tv-europaFilm e programmi televisivi “made in Europe” continuano ad attirare i telespettatori europei. Da uno studio indipendente, realizzato per conto della Commissione europea, risulta che le opere prodotte in Europa occupano circa tre quarti della fascia oraria di maggiore ascolto delle emittenti europee.
La presenza di opere europee nei nuovi media, come il video a richiesta (video on demand), è incoraggiante ma occorre sottoporre ad una rigorosa verifica la sua conformità alle nuove norme audiovisive europee. Queste norme, destinate a garantire la diffusione delle opere europee, sono state completate nel 2007 con misure specifiche per i nuovi media che tutti gli Stati membri dovranno applicare entro il dicembre 2009.
Lo studio misura per la prima volta il tempo che i telespettatori dedicano all’ascolto di programmi europei. Gli studi precedenti misuravano soltanto la quota ad essi riservata nel palinsesto. Da tale studio risulta che programmi e film europei e indipendenti sono assai popolari. Nel 2007, programmi e film europei hanno rappresentato il 74% del tempo di ascolto, il 75,5% nella fascia oraria dalle 18 alle 23, e i telespettatori dell’UE hanno dedicato il 33,4% del loro tempo di ascolto a produzioni europee indipendenti.
La maggior parte dei servizi di video a richiesta delle reti televisive offre quasi soltanto contenuti europei: oltre il 90% dei canali televisivi interrogati indicano che una quota superiore al 75% dei rispettivi cataloghi a richiesta è europea. I servizi indipendenti di video a richiesta promuovono invece in misura assai inferiore le produzioni europee: in effetti il 25% dichiara di proporre meno del 25% di tempo di ascolto europeo nel proprio catalogo. È pertanto importante sorvegliare lo sviluppo delle offerte di video a richiesta nell’UE per sostenere la promozione di un contenuto culturalmente diversificato.
Lo studio, basato su un campione rappresentativo dei canali televisivi e dei servizi associati nell’intera Europa, è stato condotto per conto della Commissione europea allo scopo di analizzare la promozione delle opere europee da parte delle reti televisive e dei servizi a richiesta, in 30 paesi, come previsto dalle norme audiovisive europee. Lo studio propone inoltre metodi per valutare la presenza di contenuti europei e gli investimenti in tali contenuti da parte dei servizi di video a richiesta. Infine esso incoraggia Stati membri e servizi a richiesta a definire orientamenti per misurare l’importanza del contenuto “made in Europe” nell’ambito dei servizi a richiesta.

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