TipotecaItaliana01In provincia di Treviso, in una posizione centrale tra i due abitati di Cornuda e di Crocetta del Montello, in un’area ad altissima densità di aziende, molte delle quali famose in tutto il mondo, dal 2002 è possibile visitare il Museo del carattere italiano e della tipografia.
Si tratta di una straordinaria collezione di caratteri e di macchine da stampa che risalgono, in particolare, agli ultimi due secoli e che mostrano l’evoluzione della tecnica della stampa in un suggestivo percorso durante il quale si alternano esposizioni di caratteri e di attrezzature tipografiche, compositorie, officine di stampa, macchinari perfettamente funzionanti,  spazi dedicati alla didattica. Grande attenzione è riservata al “carattere”,  nelle sue forme  e tipologie, dalla xilografia alla fusione nelle varie leghe – tutti sapientemente archiviati e agevolmente utilizzabili – ma anche alla esposizione di affascinanti macchine da stampa manuali (monotype e linotype,  in particolare) dislocate lungo il percorso.

La suggestione dei luoghi – un ex canapificio ed una antica chiesa con foresteria, entrambi restaurati per la nuova destinazione – è sottolineata frequentemente da una serie di fotografie dell’Ottocento e del  Novecento che mostrano interni di officine tipografiche, con il personale impegnato nelle attività ordinarie.  Un’Italia che non esiste più ma che torna a vivere grazie alle testimonianze raccolte nel museo e all’impegno dei quattro fratelli Antiga che da 40 anni sono attivi in questo settore. Profondamente colpiti dall’evoluzione della tecnologia, eppure attenti alla conservazione e alla trasmissione delle conoscenze e delle tecniche del passato, con l’avvento del digitale si sono dedicati alla ricerca di quei macchinari e di quegli strumenti che venivano lentamente dismessi dalle aziende e che, una volta restaurati, hanno costituito il nucleo centrale del museo. Oggi questa realtà è profondamente strutturata ed offre interessanti servizi rivolti soprattutto ai giovani ma anche agli appassionati bibliofili e agli universitari ed è in continua espansione. Il museo pare riflettere, infatti, il grande successo dell’attività editoriale di Grafiche Antiga di cui si festeggiano in questi giorni i 40 anni di attività. Ed è un interessante esempio di  come le aziende possano e debbano investire in cultura, valorizzando non soltanto le proprie idee e attività ma anche la propria storia e l’intero territorio in cui operano. La tipoteca infatti, assolve numerose e rilevanti funzioni.
TipotecaItaliana02Se da un lato consente ai fratelli Antiga di preservare con una punta di nostalgia i ricordi e le esperienza del passato e di trasmetterli alle generazioni future, dall’altro permette la riqualificazione di un’area ad alta vocazione industriale. Il restauro dell’ex canapificio e della chiesa che ospitano il museo, infatti, ha consentito di valorizzare strutture che rischiavano di cadere nel degrado più profondo. Inoltre, l’idea di insediare le collezioni in tali edifici e all’interno di un’area fortemente connotata dall’attività industriale, ha permesso di instaurare un forte legame con la cultura, mutando, seppure solo parzialmente, il carattere dei luoghi, modificandone l’immagine e la percezione. L’area di Crocetta del Montello si apre alla cultura e alla valorizzazione del patrimonio e diviene famosa nel mondo (molti sono, infatti, i visitatori europei e statunitensi)e tra i cittadini per la sua cultura, oltre che per essere la sede di alcune tra le più rilevanti aziende italiane.
 Il caso della Tipoteca può essere considerato un classico esempio di buone pratiche nell’ambito del rapporto tra azienda e cultura e in particolare nell’impegno a preservare e valorizzare il patrimonio culturale, secondo lo spirito della più moderna responsabilità sociale d’impresa. Un valore che oggi sembra essere più condiviso, nonostante permangano  una qualche diffidenza e una certa difficoltà ad investire, causate anche dalla delicata congiuntura economica.  Ma le prospettive per il futuro non possono che essere ottimistiche, con l’auspicio che le Grafiche Antiga diventino modello per molte altre aziende, a vantaggio del territorio e delle comunità locali.