Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Intervista alla Dott.ssa Claudia Marcuzzi Sutor – direttrice del Museo della Ceramica in Cotto Veneto
Quando è nato il Museo della Ceramica in Cotto Veneto e quali sono state le tappe salienti della sua storia?
Il Museo della Ceramica in Cotto Veneto viene inaugurato nel maggio del 2004 ma è frutto di un’antica passione per il collezionismo d’arte.
Con lo stimolo di preparare un museo aziendale, una raccolta inizialmente nata dall’idea di seguire il core business delle piastrelle si è via via allargata – sempre sul tema della ceramica – a tutto quello che può essere prodotto dall’elaborazione delle argille.
Dalle piastrelle si è ampliato lo sguardo su scultura, vasellame, bassorilievi, altorilievi.
E’ sorto così anche il piacere-dovere di trasformare la raccolta in collezioni di singoli autori e manifatture, anche indipendentemente dalla qualità strettamente estetica delle stesse.
In questo modo a opere dal chiaro “kunstwollen”( tra gli altri, di Arturo Martini, Gio Ponti, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio, Alessio Tasca ) si sono affiancati oggetti di minore rilevanza artistica ma portatori di significati differenti.
Con il medesimo intento l’azienda Cotto Veneto, inoltre, sin dagli anni Settanta ha messo a disposizione di artisti di varia provenienza il proprio atelier, conservando di queste presenze un’ampia documentazione (singole mattonelle, pannelli, piatti e altri manufatti), prezioso repertorio di tecniche e di stili che vanno a formare una sorta di “museo nel museo”.
Tale struttura è quindi il frutto di una raccolta ultratrentennale, anche se di origini ancor più lontane nel tempo, con un sottile gioco di rimandi tra l’impegno imprenditoriale e una quasi ludica passione culturale.
Questa raccolta, e contemporaneamente collezione, è approdata a intitolarsi “Museo della Ceramica in Cotto Veneto” proprio per il piacere di condividere con l’esterno una personale inclinazione.
Nel 2005, attraverso una convenzione con lo Iuav di Venezia, si dà il via ad un progetto scientifico di inventario, riordino e schedatura della collezione che creerà un database on line nella sezione “Museo”del sito di Cotto Veneto, collegato al sistema bibliotecario e documentale dell’Università stessa.
Nel 2007 viene inoltre pubblicato e presentato al pubblico il primo “Quaderno della ceramica Cotto Veneto” : La Ceramica del Nordest.
Che tipo di iniziative promuove?
Le iniziative che promuoviamo sono differenti e vanno dalle visite guidate e laboratori didattici per gruppi di studenti, le edizioni e presentazioni di libri e tesi di laurea sulle collezioni, incontri con designer, progettisti, agenti e clienti , protagonisti della cultura, progetti scientifici in collaborazione con Università e molto altro ancora.
Il Museo pertanto si connota come un luogo di attività, una macchina polivalente in grado di produrre un’ offerta articolata.
Qual è la percezione del Museo sul territorio?
Innanzitutto è estesa e approfondita la connotazione culturale dei prodotti Cotto Veneto così intrinsecamente legata alla storia dell’azienda.
Tra gli elementi che conferiscono valore al proprio patrimonio industriale, il Museo assume rilevanza strategica anche alla luce delle conoscenze dell’impresa stessa.
Ogni visitatore poi costruisce il suo Museo secondo la propria esperienza valorizzando oggetti, suppellettili e manufatti letti oltre la testimonianza artistica e contaminati con i “segni”rappresentati dalla cultura materiale del patrimonio e dalle elaborazioni dell’artigianato e della tecnica.
Il Museo diventa quindi un medium tra il Locale, dove svolge una funzione di conservazione e testimonianza, e il Globale, dove racconta l’eccellenza e la qualità del marchio aziendale.
La Mission sottesa è infatti “Conservare il passato.Immaginare il futuro” per creare un patrimonio di storia e di tradizione e legare a queste radici l’attività imprenditoriale.
Una storia d’impresa che è anche un modo per accreditare la produzione contemporanea : una scommessa sul passato per competere nel futuro.
Qual è la risposta della popolazione alle sue iniziative?
L’aspetto strategico della testimonianza d’impresa ha una ricaduta non solo come investimento interno all’azienda ma anche in termini di valorizzazione del territorio.
Agli interlocutori esterni e agli stakeholders il Museo parla di radicalizzazione nel contesto, di custodia della memoria collettiva della comunità e di rivalutazione della specificità del genius loci, soprattutto là dove il focus del posseduto intenzionalmente preserva dall’oblio un consistente corpus della locale produzione ceramica del Novecento.
In questo senso e nei termini complessivi di sensibilità ai valori storico-artistici e manifatturieri la comunità risponde alle proposte del nostro Museo, soprattutto da parte di soggetti ed enti culturali territorialmente prossimi o contigui.
Quali chiavi di lettura il Museo della Ceramica in Cotto Veneto vuol fornire al visitatore?
La mission stessa del Museo ne indica la funzione di sorreggere una narrativa aziendale intorno all’impresa e ai suoi prodotti, volta a far emergere all’interno i valori e le pratiche culturali fondamentali dell’organizzazione (cultura aziendale), ad aiutare le persone a costruire un senso collettivo si sè(identità aziendale), a supportare e alimentare le strategie dell’impresa.
L’insieme delle collezioni, che copre un arco temporale dal 1600 circa ai nostri giorni, e che si segnala per ampiezza tematica ed eclettismo, comprende un cospicuo patrimonio di mattonelle, inizialmente base della raccolta, per spaziare a suppellettili, oggetti d’arte e di cultura quotidiana fino ad importanti esemplari di design del Novecento.
Accanto ad essi figurano, in apposite sezioni dedicate all’atelier e all’archivio, gli esiti delle collaborazioni dei numerosi artisti che si sono cimentati nella creazione per Cotto Veneto di pannelli e piatti d’autore.
L’intreccio fra cultura d’impresa e “cultura alta”, sotteso al Museo, consente a quest’ultimo di fungere anche da principale medium di comunicazione della mission aziendale : “Creare bellezza. Veicolare cultura. Fare della cultura della bellezza il proprio core business”.
Un gioco di rimandi tra impresa e Museo attiva infatti processi di innovazione, diviene occasione di ricontestualizzazione della tradizione di Cotto Veneto e di elaborazione di storie su cui costruire i prodotti, che sono alla base di un tangibile impianto narrativo di brand.
Questi processi attingono fortemente al mondo delle arti visive, delle sperimentazioni espressive e dei loro linguaggi, quale humus d’incubazione creativa e progettuale che alimenta la complessità e la molteplicità dell’innovazione.
Informazioni:
Museo della Ceramica Cottoveneto
Vicolo Tentori 12 Carbonera (Tv)
Tel: 0422 4458
Fax: 0422 445498
cottoveneto@cottoveneto.it
Orario
Lunedì – Venerdì
8:30- 12:30 e 14:30-18:00
Sabato chiuso
Gruppi su prenotazione
Ingresso gratuito