Culture21 srl – Gruppo Monti&Taft Ltd
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Nell’anno del 60° Anniversario della realizzazione dell’opera rosselliniana Stromboli – Terra di Dio nasce il Museo del Cinema di Stromboli, luogo ideale dove raccogliere e restituire all’isola la sua memoria cinematografica che, in attesa dell’allestimento fisico vive principalmente nella dimensione virtuale del web “caratteristica del suo approccio trasversale, multimediale e orgogliosamente indipendente”. Tafter intervista Alberto Bougleux, ideatore e direttore artistico del Museo, e Ornella Costanzo, responsabile della Produzione esecutiva e della progettazione.
Nascita del progetto – Quali attori sono stati coinvolti a livello di progettazione e finanziamento?
Il progetto nasce da due stimoli differenti: il cinema nobile di Rossellini, dei Fratelli Taviani e Nanni Moretti, autori che hanno reso celebri le nostre isole nel mondo e le esperienze sul territorio, quali i corsi di formazione incentrati sui mestieri del Cinema, attivi dal 2004, e che vedono la loro espressione più recente nei laboratori di animazione che l’associazione La stanza dello Scirocco, nostro partner, ha attivato in collaborazione con le scuole elementari di Lipari.
Storia del Cinema e realtà locale convivono nella duplice veste museale e formativa del progetto, scelta non solo per mantenere viva l’attenzione sul recupero della memoria cinematografica locale, ma per trasformarla in un’iniziativa dedicata alle giovani generazioni che abitano questo territorio, interessante località turistica d’estate e luogo fortemente svantaggiato nei mesi invernali.
Dal punto di vista finanziario il progetto nasce in modo totalmente indipendente, dalla volontà di ampliare un’esperienza di mappatura di contenuti già in circolazione, accessibili principalmente sul Web e di sviluppare canali tematici specifici quali quelli cinematografico e formativo (a breve sarà inaugurato quello degli home-movies, mentre sono in fase di definizione i canali dedicati alle istituzioni televisive e alle video produzioni indipendenti che riguardano l’intero arcipelago eoliano).
I partner che sostengono e promuovono il Museo del Cinema di Stromboli sono le associazioni ZaLab, coinvolta nel progetto Lapa TV (progetto sperimentale di formazione alla produzione video per le scuole medie) e La Stanza dello Scirocco, giovane associazione di Lipari.
“Il Museo del Cinema di Stromboli, in attesa del suo futuro allestimento fisico, vive principalmente nella dimensione virtuale del web, che è cifra caratteristica del suo approccio trasversale, multimediale e orgogliosamente indipendente”. Come si è giunti alla scelta della dimensione virtuale del web? Quali sono gli scopi che ci si è prefissati di raggiungere attraverso l’utilizzo di strumenti quali il blog e il social network?
Internet non è stata una scelta di ripiego per mancanza di finanziamenti, ma una scelta strategica di massima trasversalità, fondata sulla volontà di rendere accessibile la realtà del Museo al di là delle Isole Eolie. Considerato che l’utilizzo di blog e social network negli ultimi tempi è aumentato notevolmente, abbiamo voluto sfruttare le possibilità offerte da questi mezzi di comunicazione per raccogliere opinioni, esperienze ed idee per lo sviluppo del progetto. I riscontri sono stati molto positivi: duecento contatti sul nostro profilo Facebook, commenti, votazioni soddisfacenti della video gallery attivata su Youtube, richieste di collaborazione, invio di materiali e suggerimenti utili alla crescita del Museo. Inoltre, su un territorio sul quale è difficilissimo fare fund-raising, le nuove tecnologie ed Internet ci permettono di diffondere contenuti culturali pur non avendo ancora uno spazio fisico dove renderli fruibili e di esistere non solo nella limitata realtà locale, ma, soprattutto, al di fuori di essa.
Quali sono stati i progetti precedentemente realizzati, a livello nazionale ed internazionale, a cui si è guardato per la realizzazione del Museo, ed in particolare per la scelta della dimensione virtuale del web?
I musei del cinema già esistenti, come quello di Torino, sono stati riferimenti necessari durante la fase di ideazione, ma il nostro progetto vuole guardare maggiormente alla realtà locale, non nazionale: il nostro intento è quello di valorizzare il patrimonio del luogo, non intendiamo parlare di Cinema a tutto tondo come il Museo di Torino.
Per quanto riguarda l’uso del virtuale e del Web, un grande punto di riferimento è stato il Sardegna Digital Library, progetto pilota della Regione Sardegna, che si prefigge di documentare i molteplici aspetti culturali dell’isola attraverso contenuti digitali, testuali e multimediali, prodotti da grandi partner tecnologici quali Tiscali e non solo.
Dal virtuale al reale – Tra i collaboratori alla realizzazione del progetto troviamo Studio Azzurro, importante riferimento italiano per gli allestimenti tecnologici ed interattivi. Come verrà allestito il Museo del Cinema di Stromboli? La dimensione tecnologica rimarrà centrale per lo sviluppo fisico del Museo e per il coinvolgimento del visitatore?
L’impegno richiesto per la realizzazione del passaggio alla struttura materiale è ovviamente superiore rispetto all’allestimento on-line, sia in termini economici che istituzionali, perché implica la concessione di uno spazio permanente in cui possa essere sviluppato anche l’aspetto didattico del progetto.
Abbiamo guardato alla realtà di Studio Azzurro come punto di riferimento per la specificità degli allestimenti museali e di spazi partecipativi e narrativi, tecnologici ed interattivi: Studio Azzurro ha concesso il patrocinio artistico riconoscendo la validità del progetto del Museo del Cinema di Stromboli ed è stata stretta una partnership di tipo tecnologico in vista della trasposizione dalla dimensione virtuale alla dimensione fisica del Museo.
In occasione della Mostra per il 60° anniversario di Stromboli – Terra di Dio di Rossellini, è stato definito nel dettaglio un possibile piano di allestimento del Museo: abbiamo immaginato gli spazi, i contenuti, le installazioni tecnologiche che vorremmo inserire e le relative modalità di interazione dei visitatori.
L’idea è quella di creare un percorso suddiviso in tre tappe: si parte dall’esposizione fotografica dedicata alla permanenza di Rossellini a Stromboli: foto di scena e frammenti dei diari di lavorazione reperite presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, cui sono affiancate memorie popolari quali brevi interviste ed recuperate presso chi partecipò alle esperienze cinematografiche del grande cinema girato sull’Isola.
La seconda parte consiste di una video-installazione, luogo di incontro tra il film Stromboli – Terra di Dio e l’isola: una multi-proiezione del film lungo la quale smontare la pellicola per restituirla al territorio ri-assemblandola non secondo l’asse narrativo originale, ma cercando di ricostruire una geografia rosselliniana dell’isola.
Il terzo capitolo è definito da uno sviluppo esterno del percorso espositivo coivolgente la comunità di Stromboli: l’idea è quella di proiettare piccoli frammenti del film in concomitanza con concerti, performance ed eventi dislocati in diversi luoghi del centro abitato, così che il museo non sia solo un luogo nel quale si va, ma sia esso il territorio stesso.
“Il Museo del Cinema di Stromboli si rivolge al più ampio pubblico dei cinéphiles erranti, dei critici, dei turisti curiosi e dei molti amanti, fedeli o occasionali, dell’isola. Ma più di tutti il Museo si rivolge alle giovani generazioni di isolani, perchè conservino consapevolmente l’eccezionale patrimonio, non solo naturalistico, di cui sono gli eredi e custodi”.
L’approccio virtuale sta contribuendo a dare maggior visibilità al progetto e a coinvolgere maggiormente la comunità locale? Quale ruolo stanno ricoprendo gli enti locali nello sviluppo del progetto? La costituzione del Museo del Cinema è stata inserita in un programma di sviluppo turistico più ampio?
Per quanto riguarda gli Enti Locali, ad oggi, possiamo contare solo sul patrocinio del Comune di Lipari; stiamo lavorando per convogliare sul progetto nuovi investimenti da parte di soggetti indipendenti locali e non, anche se con grande difficoltà data la marginalità del territorio.
L’attenzione da parte della stampa locale non manca e questo ci ha permesso di ricevere i primi feedback sulla partecipazione: televisioni locali ed internazionali ci hanno segnalato di essere in possesso di pellicole, parzialmente sconosciute dal grande pubblico, ma presenti nella memoria locale.
“La dimensione della rete dice anche che il Museo del Cinema di Stromboli guarda ben oltre Stromboli: in primo luogo verso il contesto locale dell’arcipelago, dove si candida ad essere il primo nodo di una più ampia Rete dei Musei del Cinema delle Isole Eolie, da sviluppare in collaborazione con analoghe iniziative dedicate al cinema sulle altre isole. E naturalmente verso il web e le sue risorse, fra le quali si propone come repertorio di accesso universale della memoria visiva di un luogo che è già patrimonio dell’umanità.”
Quale posto ricopriranno le nuove tecnologie nella costituzione della Rete Museale?
La volontà è quella di valorizzare la realtà territoriale attraverso l’indagine delle esperienze cinematografiche realizzate sulle isole, in particolar modo a Stromboli, con la consapevolezza che realtà simili siano riscontrabili su tutto l’arcipelago e possano perciò essere universalizzate all’interno della zona eoliana. Il Web risulta essere il mezzo migliore per la realizzazione di una rete, poiché offre la possibilità di far affiorare iniziative simili, autonome ed indipendenti, ed ugualmente finalizzate alla promozione culturale del territorio. Inoltre, considerando il flusso migratorio che fino ad anni recenti ha caratterizzato Stromboli e le Isole Eolie, abbiamo in programma la traduzione del sito per facilitare il recupero di memorie popolari utili all’ampliamento del progetto e a trasformare il Museo del Cinema di Stromboli in un centro di riscoperta identitaria.
La componente virtuale del Museo è dunque fondamentale per il progetto indipendentemente dalla realizzazione di uno spazio fisico, poiché gli permette di garantire e mantenere l’universalità del display dei contenuti del Museo stesso.
www.museodistromboli.it
http://museodistromboli.blogspot.com