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Un evento nazionale che si occupa del rapporto tra editoria ed arte è la fiera Artelibro. Si è appena conclusa a Bologna con un titolo ambizioso: “Leggere l’arte: pubblico, lettori, editori”. La rassegna bolognese si è interrogata su come allargare il mercato del libro d’arte, cercando lettori nuovi e pubblici differenziati.
Stando alle cifre fornite dall’Aie, i titoli d’arte pubblicati dagli editori sono 1900, di cui 900 sono definiti come “cataloghi”, mentre altri 900 sono novità di architettura. Le copie immesse nei canali di vendita sono circa 5 milioni. In libreria il mercato dei libri d’arte vale circa 50 milioni di euro, destinati a crescere con gli altri canali di vendita, purtroppo non ancora monitorati.
Nel composito panorama composto dalle grandi case editrici Skira, Silvana editoriale, Taschen, Fratelli Alinari e Panini e da quelle più piccole e specializzate, si distinguono numerose stamperie e grafiche d’arte. Si tratta di un’eccellenza in campo mondiale, in cui molti sono gli editori di libri d’artista; un mercato raffinatissimo che segue quello del collezionismo d’arte contemporanea.
Contribuiscono a dare grande impulso al mercato i libri per l’infanzia. In questo settore si è distinto un personaggio, scomparso qualche giorno fa, che a Venezia ha lasciato un segno; anzi, ha fatto per anni del proprio segno un opera d’arte rivolta all’immaginario di grandi e piccini: Pierre Hornain. Nel 2000 questo incisore francese ha fondato a Venezia, assieme a Florence Faval, una delle case editrici italiane più originali degli ultimi anni: le Editions du Dromadaire.
I libri del Dromedario rappresentano quanto di più autentico e raffinato si può trovare oggi nel settore dell’editoria d’arte dedicata all’infanzia: copertine e custodie realizzate a partire da incisioni su linoleum o legno, con montaggio e allestimento eseguito a mano. Una tiratura per ogni “oggetto d’arte” che va dalle 800 alle 1000 copie, distribuite attraverso una sessantina di librerie sparse in tutta Italia. In un mercato editoriale sempre meno creativo e teso a riprodurre le icone cartacee di altri media, i libri del Dromedario rappresentano una esemplare eccezione, a partire proprio dalla concreta percezione del libro come oggetto di artigianato. E’ una performance cartacea che si rinnova sotto le dita, pensata certo per giocare con la fantasia dei più piccoli, ma ricca di ogni fattura d’arte e sfumatura di gusto per incantare anche gli adulti.
Le Editions du Dromadaire pubblicano prevalentemente libri per l’infanzia che propongono delle immagini tratte dal linguaggio artistico e dei testi dall’accento poetico. Sono rilegati a mano con successivi interventi che arricchiscono le pagine e le copertine di elementi tattili e visuali. Gli intenti degli autori sono di rivelare il mondo dell’arte attraverso forme semplici e colorate che proiettano le parole nello spazio libero delle pagine. La “forma”più caratteristica di libro delle edizioni è quella di organetto: copertina cartonata, saldata a due esili manici per comprimere un mantice ideale di fisarmonica. I bambini, che hanno un’estetica non strutturata, quindi completamente aperta a qualsiasi forma o segno, ritrovano in questi libri d’arte poesia e illustrazione, che si fondono e si offrono ad uno sguardo curioso, che si nutre di suggestioni. Le immagini dei libri del dromedario hanno il sapore del sogno e il fascino di un espressionismo ed astrattismo elementari e armoniosi. Anche se con uno stile lontano dall’accademismo. Nell’ideazione dei “dromedari” il disegno a volte precede e a volte segue la composizione poetica, cercando sempre di mantenere un’unità tra le due componenti. E’ il mezzo mediante il quale i bambini interpretano due registri espressivi come una cosa sola, organica.
Nell’ideazione dei “dromedari” il disegno a volte precede e a volte segue la composizione poetica, cercando sempre di mantenere un’unità tra le due componenti. È il mezzo mediante il quale i bambini interpretano due registri espressivi come una cosa sola, organica. La produzione e la distribuzione sono necessariamente limitate perché ogni fase di lavorazione, tecnica e di ideazione, è assolutamente artigianale, secondo la tradizione della stampa d’arte. È una piccola casa editrice completamente autonoma che sull’arte punta la sua partita: è anche laboratorio di stampa, sede di corsi intensivi per artisti e centro di documentazione.
Riferimenti:
www.dromadaire.it
www.artelibro.it
Stefano Salis, L’editoria cerca il rilancio, “Sole24ore”, 21 settembre 2007