Da testimoni di una storia movimentata, le “Sentinelle delle Alpi” ”“ questo il nome del progetto europeo di sviluppo turistico dell’area transfrontaliera ”“ sono le destinatarie di azioni di “recupero funzionale e valorizzazione del sistema delle fortificazioni alpine italo-francesi”, lanciate nella scorsa programmazione di Interreg Italia-Francia “Alcotra” e oggi ribadite nella nuova ondata di progetti transfrontalieri europei del periodo 2007-2013.
I protagonisti di “Sentinelle delle Alpi” sono 5 fortificazioni situate sul versante italiano (Bard in Valle D’Aosta e Bramafan, Exilles, Fenestrelle e Vinadio in Piemonte) e ben 29 siti storici militarizzati sul lato alpino francese (il più settentrionale è il “Fort du Mont” vicino ad Albertville, in Savoia ed il più meridionale a Sainte-Agnès, nel dipartimento delle “Alpes Maritimes”, a pochi chilometri dalla Costa Azzurra). Costruite e modificate nei secoli da grandi geni dell’ingegneria militare e strategica come il Marchese di Vauban o l’architetto Ignazio Bertola, per le “Sentinelle delle Alpi” è finita l’epoca delle lotte e dell’isolamento. Oggi la parola d’ordine è “sinergia” per riconquistare e promuovere il patrimonio comune della storia alpina secondo una logica di messa in rete delle fortificazioni.
Alleati nell’impresa sono la Regione Piemonte (capofila del progetto) e l’organismo francese “Mission Développement Prospective”. Ad essi si aggiunge come partner la Regione Autonoma Valle d’Aosta che insieme alle province di Torino e Cuneo e ai dipartimenti francesi “Savoie”, “Hautes Alpes”, “Alpes de Haute Provence e “Alpes Maritimes”, vede il proprio territorio coinvolto come pressoché l’intera frontiera italo-francese. La progettazione è partita con l’analisi della situazione pregressa che evidenziava frammentazione, mancanza di comunicazione tra gli enti operanti nei luoghi delle fortificazioni ed anche esigenze di miglioramento della gestione dei siti e dell’accessibilità  alle “Sentinelle”. Ciò ha spinto verso la realizzazione di interventi concreti (con un costo complessivo di oltre 6 milioni di euro ottenuti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e da contributi pubblici ed autofinanziamenti da parte italiana e francese), che hanno visto lavorare fianco a fianco sui due versanti decine di responsabili con l’obiettivo ultimo di legare il recupero dei siti alla loro funzione di diversificazione turistica trainante per l’intera area transfrontaliera.
La rete si è attivata negli scorsi anni, in concomitanza con l’ondata di visite attesa anche dalle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 e ha portato sullo spazio dei 34 siti fortificati alla nascita di esposizioni, stagioni di spettacoli musicali, escursioni e visite guidate “teatralizzate”, tutte iniziative sorte dalla comune identità  dei siti strategici di frontiera, caratterizzati da una indiscutibile monumentalità . Fra le iniziative più recenti figurano la nascita di un percorso museografico all’Esseillon (Savoie), le giornate di scoperta al Tenda (Alpes Maritimes) e l’allestimento del “Museo delle Alpi” e della mostra “Alpi di Sogno” presso il Forte di Bard (Valle d’Aosta). Nota di colore è anche la creazione dei “menus Vauban”, con ricette ispirate ai secoli XVII e XVIII. “Dal prossimo giugno ”“ annuncia Muriel Faure di Mission Développement Prospective ”“ dovrebbe avere inizio il seguito di Sentinelle delle Alpi che si baserà  su un programma di azioni ed eventi nei forti nel periodo 2008-2010”. Si preannunciano iniziative a forte impatto turistico come itinerari “di forte in forte”, possibilità  di visite virtuali ed organizzazione di esposizioni itineranti nel circuito delle Sentinelle alpine. Che anziché attendere i nemici, oggi aspettano sempre più i turisti.

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