Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
Partita IVA 03068171200 | Codice Fiscale/Numero iscrizione registro imprese di Roma 03068171200
CCIAA R.E.A. RM - 1367791 | Capitale sociale: €10.000 i.v.
The Silence of the Lands (Il Silenzio delle Terre) è un progetto di museo virtuale della quiete naturale. Nel tentativo di affrontare le problematiche legate alla definizione di politiche ambientali per la protezione e fruizione della quiete naturale, il progetto propone un modello di interazione sociale che promuove il ruolo attivo e costruttivo della comunità locale nel processo di interpretazione della quiete naturale come oggetto culturale [1]. Tale modello esprime un approccio alla progettazione dell’interazione come forma di intervento culturale volto a favorire soluzioni creative e sostenibili a problemi sociali complessi [2]. All’interno di questa cornice, il progetto rappresenta anche un approccio innovativo al museo come “sito di negoziazione culturale” [3][4].
The Silence of the Lands consente a persone con prospettive diverse, talvolta contrastanti, di comunicare e coordinare le proprie opinioni usando i suoni ambientali (piuttosto che le parole) come elementi di conversazione di un “gioco sociale” sulla protezione e fruizione della quiete naturale. L’obiettivo è di coinvolgere i partecipanti della comunità locale nella registrazione e mappatura di paesaggi sonori personali, così come sono stati esperiti, e nella costruzione di un paesaggio sonoro collettivo di natura ideale. Al fine di supportare il dialogo sociale e la costruzione collaborativa del museo, il progetto combina comunicazione mobile e installazione pubblica in una architettura socio-tecnica di spazi di interazione distinti, ma integrati.
Fornendo punti di ingresso differenti, promuovendo le differenti proprietà di ciascun spazio di interazione (dall’ambiente naturale al web all’installazione pubblica) e infine supportando differenti ruoli di interazione (da spettatore a partecipante attivo) per un lungo periodo di tempo, tale architettura vuole: (a) rafforzare l’interazione fra interpretazioni presenti e future dell’oggetto culturale prodotto dalla creazione collettiva [5], (b) consentire una partecipazione e collaborazione che si conformino naturalmente con le pratiche sociali esistenti e con il modo in cui le persone agiscono e interagiscono con il proprio ambiente, e infine (c) riconciliare e integrare il rapporto fra ambiente naturale e dimensione digitale, supportando processi di sensibilizzazione e apprendimento informale.
La conversazione collettiva prodotta dalla creazione collaborativa dei partecipanti intende promuovere una “geografia affettiva” [6] della quiete naturale e trasformare il concetto astratto di quiete in una collezione di paesaggi sonori capace di modificarsi nel tempo sulla base delle interpretazioni presenti e future fornite dai partecipanti medesimi.
Tale risultato è ottenuto combinando: esperienza diretta, mappature cognitive, e interazione collettiva; ovvero, combinando: (a) data catching (collezione individuale di suoni ambientali e loro geo-referenziamento per mezzo di dispositivi di comunicazione mobile); (b) data description (gestione individuale dei paesaggi sonori personali per mezzo di strumenti web); e (c) data interpretation (interazione e negoziazione collettiva per mezzo di interfacce pubbliche). Questa integrazione rappresenta la convergenza di due importanti dimensioni: la esperienza del luogo (ovvero, l’esperienza concreta dell’ambiente naturale) e la visione del luogo (ovvero, l’esperienza vista con gli occhi della memoria e del desiderio).
The Silence of the Lands è un progetto del L3D Center, University of Colorado, Boulder coordinato da Elisa Giaccardi in collaborazione con Gianluca Sabena (Gruppo Sfera). Per maggiori informazioni: elisa.giaccardi@colorado.edu.Note e riferimenti:
[1] E. Giaccard