La candidatura del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, secondo in Italia per dimensioni, e dei siti archeologici di Paestum e Velia per l’inserimento nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO è una novità  a livello internazionale perché propone in modo inscindibile i valori ambientali e culturali di quest’area importantissima nell’ambito mediterraneo e perché è stata avanzata su proposta di più autorità  territoriali ed amministrative, in linea con le direttive della Convenzione internazionale che gradisce il convinto coinvolgimento degli Enti e delle popolazioni più direttamente interessate alla gestione ed alla cura del bene.
I siti museali sono numerosi, ed è questa una caratteristica raramente riscontrabile negli altri Parchi nazionali in Italia. Si va dai musei della Civiltà  Contadina, agli ecomusei, ai musei dedicati al mare, ai tradizionali musei archeologici; naturalmente non mancano progetti di conservazione della natura, che qui offre una grande varietà  di ambienti.
L’impegno dell’Ente Parco è stato da subito quello di intervenire concretamente a sostegno delle specie più vulnerabili o a rischio. Un programma di interventi vario e su più fronti, che nel tempo si arricchirà  di nuovi progetti anche in base agli obiettivi evidenziati dal Piano del Parco.
C’è però anche una forte attenzione alle nuove tecnologie ed ai servizi che possono offrire: il Progetto SITA, Sistema Informativo per la Tutela Ambientale, punta alla realizzazione di un sistema informativo automatizzato che permetta l’acquisizione e l’elaborazione di dati geografici e immagini del territorio che garantiranno un maggior controllo e un intervento più puntuale nelle aree interessate; il Presidio Ambientale Permanente è un centro di ricerca in cui confluiscono tutti i dati ambientali rilevati sul territorio, progettato dal Benecon, Centro Regionale di Competenza per i Beni Culturali, Ecologia, Economia; con il Progetto Significativo. Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità  ”“ Vallo della Lucania (SA) il Parco ha inteso realizzare un centro polivalente che concentri le maggiori attività  operative tecnico ”“ divulgative e di formazione dell’Ente.
Ma le esperienze di progettazione non finiscono qua: il Progetto PRUSST (Programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio) rappresenta uno strumento in grado di incidere positivamente sul processo di trasformazione di ambiti urbani degradati o comunque bisognosi di intervento; il S.I.M. Sistema Informativo della Montagna è una risorsa informatica per rendere possibile, attraverso l’instaurarsi di canali e flussi informativi, un regime di cooperazione fra diversi soggetti che, con ruoli diversi, possono concorrere alla valorizzazione e alla salvaguardia della montagna.
Ospitalità  da favola, invece, è un consorzio formato da enti locali e imprese turistico-ricettive per la promozione di attività  turistico ricettive nell’area del Parco; il Progetto I-Trace (Integrated Tourism in Rural Areas Valorising Culture and the Environment) si dirige infine verso la promozione di network partenariali per la valorizzazione del turismo nelle aree interne e la definizione di un modello, ispirato al principio della sostenibilità , per la gestione della qualità  del turismo rurale.

Riferimenti:
www.pncvd.it
www.parks.it