Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Quando è nato il Museo della Figurina e quali sono state le tappe salienti della sua storia?
Il Museo della Figurina nasce dalla passione collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore delle Edizioni Panini e ideatore del rinnovamento della figurina in senso moderno, che volle avvalorare il proprio prodotto attraverso una storia della piccola stampa raccogliendo, sin dagli inizi della sua attività imprenditoriale, centinaia di migliaia di piccole stampe a provenienti da tutto il mondo, affini alla figurina per tecnica o funzione. La collezione si ampliò a tal punto da diventare, nel 1986 un museo sito all’interno della ditta stessa. Nel 1992 Giuseppe Panini decise, in accordo con l’azienda e il Comune di Modena, di donare la raccolta, divenuta una delle le più importanti del mondo, alla sua città , eletta capitale mondiale della figurina, e quindi sede naturale di un museo che ne potesse documentare le origini e lo sviluppo fino ad arrivare alle più moderne tecniche di produzione. Negli anni a seguire l’attività del museo si è concentrata sulla catalogazione della raccolta, costituita da circa 500.000 esemplari – attualmente circa 30.000 schede sono consultabili sul catalogo on-line IMAGO a cura Soprintendenza per i beni librari e documentari della regione Emilia-Romagna -, sul suo ampliamento e sulla sua divulgazione attraverso pubblicazioni e mostre tematiche allestite in sedi prestigiose in ambito nazionale, preparando il terreno per l’apertura dei nuovi spazi.
Il 15 dicembre 2006 il Museo della Figurina è stato inaugurato nella prestigiosa sede di Palazzo S. Margherita, vitale centro culturale della città di Modena.
Che tipo di iniziative promuove il Museo della Figurina?
Il Museo programma mostre temporanee incentrate su tematiche variegate.
Collateralmente alle esposizioni dei materiali, vengono proposti momenti di approfondimento con conferenze, proiezioni, workshop sui temi di volta in volta trattati. Inoltre il Museo organizza laboratori didattici per bambini e ragazzi dei diversi cicli scolastici.
Qual è la percezione del Museo sul territorio?
Il Museo viene percepito sul territorio come una sorta di tempio delle figurine, luogo dei ricordi, dell’infanzia, del gioco. Allo stesso tempo però, la visita alla sala espositiva si rivela una scoperta di un mondo inaspettato, fitto di rimandi alla storia sociale e culturale a partire dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri.
D’altro canto il Museo della Figurina possiede una vocazione internazionale, dovuta principalmente alla preponderanza di materiali di produzione e diffusione europea. Tale tendenza consente di allargare il proprio target ben oltre i confini nazionali, come già espresso dall’interesse dimostrato da istituti e da una pubblico spesso straniero.
Qual è la risposta della popolazione locale alle sue iniziative?
La popolazione locale risponde alle iniziative con buona partecipazione, sia per quanto riguarda le attività più strettamente culturali (conferenze, workshop), sia per quanto concerne altri eventi collaterali quali feste a tema organizzate ad esempio in concomitanza con l’inaugurazione di mostre. Inoltre il numero di fruitori del Museo, sia della sua parte permanente, sia delle mostre temporanee, appare costante nel tempo.
Quali chiavi di lettura il Museo vuole fornire al visitatore?
Il Museo si propone come un punto di riferimento per quanto riguarda il medium figurina, ma senza dimenticare i materiali affini delle proprie collezioni, sia per studiosi del settore, sia per il pubblico più vasto. L’istituzione sfrutta le mostre temporanee per sottolineare ed ampliare le conoscenze fornite dall’esposizione permanente, suddivisa in sei sezioni che analizzano in maniera sistematica la storia e la diffusione della figurina nel mondo. Ogni sezione ed ogni sottosezione dunque, fornisce spunti di lettura per trascendere le figurine e iniziare un viaggio di esplorazione dei valori ad esse connessi, sociali, antropologici, storico-artistici, tecnici, didattici, e molti altri ancora spesso intrecciati tra di loro.
Paola Basile
Maria Giovanna Battistini
Curatrici Museo della Figurina