Spazio Thetis è un luogo che ospita e promuove giovani artisti supportando, anche economicamente, progetti di altissimo livello culturale. Il suo ruolo è quello di essere una grande opportunità per tutti i progetti, anche quelli più visionari, dove la competenza resta l’elemento cardine, che altrimenti rischierebbero di non essere realizzati. In dodici anni sono stati presentati quasi quaranta progetti e ospitati artisti come Beverly Pepper, Pinuccio Sciola e Enrico Tommaso de Paris, fino alle collaborazioni con i Musei Civici di Venezia e l’Università IUAV.
L’Arch. Antonietta Grandesso, oggi responsabile culturale di Spazio Thetis, con grande entusiasmo dice: “Non potevamo  pensare di risiedere all’Arsenale, un’area così bella, e tenerlo tutto per noi. La scelta di promuovere e creare un luogo privilegiato per il contemporaneo, è stata quasi naturale e per certi versi ineludibile, la ricerca sia essa in campo scientifico che in campo artistico ha la stessa metodologia di processo e per questo abbiamo trovato piena convergenza di obiettivi nelle varie espressioni del contemporaneo”. Spazio Thetis nasce infatti in concomitanza all’apertura dell’azienda: “non erano passati che pochi giorni dall’apertura di Thetis (1997) – ricorda l’Arch. Grandesso –  che Spazio Thetis inaugurava una mostra dell’artista americano Robert Morris ideata e prodotta dall’Associazione Culturale Nuova Icona”.

La dimensione etica e la creatività sono, tutt’oggi, fattori intrinseci nei presupposti aziendali di Thetis S.p.A., azienda che ha saputo coniugare economia, conoscenza e ambiente attraverso processi e modelli organizzativi innovativi e complessi, dove per complessità si intende il coordinamento di saperi differenti e il continuo adattamento e rielaborazione del contesto di riferimento.
Il progetto Thetis è originale fin dalle sue origini in quanto nasce dalla tesi di laurea dell’Arch. Grandesso, “Arsenale quale destinazione d’uso? Un Polo delle tecnologie del mare”; una tesi di tipo sperimentale che ha analizzato sia gli aspetti economici e sociali che le ricadute sul territorio e che ha contribuito a concretizzare obiettivi imprenditoriali e di ricerca già presenti a Venezia. Essa aveva già in sé le principali caratteristiche di quella che è oggi Thetis: l’eccellenza da una parte e la consapevolezza che la riqualificazione di un luogo così importante come l’Arsenale dovesse presentare delle caratteristiche molto pregiate sotto tutti i punti di vista.

Il restauro di tutti i capannoni dell’Arsenale Novissimo stanno oggi per essere conclusi e nei prossimi mesi altre importanti realtà veneziane, come il Consorzio Venezia Nuova e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, si insedieranno in quello che un tempo era il cuore dell’industria navale di Venezia. L’opera di ristrutturazione dell’Arsenale operata da Thetis ha aperto un nuovo modo di interpretare il concetto di riqualificazione. “Per primi a Venezia, e di questo abbiamo avuto ampi riscontri in Unione Europea, – spiega l’Arch. Grandesso – abbiamo elaborato, con risultati assolutamente positivi, il concetto di “riuso” attraverso un intervento che non fosse solamente finalizzato al restauro bensì all’opportunità di far rivivere questi luoghi e quindi ponendo l’attenzione anche alle esigenze di lavoro del XXI secolo”.

Lo Spazio Thetis quindi, è solo uno degli aspetti innovativi e di pregio di un’azienda dalla storia affascinante. Thetis S.p.A. prende avvio infatti da un “comitato di realizzazione di un polo delle tecnologie del mare all’Arsenale di Venezia”. Dopo essere stato presentato alla città e accolto con grande entusiasmo, diventa Consorzio con maggioranza di capitale pubblico e riceve fondi europei finalizzati alla riqualificazione di aree degradate. Successivamente diventa società consortile per azioni fino ad essere oggi una Società per Azioni con un capitale di 11 milioni di euro e che annovera tra i propri soci soggetti sia privati sia pubblici. La società, con un fatturato di circa 20 milioni di euro, impiega 150 persone altamente qualificate, con forte presenza di donne e un’età media di 36 anni. Il 60% del personale è coinvolto, ogni anno, in attività di formazione e l’investimento in ricerca e sviluppo rappresenta circa l’8% dei ricavi.

Una delle strategie di sviluppo di Thetis S.p.A. è proprio la capitalizzazione delle conoscenze, un metodo applicato in tutte le aree di business. L’azienda sviluppa infatti progetti di investimento in cui utilizza esclusivamente risorse interne per lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie.
Recentemente la divisione Ingegneria dei sistemi intelligenti dei trasporti (ITS) ha implementato un nuovo modello di sistema di bordo per la gestione di flotte di trasporto pubblico, che consente, a bordo dell’autobus, di calcolare e fornire informazioni sui tempi di percorrenza, coincidenze con altre linee o treni, annunci video e audio al pubblico, integrando anche funzioni per la video-sorveglianza ed il conteggio dei passeggeri.
Progetti come questo hanno permesso, in questi anni, di offrire a committenti esterni risorse per migliorare la mobilità delle persone e delle merci in relazione all’impatto ambientale e alla vivibilità delle città. Tre sono le parole chiave dell’approccio di Thetis S.p.A. nel settore ITS: innovazione, integrazione e partecipazione. Lo staff aziendale infatti si propone non solo come fornitore di un prodotto altamente tecnologico ma come un partner capace di affiancare il committente in un approccio innovativo ai problemi. Trattandosi, in questo caso, di committenti di tipo pubblico come i Comuni, è inevitabile gestire il cambiamento: integrazione e partecipazione quindi aiutano i diversi attori (commercio, urbanistica, ambiente, gestione del tempo libero) a comprendere i processi tecnologici e a saperli comunicare. Non basta infatti dotarsi delle tecnologie ma è necessario affiancare il committente nella ristrutturazione dei processi aziendali e assicurarsi che gli utenti conoscano e utilizzino i nuovi servizi.
L’utilizzo di tecnologie ITS per il trasporto delle merci e delle persone ha immediati riflessi sugli utenti creando efficienza e migliorando la qualità della vita. Per esempio, Thetis S.p.A. ha fornito alla Città di Bologna un pacchetto che attraesse le persone verso il trasporto pubblico per ridurre il traffico privato e le conseguenti emissioni inquinanti: è stato infatti fornito un sistema di bordo per gli autobus che, calcolando anticipi e ritardi, permette di determinare i tempi di passaggio delle fermate.
Per quanto riguarda il commercio, l’azienda partecipa al progetto Freilot, cofinanziato dalla Comunità Europea, per la riduzione di emissioni di CO2 legate al trasporto merci. In questo ambito Thetis S.p.A. metterà a disposizione un sistema per la prenotazione dinamica delle aree di carico/scarico in ambito urbano. Il prodotto, attualmente in fase di test a Londra, permette di evitare situazioni di camion parcheggiati in seconda fila e di camion che continuano a circolare alla ricerca di una zona di sosta.

Ulteriore conferma delle potenzialità di questo approccio, ossia lo sviluppo sul campo di nuove competenze, è la recente apertura della divisione Ingegneria dei sistemi della conoscenza. Il Dott. Giannandrea Mencini, responsabile dell’area Gestione della conoscenza, spiega come questa area di business sia nata da un’esperienza interna. Gestire la conoscenza di un’azienda significa ordinare e non disperdere, attraverso un complesso lavoro di archiviazione, tutte le informazioni reperite o create durante l’espletamento delle differenti commesse. L’obiettivo è quello di migliorare l’avvio dei nuovi progetti utilizzando, innanzitutto, le informazioni già a disposizione in azienda, diminuendo così quindi le ore dedicate alla ricerca di informazioni. Oltre ad essere presente un responsabile per la gestione delle informazioni e dei contenuti, la Dott.ssa Roberta Lazzarini, la divisione ha strutturato un integrato sistema di comunicazione e condivisione della conoscenza tra i diversi settori operativi.
Ad oggi l’azienda è dotata di un efficiente sistema intranet, Thetisnet dove ogni collaboratore può trovare informazioni sulle commesse in corso e reperire materiale utile al proprio lavoro. Per migliorare anche il clima interno e il senso di appartenenza il sito internet di Thetis è dotato di una company tv dove, attraverso il mezzo video, vengono illustrati i progetti in corso di realizzazione, la partecipazione a meeting internazionali o gli eventi culturali ospitati nello Spazio Thetis.
Il passo successivo sarà – spiega il Dott. Mencini – quello di migliorare le logiche della comunicazione interna attraverso la creazione di una redazione diffusa con veri e propri corrispondenti per le diverse aree di business”. A questo potrà essere affiancata anche una serie di mini-siti internet per ogni commessa, nel quale ogni collaboratore potrà gestire il proprio planning, visualizzare la time-line completa e inserire, con un metodo di auto-archiviazione, informazioni e risultati del progetto.

Visualizzare quindi Thetis S.p.A. come un sistema complesso significa visualizzare un sistema in cui sono diversamente coinvolti numerosi fattori formalmente indipendenti: dallo Spazio Thetis alla divisione Ambiente e Territorio fino alla Conoscenza e alla Ingegneria Civile. Fattori che, attraverso un management innovativo, potremmo dire adattativo, ossia che non si limita a reagire passivamente agli eventi, riescono a comunicare, gestire i cambiamenti e auto-organizzarsi.
Thetis S.p.A. rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale, ma ciò non significa che sia un caso unico. Utili e di buon auspicio sono le parole di Waldrop: “Le specie si evolvono per garantirsi migliori probabilità di sopravvivenza nell’ambiente in continua trasformazione, e lo stesso fanno le aziende e le industrie”(1).

Note:
1. Morris Mitchell Waldrop, Complessità. Uomini e idee al confine tra ordine e caos, Instar Libri, Torino, 2002

Riferimenti:
www.thetis.it
http://thetis.hdvideo.it/index.php