La Toscana è da sempre uno straordinario “territorio culturale”, attraversato – nello spazio e nel tempo – da un intreccio vitale e continuamente rinnovato di percorsi ed esperienze proprio sul terreno della creazione di punti di vista contemporanei anche su tradizioni culturali fortemente radicate, che ha prodotto un tessuto sociale in continuo divenire e aperto al futuro, rielaborando continuamente le esperienze del passato, ripercorrendo criticamente quella complessa e dinamica “archeologia” di saperi e conoscenze che fa del territorio toscano un paesaggio a più dimensioni nel quale possono facilmente incontrarsi – su originali punti di fuga – tracce profonde di civiltà  “scomparse” (la Toscana etrusca, rinascimentale, neoclassica) e le tracce veloci e leggere dell’attuale confronto con la complessità  della globalizzazione e dell’interazione tra mondi, linguaggi e culture.
Continua così il testo di Mariella Zoppi, che parla anche della direzione che i beni culturali hanno preso in Toscana. Si prosegue sulla strada della valorizzazione e della trasmissione del sapere.

“La valorizzazione dei beni culturali, sempre più gestita progettualmente e operativamente dalle Province e dai Comuni in collaborazione con gli istituti e le associazioni culturali, tende a superare la logica delle manifestazioni effimere per acquisire una prospettiva di processo territoriale di lungo periodo; ed è significativo che nella fruizione pubblica dei beni culturali si stiano stringendo rapporti e collaborazioni tra istituzioni locali e mondo della scuola.”

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