Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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I luoghi simbolo della Città di Lissone – il Museo d’Arte Contemporanea, Palazzo Terragni e la Civica Biblioteca del Mobile e dell’Arredamento – ospiteranno, dall’autunno 2009, LABORATORIO LISSONE, un ricco calendario di iniziative che si articolano in tre momenti principali.
Innanzitutto un ciclo di conferenze, con cadenza mensile, sul tema dell’architettura e del design che ospiterà protagonisti internazionali del settore come Mario Botta, Gary Chang, Antonio Citterio e Alessandro Mendini.
In primavera si svolgerà inoltre un workshop internazionale che ospiterà progettisti e designer emergenti insieme a studenti e tutor provenienti dalle migliori Scuole di design italiane ed europee. Obiettivi del seminario progettuale è quello di far lavorare fianco a fianco i partecipanti e le aziende artigiane del territorio per lo sviluppo di scenari futuribili e innovativi.
I risultati del workshop e i prototipi progettati saranno esposti in occasione degli eventi espositivi di LABORATORIO LISSONE. Sono infatti previsti tre momenti espositivi collegati e sviluppati secondo le tre dimensioni temporali: il passato, il presente, il futuro.
“Il passato prossimo e la memoria” è la sezione che mostrerà i tesori nascosti dell’Archivio Disegni della Civica Biblioteca del Mobile e dell’Arredamento fino ad arrivare alla storia recente con proposte d’arredo progettate, tra gli altri, da Gae Aulenti, Peter Eisenman, Arata Isozaki, e che sono state realizzate da industrie mobiliere e artigiane di Lissone.
“Il presente” invece racconterà la Città e il suo territorio attraverso le storie dei protagonisti: una narrazione corale che si muove tra geografia, economia e micro-storie raccontate attraverso immagini, documenti e testimonianze inedite.
Le nuove frontiere della sperimentazione, della ricerca, soprattutto in ambiti eco-sostenibili, necessarie per aprire nuove strade e nuovi mercati, saranno oggetto della terza sezione “Il futuro”.
Il progetto espositivo sarà costruito per essere un “evento itinerante” che porterà LABORATORIO LISSONE in altre sedi italiane e estere, per promuovere l’immagine e il valore di Lissone a livello internazionale.
“Il sistema di eventi di LABORATORIO LISSONE – sottolinea il curatore Luca Molinari – intende proprio esplorare e raccontare l’unicità e l’identità di una Città attraverso le tre dimensioni temporali, che si intrecciano e si muovono in parallelo. Dimensioni che, solo raccontate insieme, possono trasmettere la ricchezza, le peculiarità e le capacità di un tessuto sociale, imprenditoriale e culturale unico, in cui confluiscono le attività, le professionalità e le esperienze più diverse e articolate legate al settore dell’arredo”.
Molteplicità, varietà e specializzazione del mondo dell’arredo sono gli elementi che fanno oggi di Lissone e del suo territorio, il più vasto e completo sistema produttivo e commerciale del settore in Europa. Sono infatti presenti 700 aziende, 350 punti vendita, 350 laboratori artigianali, 50 industrie, 120 tra professionisti, designer e architetti.
Un vero e proprio laboratorio aperto e in continua evoluzione, dove confluiscono cultura del progetto e del design, tradizione e lavorazione artigianale, produzione industriale e formazione professionale, creatività e sperimentazione, ricerca sui materiali e innovazione. Lissone si è così imposta come realtà esemplare, dotata di un know-how unico e non riproducibile perché legato ad una storia, a uomini e donne, e ad un territorio.
Stiamo quindi parlando di un’articolata strategia di marketing territoriale che ha preso avvio nel 1997 con la costituzione di Progetto Lissone, una Società per Azioni a capitale misto pubblico-privato che vede come maggior azionista il Comune di Lissone e un gruppo di oltre 230 azionisti privati tra artigiani, commercianti, produttori e liberi professionsti del settore arredo.
La Società è stata costituita con lo scopo di promuovere e valorizzare l’immagine e l’eccellenza degli operatori lissonesi, come ben spiegato nello Statuto societario “[…] polarizzare l’interesse attorno ad un città unica in Italia per la numerosa presenza di operatori del settore legno ed avente per oggetto la promozione, l’organizzazione ed il coordinamento di ogni iniziativa tendente a potenziare le attività economiche locali, nell’interesse di imprese o di associazioni legate alla produzione ed alla commercializzazione del mobile e delle attività indotto, collaterali e affini [..]”.
Un intenso lavoro di branding territoriale ha portato Progetto Lissone ad essere presente, oggi, in sedi istituzionali e culturali tra le più importanti d’Italia: Università degli Studi di Milano Bicocca, Palazzo Reale, il PAC, la Peggy Guggenheim Collection e il Salone dei Beni Culturali a Venezia, la Reggia di Veneria Reale e il Museo Egizio di Torino, il terminal passeggeri Costa Crociere del Porto di Savona, solo per citarne alcuni.
Progetto Lissone S.p.A. è inoltre on-line con un portale costantemente aggiornato con news, progetti realizzati, aree di approfondimento tecnico su prodotti, servizi e materiali.
Ampia anche l’area commerciale nella cui vetrina vengono presentate particolari proposte selezionate dallo Staff aziendale e nell’area shopping è possibile scegliere e ordinare on-line una vasta gamma di prodotti di arredamento, mobili e affini per la case, l’ufficio, il giardino, l’infanzia e la terza età.
Il LABORATORIO LISSONE Passato_Presente_Futuro si inserisce quindi nel quadro di attività istituzionali e degli obiettivi primari della società Progetto Lissone S.p.A. la quale si è già aggiudicata nel 1999 il prestigioso premio Guggenheim Impresa & Cultura fondato dalla Bondardo Comunicazione, proprio con un circuito di mostre innovativo. In quell’occasione la giuria premiò la società quale miglior azienda debuttante e per la sintesi positiva raggiunta dallo sforzo coordinato di istituzioni pubbliche e di imprese private, impegnate – attraverso una struttura integrata – alla qualificazione e rilancio di un territorio al centro di una trasformazione produttiva. Addirittura la giuria ha suggerito l’iniziativa quale modalità di relazione con il pubblico di riferimento trasferibile ad altre realtà italiane.
Per capire meglio come tali ragguardevoli risultati siano stati raggiunti dall’azienda, abbiamo intervistato il Presidente di “Progetto Lissone”, Sergio Allievi.
Dott. Allievi, come funziona praticamente la società Progetto Lissone s.p.a?
Per non entrare in concorrenza con i nostri azionisti, Progetto Lissone si presenta quasi esclusivamente a gare d’appalto di elevata importanza e per grosse forniture contract. Sono quei casi in cui un’azienda singola e soprattutto da sola non riuscirebbe a soddisfare quanto richiesto. Per partecipare a questi concorsi, ogni volta operiamo una selezione interna in base ai carichi di lavoro delle singole aziende e naturalmente al prezzo. Generalmente riusciamo a far partecipare 10/12 aziende per contratto.
Qual è il fatturato raggiunto mediamente in questi anni di attività?
Tra il 1997 e il 2007, la società ha fatturato oltre 16.200.000 euro, senza sottrarre fatturati alle realtà locali e distribuendolo ad aziende associate. Nel 2008 sono stati superati i tre milioni di euro”.
La mission della S.p.A. è di promuovere la cultura dell’arredo di questo territorio in Italia e all’estero. Come gestite l’internazionalizzazione?
Onestamente siamo ancora molto concentrati sull’Italia, abbiamo le capacità per presentarci all’estero ma non lo abbiamo ancora fatto energicamente. Abbiamo comunque fatto missioni in Africa e in Cina, e abbiamo nostri stabili collaboratori in Giappone e Russia.
Dal Premio Guggenheim a Laboratorio Lissone, cosa vi aspettate da questo nuovo progetto? L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione verso il nostro territorio e la nostra rete produttiva. Un’attenzione di qualità naturalmente, che premi la capacità e quindi la tradizione di un lavoro e le forze innovative e di sperimentazione che stanno maturando già da tempo. L’investimento è alto, esclusa la comunicazione abbiamo già messo a disposizione un budget di 150.000 euro. Crediamo infatti che sia un investimento importante e proficuo che genererà un volano positivo per tutti: aziende, comunità locale e perché no, il sistema arredo italiano.