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Intervista con Salvatore D’Amico – Curatore del progetto “Montalbano Elicona. Proposte per le scuole”
È stato presentato a fine gennaio il Progetto “Montalbano Elicona. Proposte per le scuole” dal comune di Montalbano Elicona, in collaborazione con la provincia regionale di Messina. Un progetto originale di proposta educativa avanzato da un ente locale alle scuole. Come è venuta l’idea del progetto didattico e chi ne è il promotore?
Era già da qualche anno che il comune di Montalbano Elicona si proponeva alle scuole come meta di gite scolastiche, offrendo l’assistenza dell’Ufficio Osservatorio Turistico a quelle scuole che volessero visitare il comune. Quest’anno mi hanno proposto di collaborare all’iniziativa e ho pensato di elaborare il progetto ora denominato “Montalbano Elicona. Proposte per le scuole”, che si struttura come una vera e propria offerta didattica e che tenta di realizzare un salto di qualità nella strategia di valorizzazione del territorio. Non è la prima volta che mi confronto con queste tematiche. In precedenza avevo curato per il comune di Basicò, sempre in provincia di Messina, il progetto “Genius Loci”, col quale si tentava di attivare processi di relazione e collaborazione fra gli abitanti del posto. Poi ho collaborato anche al progetto “Panorama Sciara”, svolto a Catania e sempre incentrato sul concetto di “luogo”. Con la committenza di Montalbano, tenuto conto dell’esigenza del comune di sviluppare un prodotto relativo al turismo scolastico, ho cercato di strutturare un’iniziativa all’interno della quale il luogo proposto come destinazione venisse valorizzato per costituire una meta appetibile rispetto al target a cui ci si voleva rivolgere. In questo senso per soddisfare le esigenze di insegnanti e alunni alle prese con i programmi scolastici, è stato articolato un pacchetto di proposte didattiche che trattano alcuni temi ben precisi da fruire a Montabano Elicona, svolgendo sul campo, a diretto contatto con il patrimonio del luogo, le attività previste. È qui che viene superato il concetto di gita e quella che poteva essere una semplice idea diventa una vero e proprio iter operativo. La durata del progetto dovrebbe essere annuale. L’iniziativa è stata apprezzata anche dagli assessorati provinciali alla cultura e all’istruzione che hanno offerto al sindaco di Montalbano Elicona Giuseppe Simone, l’opportunità di ufficializzare l’iniziativa nella sede della provincia regionale di Messina lo scorso 28 gennaio. Concludo dicendole che senza il grande spirito d’iniziativa del Sindaco, idee come questa non potrebbero essere portate avanti, perché mancherebbe la materia prima costituita dalla disponibilità dell’Ente locale che negli ultimi anni ha avviato una importante politica centrata sul turismo. Non è un caso che Montalbano Elicona sia uno dei “Borghi più belli d’Italia” e faccia anche parte del Distretto Culturale “Terre Federiciane. Un viaggio tra la preistoria e la contemporaneità”.
Perché uno strumento di valorizzazione del territorio che passa dal turismo scolastico e non altre tipologie di turismo?
Personalmente ritengo che ogni azione debba innescare processi di crescita culturale e di responsabilizzazione. Non si dovrebbe valorizzare il patrimonio culturale senza che ciò avanzi stimoli costruttivi di cui il bene culturale deve essere tramite e che devono rivolgersi al pubblico. Il “territorio” è un bene che di per sé necessita di responsabilità d’azione. Il modo più onesto di fare turismo responsabile è rivolgersi ai giovani per consapevolizzarli del ruolo che li attende come conservatori del patrimonio che riceveranno in dote. Ma senza conoscenza non si può fare conservazione. Ecco perché all’interno del mio progetto il turismo scolastico diventa un tramite per valorizzare il territorio e non il contrario.
Nella sua presentazione dice che “il progetto tenta di attivare relazioni significative tra le risorse del territorio e le discipline che si insegnano a scuola. Infatti ogni percorso didattico può essere svolto a Montalbano – in continuità con le attività scolastiche, come integrazione e sviluppo dei programmi ministeriali-, oppure essere fruito in classe, su richiesta, predisponendo delle essenziali strategie di ricezione”. Inoltre sono tre le modalità di approccio: le Visite Guidate, gli Approfondimenti, i Laboratori. Come è strutturato nello specifico il progetto da lei curato? E perché un insegnante dovrebbe scegliere questo progetto educativo?
Il progetto prevede attività didattiche articolate in cinque moduli, i cui temi sono legati ad alcune delle risorse territoriali di Montalbano: il castello svevo-aragonese e il borgo; il museo didattico delle armi bianche; il museo didattico degli strumenti musicali antichi; la riserva naturale orientata “Bosco di Malabotta”; l’altipiano dell’Argimusco che, a detta degli studiosi, comprende l’unico sito di megaliti conosciuti in Sicilia.
Ogni modulo è inteso come un programma formativo all’interno del quale si affronta un determinato argomento: Archeologia, Religione, Mito, Storia, Musica, Biologia, Ecologia, Educazione alla cittadinanza.
Sfogliando la Guida del progetto ci si accorge che si tratta di un sistema strutturato che affronta i vari temi con approcci diversificati, visite guidate, approfondimenti didattici e laboratori. La chiave di lettura è però sempre la risorsa territoriale, ognuna delle quali inizialmente viene presentata ai ragazzi nelle sue peculiarità per poi essere assunta come spunto per far compire agli stessi ulteriori viaggi nel mondo della conoscenza. Per esempio, se consideriamo il modulo didattico incentrato sulla risorsa territoriale rappresentata dall’Altopiano dell’Argimusco, i megaliti di Montalbano Elicona vengono studiati in relazione ai racconti che la tradizione locale ha elaborato su di essi – e qui si va anche a ritroso fino a riscoprire alcuni miti protostorici – per poi mettere in relazione la loro presenza con quella dei megaliti di Stonehenge o con quelli dell’Isola di Pasqua. Quindi alla fine si costruisce come un grande ipertesto che, a partire dalla considerazione della risorsa locale, si apre verso gli argomenti ad essa, in un modo o nell’altro attinenti. Il tutto, però, con lezioni che si svolgono in presenza. Ogni modulo ha così l’obiettivo di conferire una dimensione narrativa al bene culturale. Il particolare viene ricondotto al generale, e il generale diventa in qualche modo più comprensibile perché conosciuto attraverso una testimonianza fruita direttamente. Un altro aspetto interessante del progetto riguarda l’interconnessione fra i singoli moduli. Le unità didattiche di cui essi sono composti possono essere legate fra loro in modo da costituire un percorso all’interno dei percorsi. Per esempio nel modulo didattico legato alla risorsa territoriale rappresentata dal museo didattico degli strumenti musicali antichi viene proposto un laboratorio all’interno del quale gli studenti sono invitati a costruire elementari strumenti musicali mediante l’utilizzo di materiale riciclato da loro stessi. Ma a sua volta la tematica del riciclo viene tratta nel modulo didattico costruito sulla risorsa territoriale “Riserva Naturale Orientata Bosco di Malabotta”. In pratica un insegnante potrebbe decidere di far compiere ai suoi ragazzi un’escursione guidata nel Bosco di Malabotta e contemporaneamente però di impiegarli nel laboratorio dedicato alla costruzione degli strumenti musicali, elaborando un suo personale percorso didattico che attraversa trasversalmente i moduli didattici e le tematiche proposte all’interno del progetto e della guida cartacea che lo promuove.
E’ un meccanismo abbastanza complesso che spero possa essere interpretato al meglio dai docenti, in modo da poter liberare interamente le sue potenzialità, altrimenti rimane dal mio punto di vista un progetto non realizzato per intero. Per essere attuato richiede non solo interesse ma anche collaborazione. Se contestualmente alla trattazione di un argomento si presenta la necessità di un approfondimento, il docente può approfittare della proposta didattica di Montalbano, grazie anche al supporto del personale specializzato che il comune mette a disposizione e portando così gli studenti all’osservazione sul campo, fuori dalla classe. E’ anche un modo per allentare la tensione e trarre stimoli nuovi.
L’obiettivo del progetto è quello di costruire un ponte fra le scuole e il Comune di Montalbano Elicona, proponendo quest’ultimo come un partner affidabile, accogliente e “responsabile”…un’offerta rivolta prettamente alle scuole siciliane o una proposta nazionale?
La proposta è rivolta a tutte le scuole che decidano di intraprendere insieme con il comune di Montalbano un percorso di crescita. Il target più immediato è sicuramente costituito dalle scuole della provincia di Messina e di quelle limitrofe. Non è affatto da escludere che possano usufruire della proposta anche scuole di province e regioni più lontane, considerato che il Comune possiede una struttura ricettiva recentemente ristrutturata che può ospitare fino a 60 persone, proprio nel borgo storico. Potrebbe essere una pregevole sede di ospitalità. Un aspetto non secondario del progetto riguarda proprio la promozione di questo patrimonio immobiliare attraverso anche l’offerta alle scuole di permanere a Montalbano contestualmente alla fruizione delle attività didattiche. Questa proposta si rivolge naturalmente più alle scuole che venissero da lontano.
Rispetto a tutte le scuole che interpellassero il Comune, quest’ultimo si impegna ad offrire accoglienza, affidabilità e responsabilità, così come indicato nella guida al progetto. Montalbano è un luogo che possiede tutte le qualità per affermarsi sul piano del Turismo Scolastico. Possiede innumerevoli attrazioni di tipo culturale che coprono un arco temporale che va dalla preistoria alla contemporaneità e soprattutto può contare su un habitat che è stato riconosciuto dalla presidenza del Consiglio come meta d’eccellenza per il turismo sostenibile. Il Progetto punta proprio su queste caratteristiche, cercando di proporre un modo nuovo di intendere il turismo scolastico, attraverso un’iniziativa che possa insegnare ai ragazzi i valori essenziali per il nostro futuro. Ecco perché credo che Montalbano Elicona possa imporsi, se terrà fede alle premesse, come un partner cosciente e “responsabile”.
Ha detto che ogni percorso è assistito da personale specializzato. Che tipo di personale è coinvolto?
Prima che fosse intrapreso il progetto “Montalbano Elicona. Proposte per le scuole”, il comune aveva organizzato un corso professionalizzante, finanziato con i fondi della regione Sicilia con l’obiettivo di formare operatori turistico-culturali. Sapendo di questo corso, ho pensato che potesse essere interessante coinvolgere i partecipanti al corso anche all’interno del progetto rivolto alle scuole. Sono 4 unità che già durante il corso sono state sensibilizzate alla conoscenza del patrimonio locale e che hanno così potuto maturare una ottima competenza sulle risorse territoriali che il progetto “Proposte per le scuole” vuole valorizzare e offrire agli studenti.
Le giovani del corso forniranno il servizio di guida e condurranno gli approfondimenti didattici. Il costo di questo servizio didattico è alquanto irrisorio, considerato che per una visita guidata e un approfondimento didattico ogni ragazzo spenderà al massimo 3,5 euro, a seconda che si tratti di un’escursione nel Bosco di Malabotta o di un percorso all’interno del tessuto urbano del paese.
Il comune di M.E. ha pubblicato anche un catalogo per l’offerta formativa come strumento promozionale (la Guida del progetto). È l’unico previsto? Non pensa che nell’era dell’informazione mediata dal web e del boom del web 2.0 sia necessario “comunicare” anche mediante altri canali?
Sono pienamente d’accordo sulla questione ma in questo progetto si è deciso di procedere con una promozione che utilizzi un canale più diretto di comunicazione, utilizzando la strategia di contattare i singoli istituti, “scuola a scuola”. Gli operatori culturali formati sono stati incaricati dalla stessa Amministrazione Comunale a promuovere di persona e a distribuire la guida e i materiali previsti presso tutte le scuole individuate come possibili soggetti interessati all’iniziativa. La strategia del faccia a faccia è stata preferita per cercare di ottenere risultati immediatamente accertabili. Memore di esperienze passate in cui sono stati messi on line siti web realizzati ad hoc e poi abbandonati, in questo caso non ho ritenuto di dover insistere per ottenere dal Comune che si battessero strategie di comunicazione diverse da quelle indicatami dal committente.
Generalmente sa se esistono canali preferenziali per la promozione delle mete turistiche o esista un’offerta nazionale (una sorta di catalogo)?
Esistono tour operator e canali di promozione specifici. Ma nel nostro caso si sarebbe trattato di promuovere la guida del progetto tout court, non trattandosi di pubblicizzare semplicemente un luogo, ma un intero progetto costruito su di esso. È evidente però che i costi della promozione sarebbero stati per noi insostenibili. Per capire e apprezzare il valore e la complessità della nostra proposta, bisogna avere in mano la guida che l’accompagna, che è stata stampata in proprio dall’amministrazione. E’ possibile averne una copia rivolgendosi all’ufficio osservatorio turistico del comune. Per il resto stiamo già ottenendo ottimi risultati attraverso il personale che promuove l’iniziativa, istituto per istituto. So che l’ufficio osservatorio turistico ha ricevuto numerosissime prenotazioni. E questo è già un successo.
Scarica la brochure di presentazione del progetto.