Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Sei lingue di carta disegnata (rispettivamente di sei sezioni tematiche) che fuoriescono da un taccuino di viaggio campeggiano nell’homepage di www.lestradedelleparole.it, sito web realizzato dal Consorzio BAICR con il contributo del Centro per il Libro e la Lettura.
Il sito è uno spazio dedicato all’immaginazione e alla curiosità di giovani scrittori, fotografi e disegnatori italiani che sono invitati a raccontare il Bel Paese sulle orme dei viaggiatori del passato, in un Grand Tour contemporaneo attraverso il territorio.
I contributi già raccolti sono già visionabili sul sito, pensato come una “dimensione aperta”, un luogo di raccolta della narrazione collettiva fatta di immagini e parole. Mentre nella sezione I Racconti sono pubblicati i contributi pervenuti e già selezionati dai responsabili del sito, nella sezione Racconta le tue strade si esplicita “la dimensione aperta” del sito: tutti sono invitati ad inviare diari di viaggio, reportage, saggi, redatti a partire dallo spunto fornito da un autore del passato. “Le regole del gioco impongono soltanto che scegliate un autore del filone letterario indicato (ossia un libro che appartenga al genere della letteratura di viaggio) e, insieme, un itinerario da affrontare”. E il Blog fornisce una dimensione aperta ancora più immediata e accessibile.
La Biblioteca di Viaggio rappresenta la punta di diamante del sito: è equiparabile alla sezione Strumenti di qualunque altro spazio web: la differenza è che in questo caso lo strumento fornito è una lista di scrittori viaggiatori in Italia, ad ognuno dei quali sono associati brani di opere di riferimento (anche scaricabile in pdf) e una mappa del loro viaggio lungo lo Stivale. Sapevate che Melville avesse attraversato l’Italia da Genova a Messina, passando per Venezia?
Dalla presentazione del sito si legge :“Fare un viaggio significa attraversare un territorio con una storia e un’identità precisa, raccontarlo e passare agli altri il senso della propria esperienza. In questo senso Le strade delle parole non sono solo un esperimento letterario, attraverso cui immaginare, rileggere e abitare i luoghi, ma anche un progetto e una esperienza di turismo culturale nel senso più genuino del termine”. Ci sembra una buona idea.