festival del film di roma

Nata come una festa pensata per chi il cinema lo fa, lo fa vedere e lo racconta, la kermesse che la città di Roma dedica all’industria cinematografica, ormai da quattro anni, si presenta oggi solo con il nome di Festival Internazionale del Film, forse per rispondere ad esigenze di maggiore chiarezza comunicativa, forse per dimostrare di aver raggiunto una certa maturità. L’idea di ospitare una grande manifestazione legata al mondo del cinema nella città che per tanti anni è stata lo scenario privilegiato di importanti produzioni cinematografiche ha riscosso fin da subito una risposta molto positiva da parte del grande pubblico, a scapito di quanti hanno visto nel Festival del Film di Roma un inutile doppione della Mostra del Cinema di Venezia.
I risultati emersi da un’indagine curata dalla Fondazione Rosselli in collaborazione con Spazi Comuni sul pubblico e sull’impatto economico del Festival Internazionale del Film di Roma – effettuata durante l’edizione 2008 -, parlano di un 70% degli intervistati che hanno dichiarato di essere molto soddisfatti sia complessivamente del Festival sia della qualità della manifestazione, con l’87% del campione che vorrebbe fare del Festival un appuntamento fisso. Un evento che ha saputo catturare anche l’interesse degli operatori nazionali ed esteri, che hanno espresso una piena soddisfazione per quanto riguarda qualità e quantità dei meetings di lavoro, livello delle presenze e dei risultati raggiunti in tema di compravendita di film, con l’unanime invito a sviluppare ulteriormente questo importante appuntamento professionale. Giunto alla sua quarta edizione – in programma dal 15 al 23 ottobre presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma -, il Festival sembra non deludere le aspettative con 137 lungometraggi e documentari, 14 film in concorso nella Selezione Ufficiale, 9 premi e quasi 1.660.000 persone che hanno visitato i luoghi del Festival nelle tre precedenti edizioni.
Tra gli eventi che fanno da cornice alla presentazione dei film in concorso e non, si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con gli Stati Generali del Cinema Italiano, una tre giorni in cui discutere e riflettere sullo sviluppo dell’industria dell’audiovisivo e del cinema, affrontando argomenti quali la promozione del cinema in Italia, la digitalizzazione delle sale cinematografiche e il ruolo delle regioni nel sostegno dell’industria di settore e nel processo di decentramento della produzione cinematografica italiana.
A questo proposito la Regione Lazio sembra essere particolarmente attiva nel voler dare un nuovo slancio al settore dell’audiovisivo. Risale a pochi giorni fa la notizia dell’approvazione da parte della Commissione Cultura del Consiglio Regionale della Legge sul cinema della Regione Lazio, che prevede interventi volti a favorire l’applicazione delle nuove tecnologie, a mettere a sistema – in maniera definitiva – gli interventi già avviati nei vari settori, e ad offrire un sostegno concreto alle piccole e medie imprese attive nei comparti del cinema e dell’audiovisivo. Una linea d’azione che sembra trovare conferme nella presentazione ufficiale avvenuta lunedì 19 ottobre, presso la Farnesina, della Fondazione Roberto Rossellini per l’audiovisivo, e nella promozione da parte della Regione Lazio e del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con l’ICE – Istituto nazionale per il Commercio Estero e Sviluppo Lazio, di due progetti di internazionalizzazione dedicati all’Industria dell’Audiovisivo del Lazio – il Mercato Internazionale del Film di Roma e La Fabbrica dei Progetti -, entrambi presentati in occasione della quarta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.
Un insieme di interventi a cui fa eco la decisione presa dalla Regione Sicilia di destinare 40 milioni di euro, provenienti da fondi regionali, APQ e finanziamenti europei, a chi decide di girare film in Sicilia, di organizzare festival che promuovano il territorio siciliano e di dar vita ad un centro di post-produzione, con il lancio del “Progetto Sicilia per il Cinema e l’Audiovisivo”. Come spiegato dall’assessore regionale ai beni culturali Nicola Laenza, i trentadue milioni messi a disposizione dal Por Sicilia 2007-2013, sono destinati al cinema attraverso due misure che prevedono aiuti per le attività di pre, post e produzione di cortometraggi e lungometraggi, per la distribuzione cinematografica, l’organizzazione di eventi, rassegne, festival, premi, seminari e anche per l’offerta di servizi connessi al cinema. A questi si sommano un milione e 400 mila euro che saranno gestiti da CineSicilia, e che serviranno per realizzare coproduzioni che coprano almeno il 51% del budget complessivo, abbiano tecnici e maestranze siciliane e organizzino promozione in Sicilia.
Anche la Commissione Europea ha reso noto, circa un mese fa, il suo sostegno a favore dell’audiovisivo, attraverso lo stanziamento di 5 milioni di euro nel corso del 2009 per il consolidamento dei legami culturali e commerciali tra l’industria cinematografica europea e quella dei paesi terzi. Viviane Reding, commissaria responsabile dei media, ha dichiarato che il finanziamento traduce la volontà dell’UE di sostenere i settori europei dell’audiovisivo su scala mondiale, specificando che i quaranta progetti beneficiari riguarderanno la formazione comune, la promozione reciproca, la distribuzione e la proiezione di film e di altre azioni destinate ad incoraggiare il pubblico, non solo europeo, alla scoperta dei film stranieri.
Uno scenario che lascia intravedere importanti opportunità non solo per le grandi realtà imprenditoriali ormai affermate, ma anche per le produzioni indipendenti e per i giovani autori, due elementi imprescindibili della capacità del cinema di essere spettacolo e cultura allo stesso tempo.