Verso una geografia del turismo sostenibile

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Il volume di Enrica Lemmi rappresenta un’ideale prosecuzione di uno studio di vent’anni fa dal titolo “Geografia del turismo. Dallo spazio visitato allo spazio consumato”, curato da Lozato-Giart. In questo testo, l’autrice riprende le redini dello studio dei processi di sviluppo del fenomeno turistico sviluppati dal precedente testo, con particolare riferimento ai caratteri odierni che lo contraddistinguono.
Come riferisce il sottotitolo, infatti, la situazione oggi vede un’offerta turistica fortemente frammentata, in risposta ad un target altrettanto segmentato, esigente e preparato, che si dimostra sensibile agli aspetti legati alla qualità oltre che alla quantità dei servizi offerti. In tale ottica si inserisce appieno il concetto di sostenibilità ambientale, a cui viene fatto riferimento nel sottotitolo del volume. In particolare, come si legge nei capitoli iniziali, con il concetto di turismo sostenibile, s’introduce una nuova relazione simbiotica tra turismo e territorio, unita alla concezione di ambiente come “valore intrinseco” per le località turistiche e come variabile fondamentale e irrinunciabile del sistema turistico stesso. Tale valorizzazione turistica risponde al tentativo di favorire una maggiore spontaneità del momento turistico, andando in controtendenza con le logiche del turismo di massa, che presentano una forte polarizzazione spaziale e temporale nelle destinazioni tradizionali dei Paesi sviluppati (i cosiddetti prodotti turistici indifferenziati per “luogo-tipo”).
Il valore aggiunto del volume risiede nella capacità di fornire un quadro esaustivo delle dinamiche, dei modelli e dei processi di sviluppo turistico, esaminati nella prima parte, in cui emerge l’esigenza di approfondire la nuova sensibilità ambientale introdotta con il concetto di turismo sostenibile. Come precisa l’autrice, “si tratta di pensare al fare turismo come a un momento di fruizione d’insieme del territorio, come ad una esperienza unitaria sulla base di una spinta motivazionale maggiormente attenta ad aspetti di diversità, autenticità, e, non da ultimo, di tendenza”. In questa prospettiva si devono leggere anche i riferimenti alle politiche europee mirate a proporre modelli di sviluppo ad alta compatibilità ecologica, sociale ed economica, criteri base su cui impostare un rapporto corretto e produttivo fra turismo e territorio.
La seconda parte affronta le diverse tipologie del turismo (balneare, urbano, rurale, termale, dei parchi, montano), con particolare riferimento all’area del Mediterraneo, elementi già approfonditi nella parte introduttiva del testo, curata da Berardo Cori.
L’ultimo capitolo raccoglie alcune riflessioni conclusive, che l’autrice propone in vista dell’applicazione concreta di forme di turismo sostenibile. L’approccio che viene definito come più opportuno è quello della programmazione bottom-up applicata allo sviluppo locale, vale a dire politiche negoziate che mettano in pratica un sistema condiviso di valutazione delle risorse turistiche, che beneficiano anche delle diverse componenti della società locale. In altre parole, la geografia del turismo sostenibile, per creare vero sviluppo del territorio, deve percorrere una via, indicata come preferenziale e auspicabile, che è quella in grado di riaffermare il valore sociale, oltre che economico, delle risorse turistiche.

Dallo “spazio consumato” ai luoghi ritrovati
Verso una geografia del turismo sostenibile
Enrica Lemmi
Franco Angeli euro 23,50
pp. 240
ISBN: 9788856806298
www.francoangeli.it