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Intervista a Ester Dominici, consulente per la Provincia di Roma del Consorzio SBCR
Qual è la genesi del Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli romani e le sue tappe salienti?
Se volessimo risalire ai fermenti originari che hanno dato vita all’attuale rete di biblioteche che sostengono il sistema di servizi di informazione e documentazione in essere ai Castelli Romani, dovremmo risalire al 1985. In quell’anno sette biblioteche comunali fecero le loro prime prove di sistema, organizzando insieme un Convegno nazionale: “Il libro nella pancia del video”, sul futuro del libro nell’era dell’informatica. Il convegno ebbe il merito di mettere a confronto professionalità ”“ editori, massmediologi, illustratori, librai, scrittori, ecc. ”“ che raramente avevano occasione di comunicare ma che avevano nel libro il loro comune punto di riferimento. Penso dunque che è in quei giorni lontani che possiamo rintracciare la vocazione del consorzio a fare e a favorire processi di rete.
Successivamente il percorso, se volessimo ricostruirlo a tappe come mi chiedi, potrebbe essere scandito in quattro parti: la nascita del Sistema nel 1991 e l’avvio dei Cantieri scuola lavoro (L.R.31/89 L.R.29/99); la nascita del Consorzio nel 1997; il percorso di messa in qualità dell’Ente con relativa ridefinizione della mission e della vision delle biblioteche e della loro forma associativa nel corso del biennio 2003/4; il ruolo assunto dal Consorzio nel progetto di Distretto culturale dei Castelli romani e nei piani d’area (L.R.40/99) nel periodo che va dal 2004 ad oggi.
Quali sono gli obiettivi del Sistema Territoriale dei Castelli Romani?
Intanto l’obiettivo è fare dei Castelli romani, intesi come area vasta, un sistema territoriale: oggi non possiamo ancora attribuirgli tale definizione, nonostante i Castelli siano stati attraversati negli ultimi anni da molteplici tentativi di messa in rete sul terreno dello sviluppo locale, attraverso gli strumenti di cooperazione e concertazione messi a disposizione dalla più recente normativa. Ma secondo me fino ad oggi è mancato un quadro generale di riferimento, un’idea dello sviluppo condivisa, una visione del territorio a 360 gradi dentro la quale saper effettuare scelte ed impostare strategie. Oggi si parla molto di Piani strategici di sviluppo e molte città stanno lavorando per dotarsi di tale strumento. I Castelli romani stanno facendo altrettanto, ma è il modo, credo, in cui si lavora che fa la differenza: far condividere il piano, farlo nascere dal basso, dai soggetti che operano e incidono sui territori, raccoglierne le istanze, le aspettative, aiutarli a compiere scelte che sappiano realmente innestare quei processi virtuosi capaci di coniugare crescita a sviluppo sostenibile. E’ evidente come un tale processo attribuisca alla conoscenza, alle competenze, ai saperi, alle nuove tecnologie della comunicazione e di conseguenza ai servizi, alle infrastrutture culturali, un ruolo da protagonisti. Ecco allora emergere quasi a sorpresa le biblioteche, servizi che sull’informazione, la documentazione e la capacità di fare rete hanno saputo dire molto nell’area dei Castelli romani.
In che termini l’SBCR rappresenta una strategia di sviluppo territoriale?
Lo sforzo del Consorzio in questi ultimi due anni è stato proprio quello di accreditarsi in modo innovativo presso i propri stakeholder, i pubblici di riferimento reali e potenziali; ciò ha comportato un lavoro approfondito di analisi di se stessi, del contesto in cui le biblioteche si muovono, ricostruendo l’identità del soggetto biblioteca e i valori di cui è portatrice. Ecco allora che a fianco dei bibliotecari, che si specializzano in diversi servizi (catalogo, reference, raccolte, prestito interbibliotecario, comunicazione, promozione del libro e della lettura, relazioni con altri soggetti territoriali, ecc.) si impongono figure nuove per le biblioteche: tecnici informatici, web master, autisti, manager della cultura. Anzi più che di un cantiere aperto dentro il sistema bibliotecario mi verrebbe da dire che l’SBCR si presenta costantemente come un cantiere aperto… aperto all’innovazione, al cambiamento, costantemente proiettato in avanti.
Utilizzate delle strategie di comunicazione e con quali mezzi?
Pur non avendo ancora stabilmente organizzato un settore dell’Ente dedicato alla comunicazione, la direzione del consorzio non comunica certo a caso. Gli strumenti scelti – il mensile Vivavoce, il sito www.romacastelli.it, le campagne informative sui servizi con opuscoli e locandine, lo stesso furgone utilizzato per il prestito, il Bit Bus londinese, esempio ambulante di nuove tecnologie applicate all’informazione – mi sentirei di affermare che sono tutti stati progettati e costruiti in funzione della mission e della vision che l’Ente si è dato. Insomma una strategia di comunicazione che punta ad affermare la nuova collocazione della biblioteca all’interno della rete di informazione che attraversa i nostri paesi, la sua funzione trainante per la messa in valore del territorio, il suo ruolo determinante nel processo avviato di realizzazione del Sistema territoriale dei Castelli romani.
Ester Dominici. Laureata in lettere moderne nel 1977, con una tesi sperimentale di storia istituzionale su Frascati, è bibliotecaria, dipendente della Provincia di Roma, dal 1979. Ha curato l’istituzione, l’organizzazione e l’avvio del servizio biblioteche del Comune di Albano (1979 – 1985), realizzando un’originale esperienza di sistema bibliotecario cittadino nei primi anni ’80, modulando l’architettura del servizio in base alle esigenze del decentramento amministrativo. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ‘90 cura direttamente la nascita, l’evolvere e la crescita del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani, fornendo ai Comuni del sistema consulenza e assistenza sia in merito all’evoluzione della normativa di riferimento, sia in merito all’architettura dei servizi messi a sistema. Partecipa attualmente a tutte le attività del Consorzio SBCR, al quale fornisce sostegno e consulenza per conto della Provincia di Roma. Nel 2005 ha coordinato lo Studio di fattibilità Per un sistema territoriale dei Castelli Romani. Segue e coordina per la Provincia di Roma, il progetto Distretto Culturale dei Castelli romani.
Per approfondimenti:
Cronologia del SBCR
Presentazione del SBCR