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Intervista a Francesca Costi – direttrice artistica del progetto BoulevArt
BoulevArt è un grande evento che porta nelle strade di Parma l’arte a 360 gradi. Pittura, fotografia, musica, teatro, video e letteratura vedranno protagonisti oltre 300 giovani dai 14 ai 35 anni. Qual è l’obiettivo principale della manifestazione e quali i requisiti richiesti per partecipare?
BoulevArt prima di essere un grande evento è un importante progetto di promozione e valorizzazione della creatività giovanile del nostro territorio. Il movimento debutterà sabato 26 settembre con il primo BoulevArt Day nel centro storico di Parma dove saranno coinvolti non solo 300 giovani artisti ma anche moltissimi esercizi commerciali che rimarranno eccezionalmente aperti fino alle 24, e i locali. BoulevArt è aperto a tutti gli artisti di tutte le discipline. Per iscriversi non si deve far altro che compilare il modulo d’iscrizione presente sul sito www.boulevartparma.it o farne richiesta all’indirizzo info@boulevartparma.it. Al modulo si chiede di allegare anche un curriculum vitae, una foto e un portfolio digitale contenete le proprie opere, siano esse opere d’arte, fotografie, mp3… Unico vincolo l’età compresa dai 14 ai 35 anni e l’appartenenza alla città di Parma.
Il 26 settembre, 2009, giorno del debutto ufficiale, Parma conoscerà la sua piazza del Teatro, borgo del Fumetto, vetrine della Pittura, bazaar della fotografia e angolo della lettura. Nella settimana scorsa, già ci sono stati degli “assaggi”, con delle anteprime in alcuni negozi e locali. Qual è stata la risposta della popolazione locale a questo evento? Parma è abituata a questo genere di iniziative diffuse?
No, direi di no ma fortunatamente sta rispondendo con grande entusiasmo e anche, potremmo dire, con una sorta di simpatia. All’interno delle anteprime, che precedono l’evento vero e proprio abbiamo mostre di pittori ma anche le incursioni di un’associazione teatrale cittadina che, ad orari imprecisati nel corso della manifestazione, arriva a coinvolgere i cittadini in modo allegro e originale, inventando di volta in volta le scene da rappresentare. Per Parma questa è un’assoluta novità. Le persone non sono abituate ad essere coinvolte da artisti di strada vestiti di scena all’interno del tessuto cittadino.
Boulevart è promosso dal Comune di Parma Assessorato Benessere e Creatività Giovanile e dalla casa editrice Edicta. Quali sono le competenze dell’uno e dell’altro all’interno del progetto?
La casa editrice Edicta si è impegnata nell’organizzazione e nella coordinazione dell’evento coadiuvata dall’amministrazione comunale di Parma.
Da parte sua, la casa editrice ha realizzato un cd con 16 tracce appartenenti ad altrettanti gruppi musicali o solisti emergenti nel territorio di Parma facenti parte del progetto, un catalogo con 84 artisti, 42 pittori e 42 fotografi, e un album di tutti gli artisti che parteciperanno alla manifestazione del 26 settembre, riportante anche il numero di ogni artista, indispensabile per la votazione e la partecipazione al Premio abbinato.
A Boulevart è infatti associato un Premio, il BoulevArt Marella. In cosa consiste?
I più votati al BoulevArt Day, i più votati on-line e i più accreditati dalla commissione potranno ricevere un premio che non è prestabilito ma che verrà deciso in base al vincitore e insieme a lui. In questo senso, con il main sponsor Marella, società parmense di costruzioni, abbiamo ipotizzato un catalogo o una mostra personale nel caso il vincitore fosse un pittore o di un fotografo, un cd musicale nel caso si trattasse di un cantante o un gruppo musicale ed altri premi sempre e comunque tarati sull’artista e sulle sue necessità dal punto di vista professionale.
Secondo lei, il progetto potrebbe essere riproducibile da altre amministrazioni comunali in altri territori? Quali sono i punti cardine imprescindibili?
Ogni amministrazione comunale dovrebbe legarsi al territorio così come stiamo tentando di fare a Parma sfruttando le potenzialità che esso offre e che spesso vengono sottovalutate. I punti cardine, anche in questo caso, sono un’assoluta conoscenza del territorio di riferimento: la casa editrice Edicta, ad esempio, lavora sul territorio di Parma da 10 anni con prodotti quali il “Mese di Parma” , mensile che si occupa di attualità e spettacolo. Una realtà molto radicata nel territorio, quindi, che si sta avvalendo di altrettanti importanti sostegni, come le associazioni di categoria, Ascom Confcommercio e Confesercenti, la Camera di Commercio, l’Università di Parma, le Istituzione Biblioteche.
Arte e impresa si incontrano per i giovani. A testimonianza di ciò il contributo della Camera di Commercio di Parma, Confesercenti, Ascom Confcommercio e di molte attività commerciali attive nella città. Qual è il punto di contatto tra queste due realtà e quali i benefici che l’uno può trarre dall’altro?
Direi che il punto di contatto è la reciproca visibilità e promozione, ma anche l’intento comune di mantenere vivo e attivo il centro storico, un’area cittadina che oggi in modo diffuso risente dei cambiamenti urbanistici e sociali nonché economici. Unendo arte e commercio, con esposizioni nei negozi per esempio, non solo si valorizza la nostra città e il suo patrimonio, ma si crea un’occasione per fare incontrare diverse realtà dando vita ad un evento non solo artistico ma anche sociale.
BoulevArt non è un episodio occasionale. Il prossimo 30 gennaio 2010 è già in programma una seconda edizione presso l’Ikea di parma. Perché è stato scelto questo luogo?
L’Ikea di Parma è stata contattata per partecipare già al primo evento e i suoi responsabili ne sono rimasti favorevolmente colpiti tanto che fin da subito si sono offerti per la seconda edizione del BoulevArt Day. Lo spazio Ikea per le sue dimensioni e la sua posizione è un ottimo contenitore anche considerato l’elevato numero di artisti di cui di fatto disponiamo e che è in continua crescita.
BoulevArt si presenta inoltre come una vetrina per ogni giovane artista. Oltre che durante gli eventi in città, on-line ogni partecipante possiede una propria pagina personale con la quale può far conoscere le proprie opere. Si vuole creare dunque una rete di iniziative legate alle politiche giovanili? Quali sono le prospettive che si propone anche negli anni futuri?
Le prospettive sono quelle di creare una continuità di eventi, grandi e piccoli, in maniera sistematica, tale da portare l’arte nelle strade e vivere l’evento non come una situazione straordinaria e straniante bensì di ordinaria quotidianità. L’obiettivo è quindi quello di creare una rete di “clienti” ad hoc per le diverse categorie, oltre alle già esistenti presentazioni che la casa editrice continuerà a fare dei singoli artisti sulle proprie testate. In questo momento ogni soggetto che partecipa al progetto viene messo in contatto con gli altri creando delle sinergie preziose non solo per il singolo ma anche per il territorio stesso.