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I Castelli Romani offrono una visione multiforme delle ricchezze paesaggistiche e storico-culturali, prerogativa che rende possibile realizzare itinerari turistici che, trasversalmente, portano il visitatore alla conoscenza del patrimonio storico e ambientale del territorio in modo del tutto originale.
L’ideazione dei percorsi turistico-culturali ha seguito l’indirizzo indicato nelle linee guida del Piano Operativo d’Area. I
l POA è lo strumento che la Regione Lazio ha individuato per giungere a un’azione di sviluppo culturale ed economico delle aree integrate individuate sul territorio regionale. Attraverso il piano operativo si deve costruire una strategia di promozione, comunicazione e fruizione del patrimonio culturale e naturale dei Castelli Romani.
Le linee guida indicate non si inseriscono in uno schema rigido, cercano piuttosto di fornire gli strumenti per attuare una sintesi delle chiavi di lettura dell’area per compiere, nel breve-medio periodo, interventi di valorizzazione e promozione delle risorse territoriali.
In questo contesto, sono stati ipotizzati dei percorsi tematici mettendo a sistema una serie di beni culturali, ambientali e paesaggistici fino a ora inseriti in una visione frammentaria del turismo castellano.
La finalità dei percorsi è quella di offrire al turista la possibilità di scegliere “vie di conoscenza e di pratica del territorio”, che possono essere anche lette e vissute in modo trasversale e interattivo.
I tematismi principali, che svolgono anche la funzione di porte d’ingresso ai Castelli Romani, sono le direttrici-matrice della via Appia e della via Tuscolana, che hanno costituito le strutture portanti dello sviluppo storico-insediativo dell’area. Su queste due infrastrutture principali si innestano gli itinerari che valorizzano la “rete culturale e paesaggistica”, rete che identifica ulteriori articolazioni tematiche: le Vie d’Acqua, le Vie del Sacro, Ville, Palazzi e Residenze storiche.
I percorsi sono stati individuati nel territorio compreso tra le due direttrici-matrici, e mirano a esaltare le risorse di interesse ambientale e storico e a proporle ai potenziali utenti per far conoscere loro il territorio dei Castelli in maniera innovativa.
Alla ricchezza del patrimonio storico-ambientale si è pensato di affiancare anche attività di natura immateriale: feste, festival, fiere, manifestazioni varie.
Questi eventi sono stati inseriti dentro quattro grandi aree tematiche, alle quali sono state attribuiti i seguenti titoli: I sapori della terra, I piaceri del bosco, I miti e i riti, L’arena e il teatro, questi quattro tematismi sono stati, a loro volta, compresi in un unico contenitore denominato Sagre & Profane, un brand che, realizzando, dove occorre, qualche piccolo lavoro di ricucitura, vuole offrire a residenti, villeggianti e romani dei weekend un panorama stimolante dei tanti modi di vivere e conoscere i Castelli Romani, per quello che sono oggi come prodotto storico dell’intreccio complesso di cultura e natura.
A queste prime azioni di valorizzazione dell’area castellana è seguito il Piano di Valorizzazione Integrata, voluto sempre dalla Regione Lazio, che ha come oggetto il recupero e la rivalutazione delle direttrici di attraversamento del Lazio meridionale e orientale, ricalcando gli antichi tracciati della Via Francigena del Sud. L’opportunità offerta dal tematismo di questo antico percorso di pellegrinaggio è stata inserita in una visione più ampia di valorizzazione degli altri che caratterizzano l’identità dell’area dei Castelli Romani.
Da quanto descritto emerge una vivacità progettuale mirata a costruire un’opportunità di promozione territoriale all’interno di più percorsi, capaci di intersecarsi in una visione integrata. Per passare dall’ipotesi alla realizzazione è in fase di elaborazione “La Via Francigena del Sud – I primi 100 chilometri verso Gerusalemme”, un evento a più voci, che vede collaborare il Consorzio SBCR con la Compagnia dei Lepini, il Parco Regionale dell’Appia Antica e il Parco Regionale dei Castelli Romani. Lo scopo della collaborazione è quello di dare continuità all’itinerario francigeno, partendo da Roma, centro della cristianità, attraversando i Castelli Romani fino a giungere all’Abbazia di Fossanova, il tutto, ovviamente, con lo sguardo rivolto alla promozione dell’intera area castellana.