dieci-parole-indispensabili-per-capire-il-mondoSapere, accadimenti, cultura, comunicazione, equilibrio, creatività, innovazione, apprendimento, lavoro e responsabilità: sono le dieci parole protagoniste del libro di Leonardo Previ, docente di storia economica della cultura presso l’Università Cattolica di Milano.
Espressione della pulsione intellettuale della persona, l’universo delle parole viene curiosamente paragonato ad un cantiere edile, in cui poter disporre di diversi strumenti per affrontare i compiti. Le parole vengono in soccorso in quanto sollecitano la pulsione creativa delle persone, inducendole alla domanda continua. L’autore sottolinea, infatti, come l’inattività sia il limite maggiore della capacità creativa: dopo essere ridotta al silenzio per lungo tempo, essa è destinata ad atrofizzarsi, assopendosi irreversibilmente. Le dieci parole che scandiscono i capitoli del libro rappresentano altrettante domande arbitrarie, considerate come “principi essenziali, semplificazioni estreme, ovvero strumenti di una successiva emergenza conoscitiva, i cui esiti ultimi risultano in larga parte estranei al controllo di chi scrive”.
Ciascuna di esse viene introdotta da una immagine (cinque in tutto), rappresentando figure quasi primordiali che vengono scelte per la loro immediatezza: la linea, il cerchio, l’ourobus, gli assi ortogonali, la piramide. Ognuna di esse semplifica la complessità della realtà rievocandone i concetti cardine. La linea, per esempio, indica persistenza, continuità, sviluppo e si collega alla condizione di equilibrio, traguardo raggiungibile attraverso la soppressione degli eccessi; il cerchio sancisce l’appartenenza, discrimina il dentro e il fuori: qualsiasi fenomeno culturale deve essere necessariamente collocato all’interno del cerchio, discriminante che separa l’uomo dagli altri esseri viventi. L’ourobus rappresenta, invece, l’infinita ciclicità del caos, rappresentato da due frecce che creano un eterno rinvio: questa immagine offre un’ottima figurazione della comunicazione umana, che è sinonimo di condivisione di contenuti tra più poli comunicativi. La stessa immagine viene scelta anche per rappresentare l’innovazione che, come, come suggerisce l’autore, “introduce un cambiamento che è destinato a generare altri cambiamenti”. Il raffinato richiamo al mito della Caverna di Platone illumina una caratteristica essenziale dell’innovazione, ovvero lo scetticismo con cui spesso è costretto a scontrarsi il vero innovatore. Paradossalmente l’autore ci pone in guardia nei confronti di quelle innovazioni che vengono immediatamente accettate da tutti, “perché sotto l’etichetta dell’innovazione potrebbero nascondere il segno dell’ovvietà”.
A concludere la disamina delle dieci parole vi è la creatività, che deriva sempre da una connessione inattesa che tradisce il senso camunamente accettato.  Ecco perché il fine ultimo del libro è quello di porsi come strumento di esplorazione cognitiva: perché attraverso le parole venga esaudita la libertà espressiva di chi legge, scongiurando il pericolo di una monocultura specialista che svigorisce la curiosità intellettuale.

Dieci parole indispensabili per capire il mondo
Leonardo Previ
Editore Apogeo 2008 euro 13
ISBN 978-88-503-2715-7

www.apogeonline.com