Dai contenuti culturali a quelli digitali, passando per il web e le nuove applicazioni informatiche: questo il senso delle iniziative di digitalizzazione del patrimonio librario e archivistico. Fra tutte, un ultimo efficace esempio è quello rappresentato dalla Biblioteca Leoonardiana che, per la prima volta, ha il merito di raccogliere il vastissimo patrimonio leonardesco e di digitalizzarlo, in modo da renderlo fruibile per il grande pubblico. Design sobrio e facilità d’uso contraddistinguono il sito, che si avvale della collaborazione dell’Accademia della Crusca per la produzione del glossario che decifra la lingua leonardesca facilitando la lettura dei suoi numerosi scritti.
I fondi del progetto derivano in parte dall’Unione Europea e infatti è stretto il rapporto di collaborazione con il Goethe Universitaet di Francoforte e la National Library di Sofia. La dimensione europea è vitale per questi progetti: la Comunità Europea ha già da tempo, infatti, inaugurato una politica orientata alla sensibilizzazione verso l’utilizzo delle nuove tecnologie per il trasferimenti dei contenuti culturali di archivi e biblioteche. Sono datati 2001 i cosiddetti Principi di Lund per il coordinamento delle attività di digitalizzazione a livello europeo: alla base, inclusione sociale, superamento del digital divide, promozione e difesa della diversità culturale, superamento della frammentazione di altre iniziative di digitalizzazione a livello europeo. A tal scopo è stata creato il network Minerva, che ha coinvolto i ministeri della cultura europei per l’armonizzazione dei contenuti digitali.
La sensibilità verso i sistemi di fruizione e conservazione digitale si sta, del resto, acuendo anche nelle altre discipline. Si pensi al portale Architecture Archives, ideato nel quadro del programma di ricerca europeo Gaudi e finanziato da The European Cultural Heritage / Cultura 2000. Il portale raccoglie gli archivi digitali di istituzioni specializzate in architettura ed urbanistica e riesce a coprire un lasso di tempo pari agli ultimi due secoli di attività . Si rivolge ad architetti e ricercatori e offre, oltre a una bussola sugli archivi europei, orientamenti pratici, evidenziando problemi e innovazioni nella gestione e nella conservazione a lungo termine degli archivi di architettura del XXI secolo.
Il portale rappresenta un ammirevole esempio di sistematizzazione e di archiviazione di una gran quantità di documenti. L’architettura, in quanto disciplina fortemente visiva, spesso tralascia la possibilità di conservare i passaggi intermedi dei progetti e tende a dare poco peso alle evidenze cartacee che, da sole, possono aiutare a testimoniare la genesi di un progetto. Tra questi documenti, le bozze di conferenze, gli articoli, gli appunti personali degli architetti, la corrispondenza intrattenuta con l’esterno, i contratti, le rassegne stampa, i depliant e le brochure. Informazioni generalmente poco note al grande pubblico, ma che possono, invece, favorire un approccio interpretativo verso i progetti e le interazioni che gli architetti hanno con l’ambiente, e favorire una maggiore consapevolezza verso i contesti sociale e storici che influenzano l’architettura. In questo modo funzionando anche come particolare fonte di ispirazione.

www.bibliotecaleonardiana.it

www.minervaeurope.org

www.architecturearchives.net