Ci puoi descrivere come hai progettato il workshop? Quali sono i contenuti e le strategie che hai pensato per coinvolgere i partecipanti?
Abbiamo iniziato a parlare dei problemi dei progetti artistici che, normalmente, sono dei progetti non democratici e colonialisti. L’artista di solito si pone nei confronti del pubblico in maniera unilaterale esprimendo delle idee su particolari argomenti, senza lasciare al pubblico la possibilità  di interagire.
Il mio scopo è superare questo limite contribuendo alla creazione di progetti per coinvolgere il pubblico-spettatore. Le strategie utilizzate dipendono dall’argomento che viene trattato e dalle relazioni che si stabiliscono tra i partecipanti per gli specifici progetti, ma l’obiettivo è cercare di coinvolgere tutti in almeno una parte del lavoro.

Come la città  di Livorno è stata coinvolta nel progetto? Quali sono le strategie per coinvolgere una situazione sociale locale in un progetto artistico?
Penso che in questi casi sia importante elaborare un’idea di azione che incontri l’interesse dei partecipanti. In ogni città  infatti c’è un conflitto sociale locale irrisolto su cui iniziare a riflettere per poter realizzare un progetto artistico. Per quanto riguarda i problemi sociali individuati nella città  di Livorno, non credo che siano diversi da quelli riscontrabili in altre città . Quali sono i metodi che di solito utilizzi per arrivare dall’idea generale ad un progetto concreto? Social Impact usa delle particolari strategie? La prima cosa da fare è mettersi in contatto con le persone che sono parte del problema poiché loro conoscono meglio di noi le dinamiche conflittuali vivendole per primi sulla loro pelle. Questa è la prima parte della ricerca. La maggior parte dei lavori realizzati da Social Impact nascono dalla specificità  del problema che si va ad affrontare. E’ lì che vengono decise le strategie e i metodi più adatti da utilizzare. Soprattutto è importante considerare il target group con cui andiamo a lavorare.

I progetti da voi realizzati sono spesso complessi, sia da un punto di vista teorico che organizzativo, come riuscite a realizzarli? Soprattutto facendo riferimento ai progetti Border Rescue e E55 /// On situation of sex workers along the E55
Il punto più critico in questo lavoro è che non è facile trovare i fondi necessari per creare un team che si impegni nei temi e nei progetti trattati. Molte volte si devono investire molto tempo e molte energie per realizzare ed organizzare un’attività  che sia soprattutto professionale.

Quali saranno i prossimi progetti di Social Impact? Puoi darci un anticipazione su quali saranno i temi e le idee che intendi trattare in futuro?
Ci sono molti progetti che pubblicheremo e per i quali collaboreremo anche con altri artisti austriaci. Stiamo lavorando alla creazione di uno spazio di conoscenza per tutti i gruppi e le iniziative che vengono realizzate con un approccio simile al nostro. Un altro progetto è quello di organizzare un grande meeting di artisti internazionali a Linz per lavorare sul tema delle grandi metropoli urbane dette “Supercity” e sulla loro vivibilità  presentando i metodi, le strategie e gli strumenti necessarie agirle.