Tutti coloro che scrivono per il web non possono non conoscere Luisa Carrada e il suo prezioso blog il cui nome è esattamente quello del suo libro, "Il mestiere di scrivere".
Da circa 10 anni la Carrada racconta il suo mestiere – lavora come "scrittrice professionale" in un’azienda – dalle pagine del web, che aggiorna costantemente anche grazie al contributo di amici-colleghi.
Una piccola premessa necessaria e dovuta perchè il libro in questione, uscito nel febbraio di quest’anno, rappresenta una sorta di costola del certosino lavoro di scrittura e meta-scrittura dell’autrice. Un “manuale di scrittura professionale raccontato” – così lo ha definito – che sistematizza e ordina i consigli che quotidianamente dispensa dal suo blog.
In un momento di esplosione e di rivalutazione della scrittura, soprattutto grazie al web, si assiste ad una sovrapposizione dei piani di interpretazione della parola scritta; la semantica del testo da una parte e l’estetica dall’altra; l’affermazione della supremazia dell’immagine e del visivo ha modificato, infatti, anche la percezione e la comprensione della scrittura.
Indispensabili aspetti da tenere in considerazione per una comunicazione efficace sono il "ritmo" delle parole e la semplicità e essenzialità del messaggio, insieme alle sei parole chiave che Italo Calvino suggeriva nelle sue altrettante Lezioni Americane (p. 21).
Dopo suggerimenti "sempreverdi" per la comunicazione scritta, la Carrada passa in rassegna gli stili di scrittura relazionandoli al canale e al contesto in cui sono inseriti.
La scrittura per il web è “in contrazione”- per la brevità e essenzialità generalmente richiesta – con un potenziale comunicativo non quantificabile grazie all’uso dei microcontenuti – titoli, sottotitoli, abstract, link, executive summary, ecc. Il business writer meno esperto può scoprirne sia i segreti di un buon utilizzo che nuove denominazioni – tagline e blurb ne sono due esempi (p. 64).
Ma la scrittura nel web è anche “in espansione”: gli strumenti vengono riadattati e trasformati, ma anche inventati. Documenti che nell’epoca della carta erano considerati troppo lunghi e corposi trovano uno spazio nel web infinito: per esempio il potenziale di espressione di un comunicato stampa pensato per una diffusione nel web – social media news release – è incredibile (p.88).
Non poteva mancare un capitolo dedicato ai blog; prendendo le mosse dal Cluetrain Manifesto (p. 110) si evince, dagli esempi, l’efficacia di questi strumenti del web 2.0, sia dentro che fuori le organizzazioni aziendali.
Dai “grandi” problemi testuali – stesura di brochure, white paper, case study, testi per siti internet, presentazioni in power-point – si arriva anche a quelli più piccoli che riguardano tutti, come la scrittura di una mail; nel capitolo dedicato si dipana qualsiasi dubbio sull’uso dell’Egregio oppure Gentile signore, anziché Cordiali saluti o semplicemente A presto.
Anche questo libro, nonostante la sua "limitatezza" dell’essenza cartacea, ha un alto potenziale espressivo grazie ad una ricca webliografia tematica presente a termine di ogni capitolo.

Il mestiere di scrivere
Le parole al lavoro, tra carta e web
Luisa Carrada
Editore Apogeo 2008 euro 13
ISBN 978-88-503-2692-1

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