Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Ci può descrivere come è nato il distretto culturale “Terre Federiciane” e qual è lo stato dell’arte attualmente?
Il distretto, di cui fanno parte le aree territoriali dei Comuni di Montalbano Elicona, Tripi e Castroreale in provincia di Messina, è nato in seguito alla partecipazione al bando Sviluppo Sud della Fondazione Cariplo del 2005. Ci troviamo in questo momento in una fase di start-up inaugurata da questo finanziamento. Il progetto presentato, classificatosi tra i primi, ha ottenuto quasi il 90% del budget proposto in virtù della qualità dell’architettura prevista. Le prime attività hanno riguardato l’avvio delle attività espositive del castello di Montalbano Elicona con una mostra di uno dei maestri della fotografia, André Kertées. Il castello, recentemente restaurato, conta di diventare, all’interno del distretto, centro espositivo permanente dedicato all’arte contemporanea. Tripi, invece, dove insiste un antico sito archeologico, ospiterà il polo per l’arte antica. Grazie ai finanziamenti del bando, è in corso di realizzazione un museo archeologico che ospiterà le testimonianze provenienti da questo sito. In realtà , l’idea è quella di farne un vero laboratorio territoriale e multimediale. Gli investimenti prevalenti saranno fatti in ricerca in modo da costruire un infopoint e da farne il centro multimediale di servizi per l’intero distretto. Castroreale che possiede un patrimonio in termini di suppellettili religiose, sarà caratterizzato da una serie di interventi quali la creazione di un museo di arte sacra, in modo da farne, all’interno del distretto, il polo dell’arte sacra. In questo contesto si inseriscono interventi di restauro di un organo e di inaugurazione di una stagione di musica di genere.
Quali sono gli elementi che caratterizzano il distretto?
“Terre Federiciane” è strutturato su tre polarità : arte contemporanea, arte sacra, storia antica (archeologia e storia del territorio). Il sottotitolo del distretto, infatti, ben sintetizza questo concetto: un viaggio tra storia e contemporaneità . Questo è in sintesi quello che è e quello che vuole diventare il distretto culturale delle terre federiciane.
Che modello di gestione è stato previsto?
Il modello è decisamente molto agile. Per la fase attuale di start-up, la cui durata è prevista in 30 mesi, abbiamo costituito una conferenza dei sindaci, organo di indirizzo del distretto, di cui fanno parte i sindaci dei tre comuni (Montalbano Elicona, Castroreale, Tripi). A livello esecutivo, è stato invece costituito un ufficio di coordinamento di cui fanno parte gli assessori al turismo delle tre amministrazioni. E’ una struttura agile pensata per i primi mesi di attività , che potrà raggiungere maggiore complessità organizzativa in futuro: si prevede di modificare questo modello gestionale verso la costituzione di un’associazione culturale oppure di una fondazione.
Avete previsto dei meccanismi di coinvolgimento di altri soggetti oltre ai comuni messinesi?
Certo. In fase di sottoscrizione del protocollo di intesa abbiamo coinvolto oltre alle tre amministrazioni comunali di Montalbano Elicona, Tripi, Castroreale che hanno co-finanziato la fase di start up del progetto tramite fondi dei bilanci comunali, anche dei partner quali la Coldiretti, la Confesercenti, la Camera di Commercio della Provincia di Messina, la sezione messinese di Slow Food, l’ente forestale del Parco delle Nebrodi. Come si vede, una serie di soggetti sia pubblici che privati, che pur non avendo un ruolo di partner finanziatori, intendono prendere parte attiva nelle attività del distretto culturale.
Quali sono gli elementi che, a Suo parere, rendono competitiva quest’area rispetto ad aree territoriali?
A nostro parere sul mercato turistico culturale abbiamo una forte identità da spendere poiché ci troviamo in un’area con una presenza di beni culturali di straordinario valore, oltre che un’area ambientale straordinariamente integra. Molti sono i manufatti storici di rilievo ancora ben conservati, esiste una gran quantità di presidi Slow Food, anche superiore alla media regionale. Montalbano Elicona è uno dei Borghi più Belli d’Italia e al suo interno è stato inaugurato l’albergo diffuso. Esiste un patrimonio di riti e feste locali per il quale si sta redigendo una guida apposita. Parliamo quindi di un’area con una notevole matrice storico-culturale individuata nella figura di Federcico II connotata da una forte e sfaccettata identità.