Dalla valutazione d’impatto alle implicazioni di policy in alcune esperienze umbre

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“Come le città ai tempi del Medioevo, che utilizzarono l’altezza di torri e campanili come simbolo della propria indipendenza, le città d’oggi utilizzeranno la presenza di un museo o l’organizzazione delle attività culturali come emblema della propria determinazione a perseguire nuove forme di sviluppo”.
Con questa emblematica citazione si apre la ricerca condotta da Bruno Bracalente e Luca Ferrucci, entrambi docenti di Economia e Gestione delle Imprese presso l’ateneo di Perugia. Obiettivo dell’analisi è quello di colmare, almeno in parte, una evidente arretratezza italiana nelle esperienze di valutazione dell’impatto economico delle attività culturali e di evidenziare, al contempo, il ruolo cruciale degli investimenti pubblici e no profit in eventi culturali al fine dello sviluppo economico locale.
In questa logica, si presentano tre casi studio aventi sede in Umbria, condotti da un team qualificato di ricercatori con competenze diverse (economisti, statistici e aziendalisti), che hanno sperimentato e identificato una metodologia di lavoro rigorosa, finalizzata alla valutazione dell’impatto economico locale dei diversi eventi culturali scelti. Le tre manifestazioni culturali e di spettacolo sono caratterizzate per essere concentrate nello stesso periodo (2007-2009) e nella stessa città, Perugia: il festival musicale Umbria Jazz, la mostra sul Pinturicchio e la mostra Da Carot a Picasso, da Fattori a De Pisis. Tre manifestazioni molto diverse tra loro che proprio per questa caratteristica sono state scelte per rappresentare la varietà dell’offerta culturale di una regione, l’Umbria (e in particolare Perugia) con una forte connotazione storico-artistica e al centro di un importante sistema produttivo locale manifatturiero e terziario; una regione che, tuttavia, non ha nella cultura un suo primario motore di sviluppo. Proprio in quest’ottica la ricerca si pone come obiettivo ultimo quello di identificare in che misura il sistema produttivo sia in grado di rispondere all’impulso delle attività culturali, venendo a configurarsi come reale motore di sviluppo per l’economia della città e del sistema locale.
Dopo i primi due capitoli introduttivi, in cui si esplora il contesto di analisi e i diversi aspetti del turismo culturale, dal terzo capitolo in poi si entra nel cuore dei dati emersi dalla ricerca, partendo dalla manifestazione Umbria Jazz, un evento musicale fortemente radicato nel territorio perugino che ha raggiunto, nel corso degli anni, una visibilità sia a livello nazionale che internazionale. L’approfondimento prende in esame sia gli aspetti organizzativi e finanziari connessi alla realizzazione dell’evento, sia l’impatto economico che tale manifestazione ha prodotto sull’economia locale, dipingendo un quadro piuttosto variegato, che riproduce un generale effetto positivo per lo sviluppo economico locale.
La stessa metodologia di ricerca empirica viene riprodotta anche nel secondo caso studio, ovvero la mostra del Pinturicchio a Perugia e Spello (febbraio-agosto 2008). In particolare, si legge come la peculiarità dell’evento abbia fatto emergere una tendenza riscontrata in tutte e tre i casi analizzati, ovvero come a livello locale sia concentrata la rete di fornitura dell’iniziativa come attività commerciali e ricettive, a beneficio del sistema economico locale, a fronte di una totale mancanza di fornitori locali specializzati nella prestazione di servizi avanzati (es. comunicazione).
Tali conclusioni si riconfermano anche nel quinto capitolo, dedicato all’evento tenutosi a Perugia dal 15 settembre 2008 al 18 gennaio 2009. Il quadro che emerge dalla mostra Carot- Picasso evidenzia, infatti, quanto emerso nei capitoli precedenti: il sistema locale è in grado di fornire sostegno adeguato alla realizzazione degli eventi culturali nella fornitura di beni e servizi legati all’allestimento delle locations e all’assistenza all’evento, generando esternalità positive per l’economia del territorio (soprattutto per le strutture commerciali e ricettive).
Gli ultimi capitoli raccolgono e sviluppano le considerazioni emerse nell’analisi empirica della parte centrale del volume, giustificando ampiamente con il supporto dei dati gli interventi finanziari a sostegno delle manifestazioni culturali esaminate.
Di particolare rilievo risultano essere i tre punti conclusivi, che sottolineano l’importanza  di un sistema di governance efficiente che sia in grado di istituire e rafforzare i diversi soggetti pubblici della policy, coordinati tra loro in modo da evitare la frammentazione e la ridondanza di iniziative. Legata a questo aspetto vi è anche la necessità di coinvolgere, sin dalla fase di progettazione, un maggior numero di soggetti locali, rafforzando, con le diverse competenze, l’identità e l’attrattività della manifestazione.
Va da sé che tali condizioni sono da proiettarsi nel lungo periodo, facendo degli eventi culturali una parte integrante della politica di marketing urbano, ponendosi come “base infrastrutturale” generatrice di innovazione sociale ed economica.

Eventi culturali e sviluppo economico locale
Dalla valutazione d’impatto alle implicazioni di policy in alcune esperienze umbre
A cura di Bruno Bracalente e Luca Ferrucci
Franco Angeli Edizioni 2009 Euro 33
ISBN: 978-88-568-1375-3
www.francoangeli.it