por-fesrCon il Programma Operativo Regionale (POR) Lazio, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), la Regione intende promuovere, nel periodo 2007-2013, uno sviluppo ecologicamente compatibile, equo, inclusivo, rispettoso dei diritti della persona e delle pari opportunità, finalizzato a rafforzare la competitività del “sistema Lazio”.
Grazie al POR la Regione Lazio dispone di ingenti risorse comunitarie, nazionali e regionali. Grazie alla disponibilità di tali fondi è possibile finanziare progetti in vari settori della vita economica e produttiva della regione, con la conseguente opportunità di crescita per il territorio.
I progetti ammessi al finanziamento devono essere elaborati per i seguenti obiettivi:
* – sviluppo e diffusione della ricerca industriale e dell’innovazione;
* – promozione di prodotti e processi produttivi rispettosi dell’ambiente;
* – valorizzazione e promozione del patrimonio naturale, culturale e artistico nelle aree di particolare pregio;
* – tutela dell’ambiente e uso sostenibile ed efficiente delle risorse naturali;
* – agevole e diffusa accessibilità ai servizi pubblici, attraverso le reti di trasporto e le reti immateriali;
* – migliore accesso all’informazione e maggiore condivisione della conoscenza.
Il POR FESR Lazio si articola in 4 Assi, che corrispondono ad altrettante priorità strategiche.
Il 13 marzo 2009 la Giunta Regionale ha approvato con delibera la scheda attuativa Asse II – Attività 5 “Interventi per la valorizzazione e la promozione dei GAC (Grandi Attrattori Culturali)”. L’attività prevista dalla scheda attuativa è finalizzata alla realizzazione di programmi e progetti per il restauro, la messa in sicurezza, il miglioramento dell’accessibilità al patrimonio culturale, la messa in rete dei beni culturali, al fine di garantire una migliore fruizione agli interventi oggetto di investimento.
Per quanto riguarda la cultura, il POR prevede, oltre a quelli della scheda, ulteriori interventi previsti da altri bandi per le attività e i servizi culturali. In particolare tende a creare sinergie con i seguenti interventi in essere: la Legge Regionale 40/99 e il Distretto tecnologico dei beni culturali (FILAS).
Alle priorità strategiche corrispondono altrettanti obiettivi specifici, per conseguire i quali sono fissati diversi obiettivi operativi per ciascun Asse. Il conseguimento di questo insieme di obiettivi è affidato a 19 Attività, che concorrono tutte a raggiungere l’obiettivo globale del POR.
Al fine di sostenere progetti per la valorizzazione del territorio, il Consorzio SBCR, già interprete della L.R. 40/99, ha promosso alcune ipotesi progettuali che riguardano l’area dei Castelli Romani.
Per attribuire maggiore forza e credibilità alla proposta progettuale, il Consorzio è stato uno degli animatori di un partnenariato che comprende i seguenti soggetti:
* – Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini;
* – Soprintendenza ai beni archeologici del Lazio;
* – Parco Regionale dei Castelli Romani;
* – Consorzio bibliotecario dei Castelli romani per l’API omonima;
* – Comune di Genazzano per l’API Monti Prenestini;
* – Fondazione Percorsi Giubilari;
* – Sistema Museale Territoriale Castelli Romani e Prenestini.
Questo nutrito gruppo di lavoro ha presentato, nell’ambito delle procedure previste dalla Regione Lazio, un progetto territoriale denominato “Roma prima di Roma”. La proposta progettuale ricade nell’ambito del Grande Attrattore Culturale di Tivoli, che, dopo Roma, rappresenta il polo di attrazione culturale e turistico più rilevante del Lazio per concentrazione di risorse e per flussi di visita.
Il tematismo scelto per inserire gli interventi proposti in una cornice coerente è quello de “Le antiche Vie del Lazio”.
Roma prima di Roma è l’espressione di una vasta area che dai Castelli Romani, attraverso i Prenestini, giunge a Tivoli. Questo ampio territorio è caratterizzato da un ricco patrimonio archeologico, testimonianza di una storia che ha inizio ben prima dell’affermazione di Roma su tutta l’Italia antica
L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello della valorizzazione dei beni materiali e immateriali capaci di rappresentare l’evoluzione della Civiltà romana. La logica conseguenza è di rafforzare l’identità territoriale attraverso il recupero e la qualificazione di infrastrutture e aree archeologiche di particolare pregio storico e paesaggistico e l’implementazione di servizi a supporto della fruizione.
Un piano strategico di sviluppo dell’area sicuramente complesso, ma che, oltre alle difficoltà, presenta importanti elementi di novità e di credibilità.

Obiettivi Specifici
Garantire le condizioni di sostenibilità ambientale preservando e valorizzando le risorse naturali, culturali e paesaggistiche per migliorare la qualità della vita e l’attrattività del territorio.

Obiettivi operativi
1. Efficienza energetica ed energia da fonti rinnovabili;
2. Prevenzione del rischio ambientale;
3. Valorizzazione e promozione integrata del patrimonio naturale, culturale e artistico nelle aree di particolare pregio.

Attività
Gli interventi per il raggiungimento degli obiettivi sono finalizzati alla:
1. promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energie rinnovabili;
2. bonifica e recupero delle aree e dei siti inquinati;
3. prevenzione e gestione del rischio idrogeologico;
4. valorizzazione delle strutture di fruizione delle aree protette;
5. interventi per la valorizzazione e la promozione dei GAC.

Nota: Articolo pubblicato in Vivavoce – Rivista d’area dei Castelli Romani

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