Il Protocollo di Ky?to (1)o  ha compiuto i suoi primi quattro anni, dalla firma di 55 nazioni maggiori produttrici di gas inquinanti al mondo: l’obiettivo è abbattere entro il 2012 il 5% delle emissioni nocive che vengono immesse nell’atmosfera. Il Presidente statunitense Barak Obama ha incluso fra i capo-saldi del suo programma il cosiddetto Green Deal, ovvero la concentrazione di tutte le risorse economiche e industriali per investire sulle energie rinnovabili.
L’attenzione mondiale è accesa e non c’è agenda politica che non includa temi ecologici. Anche il mondo della cultura e dell’arte risuonano a questa emergenza, attraverso una complessità di approcci, stimolando il dibattito internazionale sia con denunce sia con proposte di alternative creative: progetti curatoriali, azioni di artisti, simposi, festival, biennali, concorsi lanciati da agenzie pubbliche, aziende che abbracciano temi di sostenibilità e promuovono progetti artistici per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Si parla di Trash art (2) , letteralmente “arte fatta con i rifiuti”, fin dagli anni 50. Ma già Marcel Duchamp con il ready made, ha “sdoganato”l’oggetto di uso comune attribuendogli un’aurea simbolica. Questa sperimentazione si è estesa all’uso più disparato degli oggetti e degli scarti, come nella Pop Art, l’Arte Povera, o con figure come Daniel Spoerri con i suoi “Quadri-trappola” (“Fallenbildern“), Robert Rauschenberg, Alberto Burri…fino al vivente e giovane Justin Gignac che raccoglie e cataloga la spazzatura della città di New York, vendendola a metri cubi .
Joseph Beuys ha sostenuto moltissime riflessioni ecologiche attraverso la sua sciamanica militanza artistica, influenzando non poche generazioni di artisti. Alcune riproposizioni sono allo Spazio Thetis, fra gli eventi collaterali della 53.a Biennale di Venezia. Grazie alla curatrice Lucrezia De Domizio Durini, Marco Bagnoli e Vitantonio Russo hanno lavorato sul tema“Is it possible? Nature and Economy Together?”, portando avanti istanze beuysiane .

Non solo gli artisti scelgono gli scarti come strumento espressivo e della propria personale poetica e ricerca, ma sempre più eventi corali nascono con l’intenzione precisa di sensibilizzare il pubblico su tematiche ecologiche, di sostenibilità e responsabilità sociale, attraverso la pratica del “fare sistema”, creando un linguaggio di critica sociale che sia propositivo e creativo.
Un esempio molto interessante proviene dalla città di Barcellona, che da quattro anni ospita il Drap Festival, Festival Internazionale del Riciclaggio artistico di Catalunya .
Promotore dell’evento è l’Associazione Drap Art, costituita nel 1995, con l’obiettivo di diffondere la cultura del riciclaggio artistico con corsi, festival, eventi in tutta Europa, stimolando le nuove generazioni a convertire i rifiuti in creatività, per trasformare la protesta al consumismo in proposta positiva, base per diffondere la cultura della sostenibilità.
Per l’edizione del 2009, che avrà luogo dal 18 al 20 dicembre, le sedi coinvolte sono il CCCB, il MACBA e l’associazione FAD (Fomento de Cultura Y Diseño): in questa ultima sede verrà presentato un progetto work in progress.
Singolare registrare come alcuni Festival e Biennali si manifestino in zone geografiche di particolare rilevanza naturalistica oppure in terre estreme: lontano dall’urbanità delle grandi metropoli i segni dei cambiamenti climatici si manifestano con maggiore evidenza. E allora nascono iniziative culturali per porre l’accento a questo fenomeno sfrenato.
Un esempio è il Festival della Posidonia dell’Isola di Formentera , che ha appena avuto luogo (22-24 maggio): nato con l’obiettivo di salvaguardare l’alga più diffusa nei nostri fondali marini, elemento chiave nella preservazione degli ecosistemi costieri del Mediterraneo, ha come obiettivo quello di connettere ecologia, turismo e il mondo dell’arte, coinvolgendo attori locali e internazionali. Il programma del Festival è ricco e completo: tavole rotonde, concerti, spettacoli teatrali, una Eco Fiera con le realtà imprenditoriali più rilevanti dell’Isola, orientate alla produzione ecologica e sostenibile. Molti artisti della Drap Art partecipano con istallazioni nelle location principali della manifestazione, o attraverso parate colorate.
Attraverso il sito è possibile leggere i dossier delle edizioni precedenti con i dati di partecipazione e adesione del pubblico.
Vicina all’esperienza di Formentera e nata per volontà del Governo delle Isole Canarie, la Biennale di Architettura, Arte e Paesaggio, alla sua seconda edizione conclusa a maggio del 2009 : un evento interamente finalizzato alla riflessione sull’Ambiente, tema di grande attenzione per l’Arcipelago che vive su un delicato ecosistema. Architetti e Artisti chiamati a dibattere sul futuro dei paradisi naturali come questo, divulgando alternative alla logica del consumo imperante. Anche l’VIII Biennale di Sharjah del 2007 ha affrontato il tema dell’Ecologia, dichiarando la sua presa di posizione già dal titolo “Natura Morta. Arte, Ecologia e politica del cambiamento”.
Da poco conclusa – 31 maggio – la seconda Biennale Internazionale della Fine del Mondo , dal titolo “Intemperie”: nata a Ushuaia in Patagonia grazie alla Fundación Patagonia Arte & Desafío, all’interno del progetto del Polo Turistico Culturale della Fine del Mondo, è la prima Biennale argentina, con lo scopo di attivare attraverso l’arte, riflessioni profonde sulla contemporaneità. Nello stesso tempo richiama l’attenzione a quei luoghi delle periferie del mondo dove la natura prevale sull’urbanizzazione e dove i segni delle catastrofi ambientali sono più evidenti.
Anche in Italia assistiamo alla nascita di diversi progetti che mettono in dialogo l’arte contemporanea con istanze ambientaliste.
Eco Art Project, un serbatoio creativo per un pianeta più sano  alla sua prima edizione, è sia un concorso per artisti chiamati a interpretare con la loro creatività temi ambientali (sei sono i temi proposti: Clima; Energia; Foreste; Inquinamento; Riciclo; Eco-Sostenibilità) con due categorie, In Concorso e Fuori Concorso, sia un portale e social network dove continuare a discutere ed entrare in rete uniti dal comune interesse della sostenibilità attraverso la creatività.
In corso anche la mostra Green Platform, fino al 19 luglio, a cura di Lorenzo Giusti e Valentina Gensini, presso Strozzina CCC a Firenze , che oltre ad essere un ricco progetto curatoriale con artisti internazionali come gli Orta, Amy Balkin, Dave Hullfish Bailey, ma anche Alterazioni Video, Ettore Favini, Nicola Toffolini, tutti riuniti dalla comune riflessione sull’impatto e la sostenibilità delle attività umane sul Pianeta, è a tutti gli effetti tavola di discussione aperta al pubblico attraverso una fitta programmazione di incontri, workshops e progetti collaterali fra università e artisti. Inoltre è progetto editoriale con Moleskine, che ha prodotto un catalogo interamente riciclabile, con interessanti saggi di studio di diversi esperti della materia fra architetti, antropologi, manager, progettisti e giornalisti.
Lanciato anche il bando del Premio Terna, alla sua seconda edizione, dal tema “Energia= Umanità: Futuro=Ambiente ”: giovani artisti italiani, e da quest’anno anche giovani artisti italiani che risiedono a New York, ingaggiati nella riflessione sulle tematiche ecologiche.
Il PAV-Parco di Arte Vivente a Torino, fondato dall’artista Pietro Gilardi e Cittadellarte-Fondazione Pistoletto  sono i due centri culturali di riferimento da anni impegnati sulle tematiche ambientali, con una programmazione di workshops creativi e di didattica per le scuole orientate alla sostenibilità.
Da segnalare, fra azioni di arte pubblica e relazionale, i Parchi artistici: esposizioni a cielo aperto di opere d’arte che interagiscono con l’ambiente e la natura mettendo stimolando il fruitore all’ascolto dell’ecosistema, come ad esempio Arte Sella , oppure ArtePollino , progetto sostenuto dalla Regione Basilicata, piattaforma di incontro per enti pubblici e privati e catalizzatore di riflessioni sull’eco-turismo.
(1) La prima firma nel febbraio del 2005.
(2)Lea Vergine, Quando i rifiuti diventano arte. Trash rubbish mongo, Skira, 2006.
http://www.nycgarbage.com/index.html

Engineering for the Planet


http://www.drapart.org/
http://posidoniafestival.com/posidonia/.
http://www.bienaldecanarias.org/es/portada
http://www.bienalfindelmundo.org/
http://www.ecoartproject.org/index.php
http://www.strozzina.org/greenplatform/
http://www.premioterna.it/it/home
http://www.parcoartevivente.it/

Homepage


http://www.artesella.it/index.html
http://www.artepollinobasilicata.it/it/home.html