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Il video online è la più grande fonte di esaurimento della capacità dei cavi di rame, pensati in origine per trasmettere solamente chiamate vocali. Tuttavia la richiesta di YouTube, del BBC iPlayer e di altri servizi Tv via internet, affamati di dati, sta crescendo a dismisura. Lo scorso anno YouTube ha consumato tanta banda larga in un solo anno quanto l’intera rete assorbe in 2000.
L’eventualità di un’ostruzione delle arterie del web è stata l’oggetto di un dibattito, ”˜La fine di Internet?’, durante una conferenza sulla tecnologia in aprile a Boston, mentre la stampa del settore ha pubblicato titoli apocalittici come: ”˜Internet condannato?’ e ”˜Internet potrebbe collassare nel 2010′. Lo scenario peggiore non è tanto un crollo quanto un ingorgo globale in cui e-mail, social network e qualsiasi altra risorsa in rete avanzi molto lentamente, con conseguenze potenzialmente devastanti sia per i governi che per il business.
”˜Le nostre strade in città come Londra o New York sono state progettate per una certa quantità di traffico’, ha affermato Larry Irving, co-presidente della Internet Innovation Alliance, un gruppo industriale che spinge per la banda larga universale. ”˜Ci sono momenti del giorno in cui si può circolare e altri in cui c’è un ingorgo perché le strade non sono grandi abbastanza per far fronte a tutto questo traffico. Londra non chiude mai, va sempre avanti, ma tutto rallenta. Internet è qualcosa di molto simile.’
Le strade sono un paragone utile per immaginare Internet, essenzialmente un amalgama di reti di interconnessione costruite e gestite privatamente, tutte molto solide, dal momento che non hanno un ”˜centro’ fisico. La quantità di dati che percorre questa rete è difficile da misurare, ma tutti concordano sul fatto che cresce ogni giorno. Secondo Irving, alcune stime mostrano che il traffico statunitense sta crescendo più del 50% in un anno, con una capacità che si espande a circa il 40% in un anno. La moda dei videoclip e lungometraggi sul web ha un prezzo: un film di un’ora può consumare un gigabyte, cento volte di più di un file musicale in formato MP3 di circa 10 megabyte. Il traffico scorre in entrambi le direzioni dal momento che i consumatori, soprattutto gli utenti più giovani, tendono a caricare i loro video o condividere file attraverso reti peer-to-peer, e tutte aumentano lo sforzo.
”˜Quattro milioni di persone stanno guardando un video di Barack Obama in Internet’, ha affermato Irving, che è stato anche Vice Ministro del Commercio durante la presidenza di Bill Clinton. ”˜Ventisei milioni di persone hanno visto Desperate Housewives per sei mesi. La versione americana di “The Office” ha avuto sette milioni di spettatori in TV e 2,7 milioni on-line. Stiamo assistendo ad un lento ma inesorabile incremento della quantità di tempo che le persone trascorrono a guardare video on-line. Qualunque sia il loro numero oggi, è il più basso che ci sarà mai.’
Bill Thompson, critico della tecnologia e oratore invitato alla City University, a Londra, ha dichiarato: ”˜ Credo che siamo nei guai. Se ci sono ragazzini su YouTube e genitori con l’ iPlayer o altro a funzionare, tutto inizia ad andare molto piano.’
Alcuni analisti affermano che il problema non riguarda tanto la trasmissione dei dati da una città all’altra, o persino da una parte all’altra del mondo, dal momento che queste ”˜autostrade’ di fibra e cavi sotterranei hanno un’enorme capacità e ricevono continuamente efficienza da nuove tecnologie. Piuttosto, il rischio maggiore di una strozzatura riguarda i locali ”˜sentieri di campagna’: i router, gli interruttori e i cavi di rame che passano dal centralino nelle case fino ”˜all’ultimo miglio’.
Scott Bradner, Amministratore dei Sistemi Informativi presso l’Harvard University, che ha partecipato al dibattito ‘La fine di Internet?’, ha affermato: ‘Ci saranno delle vere crisi, stanno per arrivare tempi duri. E questo a causa del mercato e dei modelli di business che non vedono un modo per realizzare profitto.’
Su entrambe le sponde dell’Atlantico si registrano lamentele sul fatto che una potenziale crisi ha meno a che fare con la tecnologia quanto piuttosto con l’economia di mercato. Gli Internet Service Provider in Gran Bretagna sono stati criticati per aver fatto di tutto per vendere sotto costo, senza, investire nelle infrastrutture necessarie per stare al passo con la domanda. Anche se la BT sta investendo 10 miliardi di sterline in uno dei suoi più rilevanti upgrade, trasformando i suoi vecchi network in un unico ‘network del XXI secolo’ che sarà lanciato alla fine di questo mese, non risolve, però, la questione dell’‘ultimo miglio’. Sostituirlo invece con una fibra ottica ad alta velocità costerà intorno ai 20 bilioni di sterline. Thompson crede che, dal momento che quest’investimento va contro gli interessi commerciali a breve termine, l’amministrazione dovrebbe intervenire a fornire la fibra nelle abitazioni in nome dell’utilità pubblica.
Anthony Walker, Amministratore Delegato della Britain’s Broadband Stakeholder Group, ha dichiarato: ‘Ci sono grandi sfide di investimenti per il futuro. Sostituire il rame con la fibra ottica, avvicinarlo al consumatore, stiamo parlando di bilioni di sterline in quasi un decennio. È quasi rimandato ma se ne è parlato. Potrebbe significare che ci sono servizi nuovi, più veloci, ad alta capacità che i consumatori sono disposti a pagare per avere. Non credo ci sia ragione di panico, ma allo stesso tempo non dovremmo essere compiaciuti.’
Mike Bartlett, portavoce della BT, ha affermato: ‘Non ci sarà una rete di fibra nelle case nei prossimi 20 anni. Sarebbe un’enorme appello da fare: ‘Riempiamo la nazione di fibra’. Potrebbero volerci anni, costare miliardi di sterline, incluso setacciare tutte le strade e non sappiamo se le persone lo vogliano realmente. Come società per azioni non possiamo andare dai nostri azionisti e dire che abbiamo bisogno di investire l’equivalente del nostro valore di mercato in questo. Ma ci siamo impegnati molto a fornire la fibra alle nuove abitazioni nella Ebbsfleet Valley (nel Kent) da agosto, il che sarà un utile test bed per l’intera industria.’
Uno studio indipendente sull’infrastruttura a banda larga della Gran Bretagna condotto da Francisco Caio, il precedente Amministratore Delegato della Cable & Wireless, ha il compito di fare rapporto al Cancelliere, Alistair Darling, in autunno. È improbabile riuscire a trovare una soluzione che permetta alla Gran Bretagna di mettersi alla pari con il Giappone, che possiede le connessioni più veloci del mondo, fornendo il maggior numero di dati al prezzo più basso di qualsiasi altra nazione. La tecnologia ha reso possibili Tv a tutto schermo ad alta qualità, teleconferenze ad alta definizione, svolgere una grande quantità di lavoro da casa, e persino la ‘telemedicina’ grazie alla quale dottori possono fare una diagnosi delle condizioni a distanza. Il Giappone beneficia dei nuovi impianti installati alla fine delle seconda guerra mondiale.
Ma neppure i più pessimisti credono che Internet collasserà. Un sovraccarico potrebbe risolversi in conseguenze lente piuttosto che spettacolari. Irving ha osservato: ‘Non stiamo dicendo che si sta per dissolvere, ma ci potrebbe essere un periodo di latenza. Potrebbe essere un po’ come voler andare dal punto A al punto B di Londra in un venerdì pomeriggio. Buona fortuna.’
La dissoluzione dell’informazione
– L’elettricità ha raggiunto un quarto degli Americani 46 anni dopo la sua introduzione. I telefoni ci hanno impiegato 35 anni e le televisioni 26. In soli sei anni, la banda larga ha raggiunto il 25% della diffusione. (Internet Innovation Alliance.)
– Nel 2007 l’universo digitale ha raggiunto i 281 gigabyte di dati, o circa 45 gb per ogni singola persona sulla Terra. È la prima volta che la dimensione generale del contenuto digitale è andata oltre l’intera capacità di memoria. Entro il 2011 solo un mezzo del mondo digitale potrà essere memorizzato, con il restante solo di passaggio. (International Data Corporation).
– Scaricare uno solo show televisivo di mezz’ora sul web consuma più banda larga che ricevere 200 e-mail al giorno per un intero anno. Un solo film ad alta definizione consuma più banda che scaricare 35.000 pagine web; equivale a scaricare 2300 canzoni dal sito iTunes della Apple. Semplicemente oggi i network non hanno sufficiente portata. (Craig Moffett della Bernstein Research, dichiarazione al Congresso.)
– Un ‘exabyte’ equivale a 1.074 bilioni di gigabyte. Due exabyte eguagliano il volume totale di informazione prodotto nel 1999. Internet attualmente gestisce un exabyte di dati ogni ora. (Internet Innovation Alliance.)
– Ci sono voluti due secoli per riempire gli scaffali della Biblioteca del Congresso con più di 57 milioni di manoscritti, 29 milioni di libri e periodici, 12 milioni di fotografie, e altro. Ora, il mondo produce un’equivalente quantità di informazioni digitali quasi 100 volte al giorno. (Internet Innovation Alliance.)
Nota: Questo articolo è stato pubblicato originariamente sul The Observer.