E’ stato annunciato più e più volte. Se ne parla ormai dal 2004, quando il progetto fu presentato dal Ministro dell’Innovazione Lucio Stanca. Ma su Internet, alla voce italia.it, continua a corrispondere una pagina non trovata. La gara d’appalto per la realizzazione del portale del turismo italico, iniziativa statale che va a colmare una mancanza davvero imperdonabile -solo parzialmente attenuata dalla presenza di siti locali e distrettuali, spesso ottimi- è stata vinta da un’associazione temporanea di imprese (IBM, Its e Tiscover) e il suo debutto sul web è fissato, secondo gli ultimi comunicati, per l’inizio del 2006.
Il progetto, coordinato da Innovazione Italia, societa’controllata da Sviluppo Italia e incaricata per i progetti legati all’information technology, prevede la costruzione e la promozione di un portale interamente dedicato al turismo nazionale, rivolto soprattutto ai visitatori stranieri, con l’obiettivo di “rilanciare in modo omogeneo nel mondo il marchio Italia per colmare il divario creatosi con gli altri Paesi che, avendo recepito prima di noi l’importanza della Rete per orientare i flussi turistici, hanno da tempo un portale turistico nazionale”. Un ritardo, quello citato da Stanca, che sta costando al Paese decine di milioni di euro e una lenta ma costante discesa nelle classifiche ”“da prendere tuttavia con il beneficio del dubbio, data l’estrema difficolta’ nel reperimento di dati attendibili e nella scelta dei criteri di conteggio delle presenze- delle nazioni con maggiore flusso turistico. Dopo essere stata in testa fino agli Anni Novanta, l’Italia deterrebbe oggi infatti soltanto il quinto posto, dietro a Stati Uniti, Francia, Spagna e Cina.
Strumento di promozione, informazione e assistenza, il portale punta ad intercettare un’ampia fetta del turismo on line, che secondo i dati più recenti si sta sviluppando con tassi di crescita del 30%. La promozione integrata del marchio “Italia” attraverso il portale consentirà  inoltre di avviare processi di collaborazione tra gli operatori turistici nazionali e di potenziare l’offerta sul mercato internazionale, dove già  da anni operano portali efficaci come quello spagnolo o francese.
Se sulla necessita’ di un portale nazionale del turismo l’accordo è pressochè totale, il dibattito si fa acceso quando si considerano le modalita’ di realizzazione e l’entita’ dei finanziamenti stanziati. L’annuncio ufficiale, infatti, parla di investimenti molto consistenti. Ben 45 milioni di euro di budget, di cui di cui 20 destinati allo sviluppo, alla gestione e alla creazione dei contenuti, e 25 per la promozione, la traduzione in otto lingue dei contenuti e per progetti di co-finanziamento delle Regioni e delle Amministrazioni locali. Ma quali saranno i contenuti e quali i servizi? Il progetto prevede naturalmente una serie di sezioni tematiche di interesse culturale, ambientale ed enogastronomico, oltre che una serie di vetrine virtuali per il made in Italy. Il cuore del portale saranno tuttavia i servizi relativi all’organizzazione vera e propria di viaggi e itinerari: prenotazioni online, funzionalita’ di georeferenziazione, servizi meteo, mappe.
A partire da gennaio, dunque, www.italia.it sara’ on line, anche se con “contenuti limitati” e in sole tre lingue. Spettera’ al neocostituito Comitato Nazionale per il Turismo -Istituito in base al DPCM del settembre 2005, dopo oltre 12 anni dall’abrogazione del Ministero del Turismo- il compito di indirizzare lo sviluppo e la crescita della piattaforma.