Intervista alla Prof.ssa Elena Di Giovanni – Responsabile operativa del progetto di audio descrizione di opere liriche per spettatori ipo o non vedenti

traviata-sferisterioProf.ssa Di Giovanni, l’Associazione Arena Sferisterio ha collaborato con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e con l’Università di Macerata per la realizzazione di particolari audio descrizioni che rendono possibile la fruizione di opere quali la Traviata e Madama Butterfly (1 e 2 agosto) anche a non vedenti. Come è nato questo progetto e quali sono le caratteristiche di queste audio descrizioni?
Le audio descrizioni sono degli inserti verbali nei momenti di pausa del cantato e della musica, nonché prima dell’inizio di ciascun atto, che hanno lo scopo di rendere espliciti verbalmente tutti quegli elementi visivi che lo spettatore non vedente non può cogliere.
Queste sono delle descrizioni fornite dal vivo in cuffia ai non vedenti, attraverso un sistema di ricetrasmissione collegato a una cabina dalla quale la descrittrice parlerà durante gli spettacoli.
L’idea nasce dalle mie riflessioni e dalle mie esperienze legate sia allo Sferisterio che alla ricerca universitaria sulla traduzione audiovisiva. In quanto alla mia esperienza con lo Sferisterio, per anni ho lavorato all’interno del teatro durante le serate di spettacolo e ho potuto vedere con i miei occhi quanti non vedenti venivano ad assistere agli spettacoli, nonostante le evidenti difficoltà. A questi ricordi si sono unite le mie recenti collaborazioni internazionali sul fronte della ricerca scientifica, che all’estero più che in Italia hanno reso vivo, negli ultimi anni, un interesse per tutte le tecniche che possano rendere gli audiovisivi accessibili ai disabili sensoriali.
Lavorando fianco a fianco con validi colleghi in Spagna, in Belgio e in Inghilterra, tre paesi in cui l’audio descrizione è già una realtà, ho deciso di provare a riproporre le esperienze positive di questi Paesi dando vita a questo progetto.

Lei è stata la responsabile della realizzazione delle audio descrizioni con alcuni studenti del Corso di laurea magistrale in Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale dell’Università di Macerata. Quali sono state le difficoltà incontrate e come hanno risposto i ragazzi a questo progetto?
Le difficoltà sono state e sono ancora numerose, soprattutto di carattere organizzativo essendo questo progetto del tutto nuovo per lo Sferisterio, per il pubblico e non da ultimo per chi, come me, sta cercando di renderlo reale.
Una delle maggiori difficoltà è legata alla preparazione dei copioni per le audio descrizioni, che devono ispirarsi agli allestimenti delle due opere in programma allo Sferisterio e seguirne gli sviluppi dal vivo, durante le prove. Gli allestimenti, pur essendo stati approvati tempo addietro, trovano la loro concreta realizzazione solo nelle due settimane precedenti il debutto, attraverso le prove di assieme in teatro. Questo implica, da parte delle mie laureande che lavorano all’audio descrizione e da parte della sottoscritta, seguire le prove dal vivo, annotare tutti i particolari che sono rilevanti per la stesura delle audio descrizioni ed elaborare queste ultime con grande attenzione, anche considerando i momenti in cui le descrizioni possono inserirsi senza interferire minimamente con la musica e le voci.
L’audio descrizione verrà letta dal vivo da una voce di prestigio, ovvero quella di Carla Lugli. Speaker ufficiale della Mostra del Cinema di Venezia, Carla Lugli sarà a Macerata per le prove generali e la messa a punto finale del progetto, oltre che per le due serate “ufficiali” di spettacolo.

Parteciperà alla messa a punto delle audio descrizioni anche la Univesitat Autonoma de Barcelona. Come è nata questa collaborazione e qual è il ruolo svolto dall’università spagnola?
La collaborazione con la Universitat Autónoma de Barcelona risale a diversi anni addietro ed è, in primo luogo, frutto di una mia grande intesa professionale e amicizia con la responsabile di tutti i progetti legati alla traduzione audiovisiva presso quella università.
Si tratta della Prof.ssa Pilar Orero, la quale è attiva da tempo nella realizzazione e nella ricerca sull’audio descrizione, in Spagna e all’estero. La Prof.ssa Orero è responsabile del progetto DTV4ALL, Digital Television for All, voluto e finanziato dall’Unione Europea proprio per favorire lo sviluppo e la diffusione dell’accessibilità per i non vedenti e non udenti. Il progetto, di cui fanno parte numerose università europee e svariate emittenti televisive, vede come unici partner italiani la sottoscritta, come responsabile dell’unità di ricerca italiana (presso l’Università di Macerata) e la RAI, Radio Televisione Italiana, che è interessata a partecipare allo sviluppo di metodologie e tecniche di trasposizione per i disabili sensoriali.

Il progetto nasce sul solco di altre iniziative simili che sono ormai abituali nei teatri di Inghilterra e Spagna. Quali sono le similitudini e le differenze che l’esperienza italiana ha con gli esempi esteri?
Le differenze maggiori si riscontrano con la realtà (e la prassi) anglosassone e sono dovute al fatto che in Inghilterra l’audio descrizione viene realizzata, diffusa, promossa e apprezzata da oltre 15 anni. E’ anche fortemente codificata e realizzata secondo elevati standard qualitativi. Basti ricordare che in Inghilterra esistono istituti governativi di grande importanza che si occupano proprio del monitoraggio e della promozione delle attività traduttive destinate ai disabili sensoriali. Questi ultimi, che intrattengono rapporti diretti e costanti con le associazioni di non vedenti e non udenti, assicurano una qualità molto elevata dei servizi di traduzione erogati. Quasi tutti i DVD distribuiti attualmente sul mercato inglese contengono audio descrizione.
In Spagna, l’audio descrizione è un po’ più diffusa che in Italia, ma siamo ancora in fase di potenziamento. Presso il Gran Teatre del Liceu è attivo ormai da due anni un servizio di audio descrizione per non vedenti che è fornito dalla Universitat Autónoma de Barcelona. Questa collaborazione, ormai assodata e di successo, mi ha ispirato a intraprendere una strada simile a Macerata.

Cosa devono fare gli ipovedenti o i non vedenti per ottenere le audio guide? Vi sono dei particolari iter da seguire per la prenotazione dei biglietti speciali?
Ai non vedenti, per le due serate di spettacolo allo Sferisterio, sono stati riservati dei posti speciali. Questo per garantire la possibilità di partecipare a coloro che volessero usufruire del nuovissimo servizio di audio descrizione. Gli affiliati all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, mio partner principale nella realizzazione del progetto, stanno facendo pervenire delle prenotazioni centralizzate, mentre gli altri non vedenti possono senz’altro prenotare i biglietti direttamente presso il box office del teatro. Durante le serate di spettacolo, si tratterà soltanto di passare a ritirare le cuffie all’entrata. Sedersi e godersi lo spettacolo, che questa volta sarà interamente fruibile grazie appunto all’audio descrizione.

Se l’iniziativa raccoglierà il successo che merita, lo Sferisterio Opera Festival potrebbe diventare il primo festival lirico in Italia a fornire questo tipo di servizio dedicato a spettatori non vedenti o ipovedenti. Quali sono quindi gli obiettivi e le strade da percorrere per ottenere questo primato?
L’obiettivo che indica è senz’altro tra le nostre priorità assolute. Oltre a voler garantire un buon servizio quest’anno, in occasione del lancio del progetto, vorremmo arrivare a fornirlo in pianta stabile anche nei prossimi anni. Per questo, speriamo nella collaborazione dei partner coinvolti, che quest’anno si sono dimostrati molto disponibili, e anche nel successo di un servizio praticamente conosciuto al pubblico (anche quello interessato) e di un’iniziativa decisamente nuova.
Vorrei ringraziare l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che si è prestata con entusiasmo a seguire il progetto, e soprattutto l’Associazione Arena Sferisterio, che mi ha sostenuto fin dall’inizio e continua a farlo, facendosi anche carico di questioni di natura amministrativa e tecnica. Per il resto, siamo ormai alla vigilia del nostro debutto e confidiamo nella riuscita di un progetto che va nella direzione dell’accessibilità delle risorse, multimediali e non, per tutti coloro che vivono con disabilità sensoriali. Siamo anche certi che la suggestiva cornice dello Sferisterio renderà tutto più magico e speciale.