Da dove nasce il progetto Art Car e quando è iniziato?
L’azionista e pilota francese Herve Poulain pregò nel 1975 il suo amico artista Alexander Calder di dipingere la sua auto da corsa, una BMW 3.0 CSL forte di 480 CV per la 24 ore di Le Mans. Così nacque la meravigliosa idea delle BMW Art Car, che prosegue ancora oggi. Auto da record e macchine da corsa vengono trasformate e re-interpretate dagli artisti contenporanei.

Come siete arrivati alla scelta di Olafur Eliasson per la prossima macchina d’artista?
La decisione è stata presa da un comitato internazionale che si è mosso in maniera completamente indipendente da eventuali influenze da parte dell’azienda. Elementi fondamentali che hanno portato a questa decisione sono sicuramente la vicinanza dell’artista a temi essenziali come le energie rinnovabili, l’idrogeno, l’ecologia. Il BMW Group ha pienamente accettato questa decisione del comitato elettivo, internazionalmente rinomato, e ci rallegriamo molto della collaborazione con Eliasson.

Si sa già  qualcosa del progetto che realizzerà ?
Eliasson ha accettato la sfida di reinterpretare l’auto con propulsore a idrogeno, una pietra miliare della tecnologia BMW per mezzo della quale perseguiamo l’obiettivo di una mobilità  sostenibile.

Quali principi guidano l’attività  del dipartimento che lei dirige, il Culture Communication?
Il dialogo inteculturale è la base per la pace e la comprensione dei popoli, ed è la base per ogni scambio internazionale. Prendendo in grande considerazione le specifiche nazionali di ogni cultura, la Culture Communication del BMW Group ha come obiettivo la promozione di questo dialogo interculturale. La Culture Communication del BMW Group ha così riconosciuto che la assoluta libertà  del potenziale creativo nell’arte è la garanzia per opere innovative così come avviene in ogni grande impresa.

Il progetto è un modo per promuovere il brand BMW come marchio creativo e all’avanguardia?
No, direi di no. Il BMW Group lavora da trent’anni con le istituzioni culturali. In particolare ci posizioniamo su formati giovani ed innovativi e lo definiamo come engagement all’interno di una visione a lungo termine della Corporate Citizenship e dello scambio interculturale (partecipiamo a più di 100 eventi culturali nel mondo).

La collezione delle macchine del progetto ArtCar è visitabile?
E’ previsto per il 2006 un BMW Art Car World Tour pluriennale, che presenterà  le BMW Art Car, dopo l’Europa, anche in America ed in Asia, nel contesto più ampio del progetto “L’automobile nell’arte contemporanea“. La mostra è curata in maniera indipendente ed evidenzia il fascino dell’automobile e della mobilità , a cui si dedicano importanti artisti. Inoltre dal 2007 tutte le Art Car verranno mostrate presso il Museo BMW a Monaco. E naturalmente, quando Olafur Eliasson, l’artista della sedicesima Art Car, avrà  finito la macchina dei record H2R, essa verrà  mostrata in molti importanti musei in giro per il mondo.

www.bmwworld.com/artcars
www.bmwzentrum.com
www.bmw.com

Thomas Girst è nato nel 1971. Ha studiato Storia dell’Arte, Americanistica e Germanistica alla Università  di Amburgo e presso la New York University. Dal 1997 al 1999 è stato collaboratore scientifico presso la Achim Moeller Fine Art a New York ed ha collaborato alla compilazione delle opere di Lyonel Feiningers. E’ stato corrispondente per la cultura ed editorialista della TAZ e guida dal 2003 il Servizio Cultural Communication del BMW Group a Monaco.