Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
Partita IVA 03068171200 | Codice Fiscale/Numero iscrizione registro imprese di Roma 03068171200
CCIAA R.E.A. RM - 1367791 | Capitale sociale: €10.000 i.v.
Ore 9. Io, Tiziana e Marco partiamo da casa, armati di pennelli, colori e colla, reduci della precedente azione urbana. Oggi mettiamo in atto, in un altro quartiere di Dakar, la marchiatura dei Luoghi Impossibili; iniziamo il lavoro, prepariamo il terreno per il prossimo intervento, il momento successivo e finale.
Arrivare a Grand Dakar significa, prima di tutto, camminare lungo il fastidioso Tapee, quindi piazzarsi sotto il sole, già cocente a quest’ora del mattino, e aspettare il primo mezzo che ci porti davanti alla casa del Sindaco. Tutto regolare. Il viaggio va alla perfezione, il car rapid ci lascia ”“ incredibilmente! – dove doveva e sul luogo dell’appuntamento non c’è ancora nessuno. I tempi africani, si sa, scandiscono diversamente il passare delle ore e non permettono di rispettare appuntamenti ed orari.
Nell’attesa ci beviamo un caffè Touba, chiacchieriamo col curioso di passaggio, cerchiamo di spiegare al più insistente dei venditori che non tutti i bianchi sono toubab in vacanza. Arrivano i nostri soci di Am Art. Le due associazioni di artisti possono finalmente trasferirsi nella sede dell’A.N.H.M.S. (Association Nationale des Handicapés Moteurs du Senegal) e rimanere a bocca aperta: tutti pronti, carichi di energia e voglia di lavorare; seduti su sedie a rotelle, in piedi con stampelle, alla guida di questi strani pous pous, i nostri compagni e, ormai, amici ci aspettano per iniziare la nostra marcia silenziosa. Un cammino comune, sotto il sole caldo, nel traffico sporco e disordinato. Un cammino condiviso con determinazione e forza. Ci muoviamo sotto gli occhi di passanti e abitanti, coalizzati per raccontare le nostre motivazioni. Spieghiamo il senso e l’importanza del conservare quel senso di comunità che qui ancora esiste e salva chi, volendo vivere con dignità , continua ad avere bisogno di chiedere aiuto.
Io mi muovo accompagnata dal “potente” e un po’ prepotente Seck, una sorta di crociato-pirata bloccato da un incidente stradale. Lo osservo urlare, sorridere, parlare di Impossibile Sites con orgoglio. Lo sento raccontare la sua voglia di autonomia, il suo desiderio di muoversi con meno fatica, anche se con lentezza e da seduto. Lo guardo scendere dal veicolo per affiggere lui stesso il simbolo del nostro progetto; resto immobile e commossa nel vederlo trascinarsi a terra, raggiungere l’evidente ostacolo, dando più forza al gesto, per vincere l’avversione di chi non vuole che sul gradino della propria boutique compaia il marchio di Luogo Impossibile.
Noi poveri artisti siamo colti spesso alla sprovvista dalla forza di questo paese e presi in contropiede dagli eventi e dalla potenza degli africani.
Sono passati un po’ di giorni da quella domenica: è stato bello ed emozionante viverla. Avrei voluto fare la cronaca di una perfetta giornata di lavoro; in realtà ho scelto di raccontare alcune delle suggestioni vissute da me, povera artista colta spesso alla sprovvista dalla forza di questo paese e presa in contropiede dagli eventi e dalla potenza degli africani.
Alla prossima, Incha Allah.