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E’ stata ufficialmente presentata lunedì 23 marzo presso la Sala dello Stenditoio nella sede del Ministero per i beni e le attività culturali, la 53esima Esposizione Internazionale d’Arte, che avrà luogo a Venezia da domenica 7 giugno a domenica 22 novembre.
La kermesse dal titolo evocativo “Fare mondi/Making Worlds”, curata da Daniel Birnbaum e costata in tutto nove milioni di euro, è stata salutata come la Biennale delle novità, per i cambiamenti e i grandi numeri che caratterizzano l’attuale edizione.
Con 77 Paesi partecipanti, tra i quali figurano l’Iran e Israele – per la prima volta insieme all’interno di una stessa manifestazione artistica -, 38 eventi collaterali che interesseranno non solo i Giardini, l’Arsenale e le strade di Venezia, ma anche Mestre, Sant’Eramo e Verona, e 90 artisti provenienti da tutto il mondo, il 2009 sembra essere davvero per la Biennale “un anno di crescita”, come ha dichiarato il presidente Paolo Baratta.
Una Biennale in cui anche l’Italia conquista nuovi spazi. Il Padiglione Italia, curato da Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli entrambi nominati dal ministro dei beni culturali Sandro Bondi, si sposta per la prima volta all’Arsenale, in una sede che ha raddoppiato i propri spazi – da 800 a 1.800 mq –, e che si affaccia al Giardino delle Vergini, collegato al Sestiere di Castello attraverso un ponte. Qui sarà allestita la mostra “Collaudi”, organizzata dalla PARC, Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanea, costata 850mila euro – di cui 250mila sostenuti dalla Biennale ed il resto dalla PARC. La sede storica del Padiglione italiano, nell’area dei Giardini, si trasforma invece in Palazzo delle Esposizioni, che grazie ad un lavoro di restauro e di riallestimento, sarà un luogo dotato di bookshop e caffetteria, in cui poter sviluppare in modo permanente le molteplici attività portate avanti dalla Biennale. Nell’ala sinistra del nuovo Palazzo delle Esposizioni sarà ospitata una parte importante dell’Asac, l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee, mettendo a disposizione di studenti e pubblico la biblioteca, tutto il materiale cartaceo, i numerosi cataloghi di mostre da tutto il mondo, le monografie sugli artisti, i libri sulla Biennale, i periodici specializzati.
La Biennale di Venezia nata nel 1893, per celebrare le nozze d’argento del re Umberto e Margherita di Savoia, è un prestigioso evento che riesce a catturare, dopo più di cent’anni, un cospicuo numero di fruitori. Se il 2001 ha fatto registrare 243mila visitatori, due anni dopo il pubblico degli spettatori è salito a 260mila presenze, per arrivare alle 915mila persone confluite a Venezia nel 2005, tra visitatori delle due mostre internazionali, visitatori delle mostre dei 40 Paesi allestite nel centro storico della città, e partecipanti ai 31 eventi collaterali. La passata edizione ha richiamato un pubblico di 827mila persone, generando notevoli ricadute dirette ed indirette sul territorio veneziano. E’ stato stimato, infatti, che ogni anno la Biennale ricava circa 3 milioni di dollari dalla vendita dei biglietti e dei cataloghi, generando un indotto turistico di circa 10 milioni di dollari.
Trasformata prima in “Società di Cultura” nel 1998, e poi in Fondazione con un decreto legislativo di riforma nel gennaio 2004, la Biennale aspira oggi ad ottenere una maggiore efficienza manageriale, con una effettiva integrazione tra sostegno pubblico e finanziamenti privati, secondo il sistema statunitense della cultura, dove il 30% del budget arriva da sponsorizzazioni ed erogazioni private, il 30% da ricavi propri, un altro 30% da contributi pubblici ed il restante 10% da rendimenti della patrimonializzazione.
La Biennale su Tafter