Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
Partita IVA 03068171200 | Codice Fiscale/Numero iscrizione registro imprese di Roma 03068171200
CCIAA R.E.A. RM - 1367791 | Capitale sociale: €10.000 i.v.
Incentivare la competitività del settore rurale è l’obiettivo che il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007-2013 si propone di raggiungere nei prossimi anni; fine ultimo è favorire un armonioso sviluppo socio economico delle aree rurali.
Le analisi svolte all’interno del precedente Piano Strategico Nazionale per lo Sviluppo hanno evidenziato una tendenza positiva di ripopolamento di alcune delle aree rurali. I motivi probabilmente da ricercare nella qualità della vita: un ambiente con ritmi di vita meno frenetici e costo della vita più basso. Una tendenza che non ha raggiunto risultati sufficienti poichè i territori rurali continuano a caratterizzarsi per un’offerta inadeguata sia in termini di infrastrutture telematiche che di servizi alla popolazione.
Il PSN, oltre ad individuare gli obiettivi prioritari nazionali, disciplina la costruzione della Rete Rurale Nazionale italiana, lo strumento di coordinamento nazionale dei Programmi regionali di sviluppo rurale.
Per questo il Piano Strategico attuale propone la creazione di strutture deputate a favorire sia un processo di diffusione delle informazioni, nel modo più capillare possibile sul territorio, che un auspicabile aumento dell’offerta di lavoro. Per ottenere tali risultati si mostra indispensabile l’utilizzo di progetti interregionali a garanzia di un supporto specifico.
La Rete Rurale Nazionale subentra in questa fase di implementazione del piano: è il programma che ha il fondamentale ruolo di collegamento, con l’obiettivo di ricondurre all’unitarietà gli elementi programmatori di maggiore rilievo individuati a livello di ciascuna Regione e Provincia Autonoma. Formata dalle organizzazioni e amministrazioni operanti nel campo dello sviluppo rurale, questa Rete Nazionale sarà di supporto agli interventi previsti dai programmi regionali italiani in materia di governance, sviluppo delle capacità e scambio di informazioni. Inoltre avrà a disposizione una dotazione di 82,9 milioni di euro di fondi pubblici, per il 50% provenienti dall’Unione europea e per l’altra metà a carico del governo italiano; opererà sotto il coordinamento del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. à‰ evidente che la sua attività sia strategica per un paese a programmazione regionalizzata come il nostro.
Il programma Rete Rurale Nazionale è volto a favorire i contatti e gli scambi di informazioni tra agricoltori ed altri attori presenti nei territori rurali, sempre più caratterizzati dalla dislocazione degli operatori rurali su un vasto territorio e dalla presenza di più soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nello sviluppo di queste zone. Il rafforzamento delle possibilità di gestione a livello decentrato è decisivo per l’esecuzione di interventi che siano finalizzati al potenziamento della competitività sia del settore agricolo che di quello forestale; tutto ciò attuando contemporaneamente politiche di tutela dell’ambiente e dello spazio rurale.
Il programma si collega alla Rete europea per lo sviluppo rurale. Questo porta ad uno scenario che può favorire una cooperazione interterritoriale e transnazionale, in cui la realizzazione di interventi integrati nei settori agricolo e forestale concorrano all’implementazione di un network europeo in questi ambiti. Tale risultato si può raggiungere con la diffusione delle informazioni sulle misure comunitarie e il consolidamento a livello comunitario delle buone pratiche da adottare, attraverso l’organizzazione di convegni e la costituzione di reti di esperti.
Riferimenti:
europa.eu
www.uncemtoscana.it
db.formez.it