Intervista a Virgilio Gay, Direttore Generale della Fondazione Mida

Che cosa sono i Musei Integrati dell’Ambiente? Potreste spiegarci un po’ meglio il progetto?
Il territorio dei Comuni di Auletta e di Pertosa, in provincia di Salerno, è caratterizzato dalla presenza delle Grotte dell’Angelo, che si aprono sulla sinistra idrografica del fiume Tanagro ed all’estremità settentrionale del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Le meraviglie naturalistiche, l’elevato interesse speleologico e gli aspetti legati alla conoscenza della recente preistoria italica indicano tale sito come uno dei più importanti dell’intera penisola.
L’attenzione nei confronti della geologia e della speleologia hanno prodotto in Pertosa la creazione di un museo (il c.d. MIdA 01). L’intero centro storico del Comune di Auletta, danneggiato dal sisma del 23 novembre 1980 e perciò abbandonato, sta trovando nuova vita con un progetto di messa in sicurezza, che non alteri le ferite del sisma, elevando l’intera area a Museo della Cultura Materiale, fino alla progettata e successiva realizzazione, al suo interno, di alcune stanze (le c.d. Stanze di Auletta, altrimenti MIdA 04), che ne determineranno il destino a Museo non solo da visitare, ma da viverci, secondo i canoni dell’ospitalità diffusa.
Il Sistema MIdA si arricchisce poi di un Centro di Ricerche sul doposisma, con un Museo botanico in corso di realizzazione (il c.d. MIdA 02) e di una sede operativa (l’eremo dello Jesus, c.d. MIdA 03), in corso di ristrutturazione, destinata ad essere un centro polivalente di funzioni per attività di Alta Formazione, Ricerca Scientifica, Promozione Territoriale. MIdA dunque nasce dall’esigenza di mettere a sistema i contenitori che già esistono o sono in corso di realizzazione.

Qual è la risposta del territorio alle Vostre iniziative?
Dopo una prima fase di scontato e previsto scetticismo, si sono registrati riscontri positivi, quali ad esempio l’adesione di ben 15 comuni al progetto della MIdA Film Commission (di cui si parlerà in seguito), la richiesta di partecipazione di ben 7 comuni alla seconda rassegna nazionale sul buon vivere e, per ultimo, le delibere di oltre 20 comuni (appartenenti a due diverse comunità montane) che hanno invitato la Provincia di Salerno a fare propria l’idea ed il progetto di un grande evento turistico elaborato da MIdA e denominato: “Albert, la mente in gioco” (finanziato con un importo complessivo di € 1.500.000,00). Ultimo riscontro in ordine temporale è stata la nomina di un rappresentante della fondazione nel Forum Turistico della Comunità Montana del Vallo di Diano.

Che importanza ha il Vostro Osservatorio sul Dopo-sisma?
L’art. 3 dello Statuto prevede, tra le finalità della Fondazione, la creazione e la gestione di un Osservatorio sul Doposisma, attivato il 23 novembre 2005, in occasione dei 25 anni dal sisma del 1980 che interessò queste ed altre zone della Campania e della Basilicata.
L’obiettivo consiste nell’analizzare le conseguenze dell’evento da una prospettiva sociologica, antropologica, economica e politica, per analizzare le modifiche nei costumi, nella mobilità sociale ed economica delle popolazioni che hanno vissuto l’evento sisma ed il post-evento ricostruzione; al fine di poter successivamente confrontare tali dinamiche con quelle di altre esperienze simili, nazionali ed internazionali: in modo da coglierne le eventuali costanti strutturali. Tutto ciò, nella consapevolezza dell’attualità di tale ricerca, perché l’esperienza della ricostruzione è la stessa nel doposisma, così come nel dopoalluvione, nel dopotzunami e nel dopoguerra.

Che risultati avete ottenuto per quello che riguarda le trasformazioni del territorio e le trasformazioni socio-ambientali?
MIdA si configura come strumento di governance in grado di assicurare la gestione autonoma secondo canoni di efficacia ed efficienza, coerente con quel processo più vasto di apertura e contaminazione tra il pubblico (nei suoi diversi livelli territoriali di competenza) e il privato, nella promozione e valorizzazione sinergica del patrimonio ambientale ed artistico culturale.
La sua genesi è stata caratterizzata da un’ asimmetria temporale tra la costituzione formale e la disponibilità gestionale del sistema MIdA: cosa che ha reso e rende difficile la quotidiana amministrazione. In tale circostanza, quell’elemento di autonomia creativa e flessibilità degli organi amministrativi, tipici di una Fondazione, si è rivelato un punto di forza che ha permesso alla Fondazione MIdA di realizzare attività comunque coerenti con lo scopo statutario. Infatti la progettualità del Consiglio di Amministrazione ha consentito la realizzazione di due Rassegne Nazionali sul Buon Vivere, la Fiera del Buon Gusto, i Concerti del Buon Ascolto. Nel corso della Rassegna è stato presentato l’Osservatorio sul Buon Vivere. L’iniziativa ha riscosso il plauso del Presidente della Provincia di Salerno, che ha voluto associare l’Ente alla istituzione e gestione.
Con tale iniziativa – che rientra nella filosofia di un modello di sviluppo – la Fondazione MIdA si propone di fornire una risposta concreta alla mancanza di omogeneità e coordinamento delle diverse azioni inerenti a “Il Buon Vivere” dei soggetti, istituzionali e non, che contribuiscono alla creazione ed alla divulgazione di un orientamento innovativo sia del mondo produttivo, sia delle abitudini di consumo dei cittadini.

Che tipo di iniziative organizzate per la valorizzazione del territorio?
L’Osservatorio sul Buon Vivere, ad esempio, si propone di “definire un’attività di studio, ricerca, analisi, diffusione delle tendenze in atto nei diversi settori attinenti al Buon Vivere, con particolare riguardo al potenziale di sviluppo socio-economico del territorio. Colmare lacune formative in capo ai soggetti decisionali pubblici, al fine di orientare le politiche di settore ed erogare servizi informativi volti a sensibilizzare i cittadini”.
Un’altra iniziativa caratterizzante è stata la costituzione della Film Commission Territoriale che accennavo prima, che ha ottenuto il riconoscimento di sportello locale della Istituzionale Film Commission Regione Campania, con competenza sul territorio del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.

Riferimenti:
www.midaweb.info