ogni anno, convegni e incontri su tematiche inerenti al design, all’architettura e all’innovazione.

Parliamo di territorio. Con l’allargamento dell’Unione Europea si guarda sempre più insistentemente ai nuovi Stati dell’Est. Vista la vostra posizione, e il fatto che si tratta di un mercato interessante e assolutamente nuovo, quali sono i vostri obiettivi nel campo internazionale? Qual è la vostra interpretazione dell’appartenenza a un territorio?
Il Friuli è situato in una posizione estremamente strategica rispetto all’Europa, ci troviamo infatti in un luogo perfettamente centrale rispetto alla comunità europea. Il nostro legame con il territorio è sicuramente molto forte, anche perché determinato dal forte radicamento della nostra azienda sulla nostra terra, presente qui da oltre 100 anni.

Riferimenti:
www.fantoni.it