Nel maggio dello scorso anno, all’interno del Programma di Iniziativa Comunitaria “Interreg IIIB-Medocc”, è stato approvato il progetto Mercator, che ha come capofila Heritage Malta e al quale partecipa la Regione Lazio (in particolare, l’Assessorato alla Cultura ”“ Direzione beni e attività  culturali ”“ Area Cinema, audiovisivi e Programmi europei) insieme con altri partner stranieri (Spagna, Portogallo e Grecia, unitamente a Marocco e Libano, come osservatori dei Paesi Terzi) e italiani (Regione Liguria e Consorzio Pisa Ricerche).
Obiettivi principali del progetto sono l’approfondimento della conoscenza storico-archeologica integrata, terrestre-marittima e la diffusione e la valorizzazione del particolare genere di patrimonio connesso alle opere e ai sistemi funzionali al trasporto terra/mare nella storia mediterranea.
Le azioni di valorizzazione saranno il frutto del lavoro condiviso tra i partner, al fine di progettare e realizzare strumenti duraturi di comunicazione e promozione del patrimonio considerato, da diffondere sui territori di competenza, con una comune immagine e facilmente riconoscibili da chiunque, elementi di un’unica rete culturale.
Una delle attività  che verranno realizzate è una Banca dati georeferenziata per la raccolta delle informazioni sulle strutture e su tutti gli elementi legati alla rete delle vie commerciali, con sviluppo di funzionalità  di download e di rappresentazioni diverse dei dati per una consultazione offline del sistema da parte di tutti i partner.
Si sta lavorando, inoltre, alla costruzione di un sistema museologico in grado di far conoscere il patrimonio collegato al commercio, in modo che la rete dei musei che fanno parte del progetto (per il Lazio, il Museo Civico “Pio Capponi” di Terracina) tenda a configurarsi come mezzo di trasmissione, conoscenza e sviluppo sociale legato al territorio in cui geograficamente i musei si trovano.
I risultati attesi puntano sull’accrescimento della sensibilità  e dell’interesse degli operatori pubblici locali sui temi del recupero e della valorizzazione del patrimonio architettonico, archeologico e di cultura immateriale, prodotto nei secoli dal sistema dei commerci mediterranei, così come sulla progettazione e la realizzazione di strumenti multimediali per la conoscenza e la diffusione dei dati. In particolare, la Regione Lazio concentrerà  l’attenzione sull’edilizia collegata al sistema dei trasporti in età  antica: saranno analizzati un esempio relativo alla viabilità  terrestre: la statio di Tres Tabernae, al km. 58 della Via Appia, e uno connesso con quella marittima: il porto di Terracina. La città  conserva, infatti, a differenza di altre realtà  costiere del Lazio, resti di strutture pertinenti al porto romano e costituisce il punto di convergenza delle Vie Appia e Severiana, fattori determinanti per poter delineare un quadro esaustivo e complesso esemplificativo del sistema mercantile antico.
Per raggiungere il grande commercio era infatti necessario che l’approdo fosse in grado di rifornire anche le città  e i territori più lontani dal mare; che fosse dotato cioè di una adeguata rete stradale. In questo caso l’approdo si trasforma in un porto attrezzato che diventa una stazione terminale dei due sistemi viari, con la costruzione di magazzini e infrastrutture di varia tipologia utili a marinai e mercanti, dove chiunque poteva trovare il quartiere della sua gente e, spesso, anche il tempio della sua religione; dove si parlavano molte lingue e i mestieri del commercio permettevano di conoscere il mondo, la ricchezza di prodotti diversi e, certamente, una vita più agiata.

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