cantiere

Nata nel febbraio del 2004 con un atto del Ministero per i Beni e le attività culturali, Arcus S.p.A. è la società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo, con capitale sociale interamente sottoscritto dal Ministero dell’Economia, a cui è affidato l’ambizioso compito di sostenere in modo innovativo importanti progetti nei settori della cultura e dello spettacolo. Un ruolo che ha spesso dimostrato di non saper svolgere con parsimonia ed attenzione, facendo sorgere numerose polemiche fin dalla sua costituzione. Fulcro delle accuse e delle critiche che le sono state rivolte è la gestione non sempre chiara e trasparente di fondi pubblici destinati al finanziamento di rilevanti iniziative artistico-culturali, che sovente sono stati utilizzati per sostenere interessi privati, attraverso la realizzazione di progetti poco qualificanti per il territorio e caratterizzati da una scarsa valenza culturale. Una società che ha risentito della mancanza di un regolamento attuativo, che stabilisse regole certe sulle modalità di scelta e finanziamento degli interventi da sostenere.
Questa grave lacuna organizzativa ha portato all’emanazione di un giudizio non positivo da parte della Corte dei Conti, che – incaricata di redigere un resoconto annuale sulla gestione finanziaria della società – ha espresso per ben quattro anni consecutivi dubbi e perplessità sulle modalità di funzionamento di Arcus S.p.A.. Nell’ultimo resoconto del luglio 2008, la Corte dei Conti ha messo in evidenza come “al decorso di un quinquennio dalla previsione legislativa e dopo un quadriennio di operatività aziendale, si conferma la centralità dell’esigenza di una scelta di fondo su Arcus”, con il varo immediato del tanto agognato regolamento e “la rapida verifica della autonoma capacità sia di promuovere interventi culturali significativamente innovativi ed a minori costi e comunque diversi da quelli ordinari ministeriali, sia di aggregare sul territorio soggetti ed iniziative, moltiplicando apporti progettuali e risorse finanziarie”. Criticità che hanno ridotto “il ruolo di Arcus a quello di una mera agenzia strumentale per l’attuazione delle iniziative decise dai Ministri di riferimento, in carenza di adeguate procedure di programmazione e di predeterminati criteri di scelta obiettivi”, sempre secondo quanto affermato della Corte dei Conti.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 270 del 18 novembre 2008 del regolamento per il funzionamento di Arcus S.p.A., a cui è destinato il 3% degli stanziamenti per le infrastrutture da utilizzare per interventi di tutela del patrimonio culturale, e con la sua entrata in vigore dal 3 dicembre 2008, vengono poste le basi per l’avvio di una nuova fase operativa. L’auspicio è che, da questo momento in poi, Arcus mostri di saper adottare linee di comprtamento più eque, rispondenti a canoni di pubblicità, imparzialità e trasparenza.