Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Nel contesto imprenditoriale internazionale, il binomio Impresa e Cultura e l’impegno in progetti di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) sono, ormai, parametro di “virtuosismo” aziendale. L’applicazione di principi e l’adozione di pratiche socialmente responsabili nello svolgimento dell’attività produttiva, necessitano di essere efficacemente comunicati, per evitare ”“ da una parte – di dar vita a velleità narcisistiche ed autoreferenziali, e per sollecitare ”“ dall’altra – un confronto continuo ed uno scambio reciproco di esperienze con i propri interlocutori, sia interni che esterni, al fine di acquisire nuova conoscenza ed innescare circoli virtuosi per la creazione di valore, attraverso la diffusione di una nuova cultura d’impresa.
Come messo in evidenza da Impronta Etica, associazione senza scopo di lucro per la promozione e lo sviluppo della RSI, in un rapporto di ricerca sulla comunicazione della Responsabilità Sociale agli stakeholder, “comunicare la RSI è importante per un’impresa perché la aiuta ”“ con l’apporto di tutti i suoi portatori d’interesse ”“ a definire la propria identità , contribuendo a costruire una salda reputazione e ad instaurare rapporti di fiducia, indispensabili per lo svolgimento della propria attività economica”.
Nord Zinc S.p.A., azienda bresciana leader nel settore della protezione dei manufatti in acciaio, in un contesto di generale attenzione ai temi dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, ha sviluppato fin dall’inizio una particolare attenzione per la salvaguardia dell’ambiente. Con l’intento di rendere partecipi i suoi principali portatori d’interesse dell’impegno assunto nei confronti delle problematiche ambientali, ha dimostrato di saper coniugare Arte e RSI, segnando un’eccezione nell’attuale contesto provinciale e nazionale.
Il progetto L’uomo e l’azienda è il gesto fondativo dell’impegno della Nord Zinc verso il mercato interno e consiste in una mostra fotografica e in un catalogo, realizzati per rendere merito ai collaboratori dell’azienda. L’azienda ha aperto le porte a due fotografi, Corrado Corradini e Paolo Spinoni, ai quali è stato chiesto di ritrarre da una parte l’uomo e dall’altra l’azienda.
Così nelle sue fotografie, Corradini spazia nell’abbondanza dei gesti e degli sguardi degli uomini al lavoro, concentrandosi sui dettagli. I suoi scatti raramente restituiscono ampie vedute: abbondano i ritratti a pieno campo e l’uomo è concentrato nelle sue esperienze lavorative. Spinoni, invece, presenta l’azienda nella sua struttura, evocando gli spazi e le fasi di lavorazione: linee verticali e orizzontali sono esaltate dall’uso del grandangolo che, insieme a campi lunghi, forniscono la misura della complessità e della difficoltà del lavoro.
Obiettivo finale dell’operazione è stato quello di fornire una visione evoluta del tessuto sociale e lavorativo della comunità aziendale, utilizzando uno strumento di comunicazione immediato e facilmente condivisibile come la fotografia può essere. L’arte, nel suo essere fotografia, si è posta in questo caso, come medium nell’avvio del processo di comunicazione interna e non come mero investimento economico.
Gli obiettivi strategici che l’azienda si è prefissata, l’hanno portata a riflettere sul significato del marketing interno e sulla responsabilità interna descritta nel Libro Verde della Comunità Europea in materia di RSI. Una simile scelta comporta un forte ripensamento della gestione delle risorse umane e del governo dell’impresa e, al contempo, dare un significato a questa scelta, implica in primo luogo l’uscita da una logica di lungimiranza individuale e la conseguente costruzione di un vero e proprio progetto collettivo partecipato.
Nord Zinc si è resa conto che diffondere all’esterno le proprie strategie senza condividerle con coloro che realizzano concretamente il prodotto avrebbe creato un gap comunicativo, ed ha operato il primo passo all’interno di queste riflessioni considerando se stessa non solo come luogo di produzione di capitale economico, ma contemporaneamente come spazio in cui si sviluppano e maturano dimensioni sociali e aggregative.
La definizione delle “competenze distintive” appropriate alla “missione” che l’organizzazione si assegna – afferma Francesco Novara, psicologo delle organizzazioni, nella riflessione contenuta nel catalogo della mostra – consente di ricercare e acquisire la collaborazione delle persone portatrici delle conoscenze professionali e delle caratteristiche individuali adeguate.
Secondo questa logica viene quindi a delinearsi un progetto aziendale unico e irripetibile: una sorta di vita individuale dell’azienda invece che un insieme incoerente di eventi.
Nella costruzione della mostra, sono state indette tre riunioni che hanno coinvolto l’intero organico dell’azienda. Obiettivo di questi incontri è stato il coinvolgimento, la condivisione dei saperi e la co-responsabilizzazione delle persone. In quest’occasione sono stati illustrati gli obiettivi, le strategie attivate e i risultati già ottenuti.
Con l’apertura dell’esposizione – avvenuta sabato 20 ottobre 2007, e trasformatasi in un vero e proprio momento di festa, da condividere insieme a familiari, amici e autorità – si è conclusa la prima parte di questo percorso, e sono state rese pubbliche volontà e intenzioni che restano ora da approfondire e integrare, ogni giorno di più, con la mission dell’azienda.
Riferimenti:
www.nordzinc.it
www.improntaetica.org