Solo ultimamente, con l’avvento di nuove tecnologie, si è cominciato a sentir parlare, partendo dagli Stati Uniti, di “Proximity Marketing”. Nella maggior parte dei casi si è però sempre associato il contesto di proximity marketing ad attività di tipo commerciale dedite al lancio di nuove forme di advertising basate su tecnologie digitali.
Strumenti di analisi ed individuazione del settore non sono mai stati posti in essere. Nell’approcciarmi al settore ho così deciso di stabilire dei punti cardine attorno cui ampliare e argomentare le mie analisi e approfondimenti, sviluppando i concetti come in una spirale che si espande in modo concentrico.
Per definire chiaramente il contesto operativo in cui circoscrivere i miei approfondimenti ho dato una definizione al Marketing di Prossimità : “Tecnica che, mediante l’utilizzo di strumenti e metodi specifici, veicola informazioni e stabilisce contatti con individui e strutture poste nelle immediate vicinanze”.
Fissato il punto di partenza e analizzato attentamente il mercato, ci si rende subito conto che, in realtà , il Marketing di Prossimità inteso come “tecnica per veicolare informazioni e stabilire contatti” esiste da secoli. Capire la attuale tecnica e migliorarla mediante l’uso delle nuove tecnologie è un presupposto fondamentale per ottimizzare le campagne di Proximity Marketing.
Facciamo quindi un passo indietro e vediamo alcuni esempi classici, analizzandoli singolarmente.
1. Al mercato: se qualche volta vi è capitato di passare in qualche mercato rionale, è molto probabile che almeno una volta uno dei venditori vi abbia catturato l’attenzione con qualche proposta. Bene: il modo in cui vi ha contattato è una tecnica e il luogo in cui vi trovavate (nelle immediate vicinanze della sua bancarella) indica che eravate in prossimità della sua attività commerciale.
2. La vetrina: è uno strumento in qualsiasi negozio. Il modo in cui è allestita è una tecnica di invito all’acquisto rivolta a tutti coloro che passano in sua prossimità .
3. Cartelli indicatori: non mi riferisco alla segnaletica stradale, ma a quei cartelli che indicano la presenza di locali o attività commerciali posti nelle immediate vicinanze (prossimità ) degli esercizi. Un esempio concreto sono le insegne poste in cima alle pensiline degli autobus urbani o delle segnaletica che indica la presenza di stazioni della Metropolitana e che dicono ad esempio “McDonald a 50 mt”.
Questa breve descrizione delle tecniche e degli strumenti classici del Marketing di Prossimità serve ad inquadrare il segmento in cui si opera. Vediamo adesso come le moderne tecnologie sono di ausilio per l’apporto di nuovi strumenti.
Uno degli strumenti digitali più efficaci, vista la sua ampia diffusione sui dispositivi cellulari, è il protocollo di trasmissione Bluetooth. Uno standard ormai acquisito da anni che consente il trasferimento a corto raggio di dati fra dispositivi elettronici. Quindi non solo cellulari. Alcune moderne campagne di proximity marketing usano tecniche di contatto basate sul Bluetooth. La modalità di funzionamento è concettualmente molto semplice. Un software tramite una specifica antenna scandaglia l’ambiente circostante alla ricerca di dispositivi elettronici con il bluetooth attivo. Ad ogni dispositivo invia una richiesta di accettazione del messaggio. Se l’utente accetta si ritrova sul display il file informativo/pubblicitario previsto dalla campagna.
La trasmissione è senza costi sia per chi invia e sia per chi riceve. E’ monitorabile statisticamente senza approssimazioni, lascia una traccia del messaggio su ogni dispositivo che accetta la ricezione non viola la privacy.

Alfredo Martinelli