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La prima biblioteca digitale online è stata inaugurata martedì 21 aprile. Si tratta della World Digital Library, un progetto nato da un’idea di James H. Billington, direttore della statunitense Library of Congress, e reso possibile grazie al contributo dell’UNESCO e di altre 32 istituzioni, tra biblioteche, centri di ricerca ed università di ogni parte del mondo.
La proposta lanciata da James H. Billington, durante un discorso alla U.S. National Commission dell’UNESCO nel giugno del 2005, di raccogliere all’interno di un unico contenitore virtuale i più grandi tesori letterari mondiali per promuovere un sapere internazionale ed interculturale, si è tradotta in un sito internet che raccoglie attualmente circa 1.200 documenti digitali, a cui appartengono non solo libri ed articoli di giornale, ma anche mappe, fotografie e filmati audiovisivi.
Dotata di un’interfaccia grafica intuitiva e facile da usare, la World Digital Library consente di navigare tra il materiale archiviato al suo interno, impostando una ricerca per parole chiave, per periodi di tempo, per luoghi, per argomenti ed in base alle istituzioni che hanno fornito i contenuti a disposizione degli utenti finali.
Tutte le informazioni contenute nel sito possono essere fruite in sette lingue diverse – arabo, cinese, francese, inglese, portoghese, russo e spagnolo -, e ogni documento può essere scaricato direttamente sul PC di colui che lo sta utilizzando, per essere consultato in un secondo momento in modalità offline. La funzione di ricerca divide il materiale secondo cinque categorie di base – luogo, tempo, argomento, tipologia, istituzione -, a loro volta divise in sottocategorie: le risorse si presentano sotto forma di immagini, tutte ingrandibili e offerte con un’ottima risoluzione.
Il progetto costato 60 milioni di dollari, ha usufruito di importanti contributi finanziari giunti da note realtà internazionali come il motore di ricerca Google, che ha investito 3 milioni di dollari per lo sviluppo del prototipo della WDL, oppure la Qatar Foundation e la Carnegie Corporation of New York, che hanno supportato l’iniziativa per 3 e 2 milioni di dollari, rispettivamente.
La World Digital Library si inserisce tra le molte iniziative volte alla creazione di archivi digitali per la condivisione della conoscenza, trovando un corrispettivo europeo nella piattaforma digitale conosciuta con il nome di Europeana, che raccoglie e conserva immagini, suoni e parole provenienti da musei, biblioteche, archivi e raccolte audiovisive di tutta Europa.
Secondo quanto riportato in un articolo apparso sul New York Times – dal titolo “Unesco Puts World’s Major Works Online” -, Jill Cousins, direttore esecutivo del progetto Europeana, ha incontrato alcuni rappresentati della World Digital Library per cercare di individuare insieme una strada che permetta ai due progetti di collaborare, dal momento che trovandosi entrambi in una fase iniziale, necessitano uno del supporto dell’altro. Da parte sua James H. Billington della World Digital Library ha reso noto che non c’è nessuna intenzione di competere con una iniziativa come Europeana, in quanto i membri delle varie istituzioni sono liberi di fornire il proprio materiale ad entrambi gli archivi contemporaneamente, decidendo quali opere rendere accessibili online e quali no.
Ampliando la quantità e la varietà dei contenuti culturali online, la speranza è che un’iniziativa come la World Digital Library sia capace di stimolare la voglia di conoscere, non solo virtualmente, ma anche in maniera diretta quanto archiviato al suo interno, e di non trasformarsi in una potenziale minaccia per il patrimonio culturale mondiale, come lo è stato l’avvento dei new media per la stampa.