Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Tra gli eventi celebrativi del 2009, anno galileiano che ricorda il momento in cui lo scienziato puntò il suo cannocchiale verso il cielo dando avvio alle prime osservazioni astronomiche – ma anche anno internazionale dell’Astronomia -, la mostra padovana dal titolo “Il futuro di Galileo” si distingue per un approccio fortemente tecnologico, multimediale e scientifico. Muovendosi tra le varie sale, allestite con pannelli perimetrali scuri che riflettono i contenuti con effetti acquosi ed evanescenti, specchi che suggeriscono l’importanza delle lenti per gli studi scientifici, forme circolari che richiamano i disegni di Galileo, il confronto e il percorso tra passato e futuro vengono di volta in volta riproposti mostrando quanto le intuizioni galileiane siano state rilevanti per gli studi di settore successivi, fino alle nanotecnologie.
L’avvicendamento di suggestioni dal passato verso il futuro è ben rappresentato in ogni sala, attraverso l’esposizione di oggetti originali del secolo XVII, riproduzioni di appunti galileiani, ricostruzioni di meccanismi dell’epoca posti accanto a illustrazioni, foto eccezionali messe a disposizione da autorevoli organismi internazionali, modelli futuristici, moduli ottici e perfino un frammento di roccia lunare. Ma lo sviluppo verso il futuro e verso le scienze moderne non sono presenti soltanto a livello espositivo. Le tecnologie multimediali trovano infatti applicazione durante tutto il percorso assistendo il visitatore e agevolando la lettura degli oggetti. E’ possibile sfogliare in modo multimediale i testi fondamentali della formazione e della produzione galileiana esposti in originale nella mostra e si ha inoltre la possibilità di ricevere gratuitamente e in tempo reale sul proprio telefonino alcuni MMS con informazioni audio sulle sezioni che si stanno visitando scaricando nei punti di accesso bluetooth alcune applicazioni complementari al percorso dell’esposizione.
La stessa sede che ospita la mostra, il nuovissimo Centro Culturale Altinate-San Gaetano, è rappresentativo di questo connubio tra passato e futuro, tra l’epoca romana e gli interventi architettonici contemporanei. Con i suoi spazi, articolati in 5 piani, il Centro è pronto a divenire il fulcro della vita culturale: un auditorium con 250 posti al piano interrato, progetti di caffè, ristoranti, spazi dedicati ai bambini al piano terra, sale per mostre e laboratori al primo piano, biblioteca civica a scaffale aperto e mediateca al secondo piano, terrazza sulla città al terzo piano. Il tutto in un ambiente di particolare pregio messo in luce dal recente restauro che offre un perfetto esempio di contaminazione e di valorizzazione reciproca tra antico e moderno. La mostra su Galileo, la prima organizzata al Centro Altinate, è divenuta occasione perfetta per inaugurare, presentare e far conoscere al vasto pubblico i nuovi spazi, a disposizione dei cittadini ed in particolare dei giovani, coinvolti attraverso l’impiego di strumenti e di un linguaggio più vicino alla loro sensibilità e invitati a divenire in prima persona protagonisti e promotori di cultura.
Più tradizionale ma non per questo meno interessante la mostra agli Eremitani che consente di ricostruire, attraverso ritratti dell’epoca di Galileo, l’ambiente storico, sociale ed economico in cui visse lo scienziato, illuminando peraltro alcune figure di artisti locali ancora poco noti.
Galileo, quindi, e gli eventi legati alle celebrazioni del 2009 anno dell’Astronomia, come una importante occasione per mostrare un volto nuovo della città, più dinamico, più moderno e particolarmente aperto ai giovani e alle loro esigenze, che riscopre la scienza e le realtà di eccellenza per cui Padova e i suoi scienziati sono ancora oggi all’avanguardia nelle ricerche e nelle sperimentazioni. Un rinnovamento raggiunto grazie all’impegno e alla forte volontà delle istituzioni e degli enti principali – Comune, Provincia, Università, Camera di Commercio, Fondazioni bancarie… – a collaborare, a mettere in campo competenze diversificate per dare vita a progetti condivisi al fine di diffondere la conoscenza della città, della sua storia, dei luoghi e delle personalità che vi hanno vissuto, a vantaggio della cittadinanza e dell’intero territorio.