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Intervista a Alessandra Romano – responsabile del progetto all’interno del CLP – Centro Ligure per la Produttività
Circa un mese fa è stato presentato presso la Camera di Commercio di Genova il progetto Eticlab, un laboratorio sperimentale che ambisce a diffondere la cultura della RSI -Responsabilità Sociale d’Impresa – nel settore delle PMI. Il progetto sembra innovativo per l’applicazione alle PMI della RSI che fino ad oggi è stata oggetto di applicazione e studio in relazione, principalmente, alle grandi imprese. Da che genere di riflessione nasce l’idea?
L’attenzione a RSI è un tema cardine di questo periodo critico, sembrando essere una delle soluzioni per le aziende per recuperare valore nel mercato. La particolarità del progetto Eticlab è, come si è detto, proprio quella di fare riferimento alle Piccole e media imprese e non tanto alle grandi aziende che spesso sono già sensibili al tema e presentano al proprio interno dlele figure professionali ad hoc per l’attuazione di pratiche di RSI.
L’idea è nata circa quattro anni fa quando la Camera di Commercio di Genova ha cominciato a volersi occupare di RSI rispetto alle PMI. Nello step iniziale si è iniziato ad intraprendere dei percorsi in termini di diffusione della cultura della RSI, a partire dall’ABC, dallo spiegare cosa significa fino fornire linee guida su come applicarla. È in questa fase che la Camera di Commercio ha affidato al CLP – Centro Ligure per la Produttività – l’incarico di essere il motore di questa divulgazione sul territorio delle tematiche, finanziando il progetto. La stessa Commissione Europea, conscia della difficoltà di avvicinamento al tema da parte degli imprenditori che gestiscono micro, piccole e medie imprese, ha stilato un documento intitolato Responsabilità e nuove prospettive. Come aiutare le piccole imprese ad agire in modo socialmente e ambientalmente responsabile.
Prima di spiegarci nello specifico il progetto, ci racconta di cosa si occupa il CLP e che ruolo ha avuto rispetto alla creazione del progetto Eticlab?
Il CLP – Centro Ligure per la Produttività – è l’Agenzia formativa e di servizi alle imprese della Camera di Commercio di Genova. Nel concreto svolge attività di formazione alle PMI (la cosiddetta formazione continua) su tematiche trasversali e su richiesta diretta dell’azienda. Per fare un esempio, ci occupiamo di controllo di gestione, marketing, risorse umane. Annovera anche un filone dedicato alla formazione d’impresa che offre aiuto agli aspiranti imprenditori per la realizzazione della propria idea. Quindi organizza corsi in aula ma anche seminari, incontri, ecc. In sintesi, attività di sviluppo della nuova impresa e sostegno per imprese esistenti. E poi c’è una sezione di ricerca cresciuta negli ultimi anni per offrire strumenti di competitività alle aziende del territorio. È in questa sezione che si inserisce la fase germinale di Eticlab e il corso sulla RSI. RSI comunicata come una possibilità di far lavorare ben l’azienda e di conferire valore, sia per la Camera di Commercio che per il network. Spesso si genera confusione rispetto al significato di Responsabilità sociale d’Impresa. Non significa certamente “fare beneficienza” ma significa soprattutto lavorare bene, in maniera etica, rispetto ai nostri stakeholder. Per definirla in maiera più precisa le segnalerei una definizione della Commissione Europea secondo la quale “essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili, ma anche andare al di là investendo “di più” nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate”. La Camera di Commercio ha voluto muoversi in questa direzione e il CLP, che lavora molto mediante la formazione “finanziata”, a seconda dei bandi, ha fatto la scommessa ottenendo finanziamenti per un corso sulla RSI per le imprese. Il tutto è stato realizzato a partire da azioni di informazione, formazione e consulenza.
È da questo corso di formazione per imprenditori che è scaturito il progetto?
Sì, da questa scommessa vera e propria. Scommessa perché è risaputo che il territorio ligure non è molto facile. L’imprenditore ligure non ha molti slanci verso le novità. Ci si aspettava una complicata attività di reclutamento degli allievi e allieve che invece si è dimostrato meno complicato grazie al grande interesse suscitato dalla RSI. Abbiamo riscontrato un fortissimo interesse rispetto al progetto. Hanno partecipato dieci imprenditori, tra i quali, alcuni completamente ignari della RSI, altri più informati e alcuni con all’attivo già un bilancio sociale d’impresa. Dopo la prima edizione abbiamo pensato di replicare l’esperienza. Nell’autunno scorso abbiamo concluso la seconda edizione di approfondimento, dopo la quale gli stesi imprenditori hanno preso l’iniziativa. Hanno pensato di consorziarsi in un network che potesse divulgare con la forza dei numeri la cultura e le buone pratiche di RSI. Alcune delle aziende partecipanti hanno deciso di continuare il percorso, formalizzando maggiormente il fatto di essere “rete” e di volere contribuire a promuovere lo sviluppo del territorio, attraverso l’avvio di un laboratorio permanente dedicato alla Responsabilità Sociale d’Impresa: EticLab.
Così le dieci imprese hanno chiesto un finanziamento alla Camera di Commercio di Genova per intraprendere il progetto, che ha ricevuto i fondi. Parallelamente, la Regione Liguria, insieme ad Unioncamere Genova, ha finanziato anche un progetto per redigere le linee guide per la RSI delle PMI genovesi. Terzo elemento, che va a chiudere il cerchio, è l’auspicata apertura di uno sportello informativo rispetto al tema. In questo modo il network potrà avere un certo ruolo strategico per la diffusione della RSI. Quest’ultimo step probabilmente non avverrà nell’immediato, a medio termine.
Come è gestito il network delle imprese? E in che senso Eticlab è un laboratorio sperimentale?
Il network vive di vita autonoma, nel senso che sono le aziende che lo compongono a lavorare al suo sviluppo. Il CLP, per conto della Camera di Commercio, monitora i processi e i movimenti. Nello specifico sono le otto imprese che hanno dato vita al laboratorio (Consorzio Agorà, Gecofin, Gruppo IB, Gruppo Viziano, Macchine Edili Repetto, Mixura, pbcom e Saponificio Gianasso) a relazionarsi in occasione di incontri operativi e di sviluppo e a redigere un programma d’azione. Agli incontri partecipano le figure professionali più disparate individuate come di competenza dall’impresa: se si tratta di una piccolissima impresa è lo stesso amministratore che partecipa, se più grande partecipa un responsabile Qualità.
Uno dei principali obiettivi dei fondatori sarebbe quello di coinvolgerne altre 50 entro il 2010.
La prima azione concreta del network è stata la creazione della carta dei valori, in cui sono state messe per iscritto i valori e le azioni che si vogliono perseguire. Creata dalle 8 imprese fondatrici e presentata in conferenza stampa, è ora pubblicata sul sito www.eticlab.org
Secondo, avviare percorsi di formazione. Poi fare una serie di incontri, alcuni locali altri di livello nazionale, per raccontare al mondo delle imprese la RSI attraverso le loro buone pratiche che hanno contribuito alla creazione di valore aggiuntivo.
E in autunno, anticipo, vorremo proporre un grande convegno con Serge Latouche, focalizzato su come affrontare la crisi mediante la RSI. Obiettivi successivi sono quelli di attirare altre imprese, accomunate dalla base territoriale ma anche molto diverse tra loro per campi di attività, nell’ottica che la condivisione fa la forza. La diversità dei settori di attività è risultata essere uno stimolo enorme per il dialogo costruttivo.
Alla presentazione del network, per esempio, è stato molto interessante il confronto tra consorzio sociale Agorà e il gruppo Viziano, la prima espressione della cooperazione sociale, già avanti per sua natura rispetto ai temi, e la seconda un privato per eccellenza, dedito alle costruzioni edili. Un esempio di come due imprese, due realtà opposte possano tendersi la mano.
Insomma, EticLab è formato da un gruppo di piccole e medie imprese genovesi che condividono una sola e forte idea: “i valori della sostenibilità economica, sociale e ambientale devono guidare i comportamenti delle imprese nei confronti di tutti i soggetti che con esse interagiscono, in modo da massimizzare il valore creato”.
Almeno 50 soggetti da includere nel network. Esistono dei parametri minimi per accedervi?
Quello di individuare i parametri minimi è il prossimo obiettivo, che si cercherà di raggiungere nelle riunioni delle prossime settimane.
La caratteristica che sembra emergere, quindi, è la prevalenza del fattore Territorio rispetto ad un settore particolare di applicazione delle attività RSI delle aziende. Questo aspetto è anche innovativo e sperimentale rispetto alle pratiche di RSI…
L’obiettivo è infatti creare valore per il territorio. La Camera di Commercio ha finanziato Eticlab con l’obiettivo di ricoprire un ruolo differente, non solo come luogo istituzionale dove, per esempio, fare una visura camerale, ma come soggetto promotore e motore per la rinascita di un territorio. È pur vero che esistono iniziative simili anche in altre regioni: a Padova e a Milano, per esempio, hanno attivato degli sportelli di informazione, così come a Rimini stanno curando vari progetti. L’attenzione al tema è molto alta ma Eticlab, come laboratorio sperimentale gestito dalle imprese stesse, è un progetto pilota unico in Italia.
La Responsabilità Sociale d’Impresa su Tafter.it
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